CITY HUNTER
Prima di iniziare vorrei chiarire una cosuccia.
K= Kaori
JB= Joe Black (chi è? Scopritelo…lo so il nome
ricorda un film, non fateci
caso, non sapevo che inventarmi!).
R= Ryo
Quelli in nero sono i dialoghi, tanto per chiarire…ci sarete arrivati anche da soli…lo so…
Vabbè basta altrimenti vi rompo troppo…allora buona
lettura…e commentate!!!!
CAP 1
Quella mattina sembrava uguale a tutte le altre:
era
estate, il lavoro per i 2 sweeper scarseggiava e poi con tutto quel caldo e
quell’afa nessuno dei 2 aveva voglia di consegnare volantini in giro per la
città in cerca di lavoro.
Kaori come sempre era andata a controllare la lavagnetta
alla stazione, ma come se lo aspettava, niente XYZ.
K: “ecco,lo sapevo.. ci risiamo!un altro mese senza neanche
l’ombra di un incarico!!se continuiamo così ci tocca chiudere battenti! Anche se…con questo caldo, chi è che ha voglia di lavorare?”.
Intanto, in una palazzina rossa del quartiere di Shinijuko qualcuno
si lamentava.
R: “ma dove cavolo è andata quella li? Uff..ho
una fame…” mentre diceva questo la porta si aprì ed entrò una bellissima
ragazza con in mano delle borse della spesa.
K: “Ah, ciao Ryo!
Finalmente ti sei svegliato! Fa un caldo oggi…dai aiutami a sistemare la spesa
che ti preparo da mangiare.”
R: “si ok vengo…però che palle! Per chi mi hai scambiato Kaori..per il tuo servetto?”
K: “coooosa? Guarda che quella che viene
scambiata per una serva qua sono io!!! Io pulisco,io cucino, io contr…”.
In quell’esatto momento mentre Kaori urlava addosso a Ryo,
che a sua volta era spiaccicato sul pavimento con un grosso martello in testa,
suonò il campanello.
Kaori andò ad aprire.
K: “si?”
U: “Buongiorno
signorina! È lei Kaori Makimura?”
K: “…si perché?”
U: “Questo mazzo di
fiori è per lei…grazie ed arrivederci…”
Detto questo il fattorino se ne andò,
lasciando una Kaori paralizzata davanti all’uscio della porta, con un enorme
gocciolone sulla testa.
Ryo intanto che aveva assistito
alla scena, guardava sbigottito la sweeper.
R: “e quelli sarebbero per te?! Un bellissimo mazzo di fiori per
uno scorfano come te?! Ah ah..secondo me hanno
sbagliato persona!”.
K: “brutto stronzo! Senti un po’, si, questi sono per me…anche
se…chi me li può aver mandati? Ah ecco il biglietto..allora..<>”.
R: “E tu avresti
ammiratori? Quel tizio deve avere proprio gusti orrendi riguardo le donne!”
Bonk! Un martello da 100 t si era scaraventato sulla testa
del povero sweeper.
K: “ah si? Prova a ripeterlo se ne hai il
coraggio?”
R: “scuffa..” disse un Ryo senza
più denti.
CAP 2
Anche se non voleva ammetterlo Ryo
era proprio geloso, a chi poteva piacere la SUA Kaori? Lei era
solo sua…nessuno gliela avrebbe portata via…per di più non uno
sconosciuto.
D’altra parte, invece, Kaori era davvero entusiasta,
canticchiava allegramente per la casa, provando ad immaginare su chi poteva
aver fatto breccia… finalmente era stata guardata come una vera donna , e ciò la faceva sentire ancora di più.
La cosa non andava giù a Ryo, che infatti
era diventato mooolto nervoso.
R: “la vuoi smettere?”
K: “di fare cosa?”
R: “insomma togliti quel sorriso da ebete sulla faccia!!!”
K: “Cos è ti dà
fastidio che io piaccia a qualcuno?”
R: “guarda che io non sono geloso!”
K: “io questo non l’ho mai detto!”
Ecco Ryo si era fregato ancora, le aveva fatto capire la
verità…cioè che lui era veramente geloso.
Per questo motivo decise di andare fuori a fare 4 passi,
lasciando la piccola Kaori tra i suoi pensieri.
Frequentando i soliti posti, lo sweeper venne a sapere di un
killer tornato in Giappone, un suo vecchio rivale, che gli voleva fare la
pelle.
La giornate nonostante tutto
trascorse in fretta, tra musi lunghi( di Ryo,che cmq per non spaventare la
socia non aveva fatto parola del killer) e tra sorriseti allegri e spensierati
di Kaori.
