prologue
Prologue.
La
sua immagine riflessa nello specchio le riportava alla mente ciò
che di più duro doveva affrontare nella sua vita; ciò
che di lì a poco le avrebbe stravolto l'esistenza. Sentiva
ancora l'amaro in bocca, sentiva di non essere assolutamente pronta a
tutto quello. Era come se qualcuno la avesse presa di forza, per un
braccio, e posta davanti al suo destino, vedendolo vorticare sempre
più in basso, sempre più nel vuoto, in mezzo al quale
si trovava.
Non
riusciva a risalire; non riusciva a tornare a galla, in quell'oceano
di tormenti, per respirare; aveva bisogno di ossigeno, ma non
riusciva ad ottenerlo, continuando a lottare con se stessa.
I
suoi occhi spenti la fissavano attraverso lo specchio, facendola
sentire per un attimo sotto accusa o sporca di un qualche crimine non
commesso. Si vergognava di se stessa; percepiva la voglia
incontenibile di allungare le mani verso quella sua figura riflessa,
torturandola dal dolore.
Chi
era diventata? Un'estranea ai suoi occhi; non si riconosceva più.
O forse non voleva accettare il fatto che quella persona fosse
proprio lei, ostinandosi a nascondersi dietro una maschera che non le
apparteneva, fatta solo di odio sconfinato.
Non
avrebbe dovuto permettere al destino di decidere per lei. Lei avrebbe
dovuto essere la padrona assoluta delle sue scelte e non aveva
assolutamente bisogno dell'intervento di qualcun altro. Era sempre
stata capace di gestire tutto quanto.
E
allora come mai la situazione le era completamente sfuggita di mano a
quel modo? Perchè si trattava solamente di fesserie: lei non
era davvero in grado di gestire se stessa, non era in grado di
proteggersi, né tanto meno di costruire la strada della sua
vita, piastrella dopo piastrella, come credeva.
I
suoi occhi non tardarono a calare sul suo ventre, facendola sentire
tremendamente in colpa.
Non
era quello che aveva sempre desiderato, non era quello di cui aveva
bisogno in quel momento. Si sentiva ancora una bambina, piccola,
immatura. Come poteva solo lontanamente pensare di compiere un salto
talmente grande da gravare sulla sua intera vita?
Mai
come quella volta si era odiata tanto.
Mai
come quella volta aveva desiderato ardentemente di farsi del male.
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