Il mattino seguente, alla stessa ora, Kaori ricevette un
altro mazzo di rose rosse, 12 rose rosse,a gambo
lungo, posate davanti alla porta d’entrata (eh!il sogno di ogni donna…Nda).
Ma appena le prese in mano, Ryo con scatto felino
(miaoooooooooo!..scusate mi è scappato..Nda), le buttò
fuori dalla finestra catapultandosi addosso alla socia riparandola così
dall’esplosione provocata dalla bomba di cui aveva percepito il ticchettio nei
fiori.
R: “stai bene Kaori?”
K: “..s-sì..”
R: “dentro al mazzo di rose c’era una bomba!!!” (ma va?se c
è stata un esplosione?! Nda)
E mentre diceva questo prese piena coscienza della posizione
in cui era, sì, i 2 sweeper erano ancora l’ uno sopra
l’altro.
I loro sguardi s’incrociarono, i loro volti si stavano
avvicinando…Kaori era paonazza, il cuore le batteva all’impazzata, quanto aveva
sognato quel momento;lo stesso valeva per Ryo , ma in
una situazione di pericolo come quella, non poteva cedere alle tentazioni e
così per togliere l’imbarazzo di entrambi…
R: “qualcuno sta cercando di ucciderti, sapevo che nessuno
poteva trovarti carina, caso mai ti poteva scambiare per un travestito, non di
certo per una bella ragazza…”
SBONK!!! Ecco arrivare un mega-super
martellone della socia…che infuriata non poteva fare a meno di scaraventare
1000t sulla testa del patner.
K: “possibile che tu ogni volta debba dirmi così? No hai mai una parola gentile per me”.
E detto questo se ne andò in camera
sua…a piangere…era troppo belloil fatto che un uomo potesse essersi innamorato
di lei. Per una volta avrebbe potuto dimostrare a Ryo che anche lei poteva
essere considerata bella.
Ryo invece, era molto
preoccupato per la socia, sapeva bene chi era il killer con cui aveva a che
fare, Joe Black, già, proprio quello venuto in Giappone per compiere la sua
vendetta; per uccidere la cosa più preziosa che Ryo
avesse, proprio come aveva fatto lo sweeper con lui anni prima, quando uccise
suo fratello, un noto spacciatore di droga.
La notte sembrò interminabile per i 2 soci, entrambi
sommersi da pensieri angoscianti.
Per fortuna arrivò la mattina del giorno seguente.
CAP 3
Erano le 8.00.
Ryo dormiva ancora, Kaori gli preparò la colazione, si vestì
e uscì per controllare la lavagnetta alla stazione. Era triste e preoccupata,
in fondo sapeva di essere braccata da qualcuno, ma era anche troppo arrabbiata
per pensarci. Era furibonda per quello che era successo la sera precedente.
K: “umph! So difendermi anche da sola!!...allora..vediamo..non c’è niente neanche oggi..vabbè..sarà meglio
tornare a casa… con questo caldo non ce la faccio più!!”.
K: “Ryo
svegliaaaaaaaa!sono torn..”
R: “ma sei impazzita!!! Un killer ti pedina per ucciderti e tu
te ne vai in giro tranquillamente!!!?”
K: “ beh veramente…”
R: “non voglio sentire scuse ..ti comporti come una
dilettante!!!”
A quelle parole Kaori scoppiò in lacrime e corse in camera
sua.
Ryo potè benissimo sentire i suoi singhiozzi soffocati dal
cuscino..a udirli sentì come una stretta al cuore,
odiava ammetterlo, ma amava così tanto quella donna che se le fosse successo
qualcosa non avrebbe risposto delle sue azioni.
Kaori se ne restò quasi tutto il giorno in camera sua , distesa sul letto
a rimuginare, quando verso il tardo pomeriggio sentì bussare alla porta e un
voce a lei nota disse…
R: “kaori dai esci…non puoi restare là per tutta la vita..”
K: “ cosa diavolo vuoi?”
R: “posso entrare?”
K: “ no..”
R: “ non ho capito…quindi
entro..non sei nuda vero?non vorrei svenire nel
vederti…”
In quel momento Ryo si sarebbe morso la lingua per avere
detto quella frase.
R: “scherzavo naturalmente…”
K: “….”
Entrato nella stanza lo sweeper si sedette vicino alla socia.
R: “Kaori scusa per
oggi ..ecco..non volevo insultarti..”
K: “tanto ci sono abituata…sei perdonato..”
Sul volto di lei si poteva
intravedere un velo di tristezza..e questo Ryo lo notò subito..e perciò le
diede un piccolo dolce bacio sulla guancia, come sfiorandola…. Dopo di che se ne andò..
R: “allora mi preparai la cena?”
Kaori con quel bacio si era completamente sciolta…
K: “s-sì arrivo subito…”
La notte però non fu del tutto tranquilla,
infatti qualcuno di molto abile riuscì ad entrareper la finestra delle camera
della sweeper( era aperta dato che faceva caldo) e senza fare alcun rumore
lasciò sul comodino della stanza un pacchetto regalo…tutto bello infiocchettato
e con affianco un bigliettino.
Il mattino seguente, come sempre Kaori si alzò per prima e
vedendo il pacchetto non esitò a pensare che fosse da parte di Ryo.
K: “wow! Ryo per farsi perdonare mi ha anche fatto un regalo!ah..però..adesso che ci
penso..non è da lui..mah!”
Detto questo lo scartò senza neanche leggere il bigliettino.
Purtroppo appena lo prese in mano, questo scoppiò…ci fu
un’esplosione, non troppo grande, infatti la sweeper
sentendo il ticchettio della bomba gettò in tempo il pacco fuori dalla
finestra.
Subito accorse Ryo che si precipitò
sulla patner, che appena lo vide svenne (ma perché era stata travolta
dall’esplosione o perché Ryo è troppo bello?..la seconda…Nda)
Ryo la prese fra le braccia e la portò in camera sua, dove
la povera Kaori dormì fino a sera sotto lo sguardo protettore del suo amato.
K: “R-ryo..”
R:
“Kaori finalmente…come stai?”
K: “beh..nonostante tutto sono ancora viva..”
Dopo di che Ryo l’
abbracciò forte e le sussurrò:
R: “kaori…scusa..”
K: “umph?e di cosa?”
R: “lascia stare…piuttosto raccontami cos è successo…”
Dopo che la socia
raccontò tutto pre filo e per segno lo sweeper aggiunse
R: “sai..tu sei degna di essere la mia socia e per sorvegliare
la tu incolumità…stanotte dormirai con me!”
K: “c-cosa?!con te?..ma…”
R: “niente ma…qualcuno vuole ucciderti e io questo non lo
permetterò…mai”
CAP 4
Quando fu ora di andare a dormire,
Kaori era davvero molto agitata, non sapeva come comportarsi…era felice, per
lei dormire con Ryo era il sogno della sua vita, ma allo stesso tempo
Era anche triste, in fondo avrebbe voluto
stare vicino a lui, senza nessuna scusa, insomma, non per essere protetta.
K: “Ryo, senti, io ho
sonno, oggi è stata una giornata abbastanza stressante, tu..che
fai?”
R: “adesso ti raggiungo…”
Sul volto di Ryo comparve la solita faccia da maniaco appena
vide la sua assistente con addosso solo una canottiera e un paio di shorts,
tanto che pensò:
R: “ah..se non fosse Kaori…però ha un fisico! Caspita è bellissima…no
no ..non devo pensarci! È già abbastanza imbarazzante
questa situazione.”
Kaori e Ryo si trovavano tutti e due
nello stesso letto (in camera di lui).
Lei era paonazza dalla vergogna, non riusciva a prendere sonno
e in più, quel silenzio l’agitava molto.
R: “eh Kaori, guarda che anche se non stai a bord letto non ti
faccio niente..non mi avvicinerei mai ad un travestito!”
BONK!
R: “..ma i martelli te li devi portare anche qua?”
K: “mi sembra logico! Con un maniaco come te!”
Alla fine i due si addormentarono e ala mattino si
ritrovarono in una situazione un po’..imbarazzante?
Ecco Ryo e Kaori erano teneramente abbracciati, le loro
bocche erano vicinissime.
Ryo si era svegliato per primo, ma non aveva osato muoversi,
quella posizione gli piaceva troppo… voleva assaporare fino in fondo il piacere
del caldo calore del corpo della socia, delle sue gambe intrecciate con quelle
di lui,delle sue mani posate sul suo possente torace…
Dopo poco anche Kaori si svegliò, lo sweeper fece in tempo a
chiudere gli occhi e a fingere di dormire.
Lei era rossa fino alle punte dei capelli, si accorse che i
loro volti erano davvero vicini e così ne approfittò
per avvicinarsi ancora…sarebbe bastata una piccola spinta per far nascere un
bacio.
E’ quello che fece Ryo, piano piano appoggiò le sue labbra
su quelle della patner.. come se lo avesse fatto
involontariamente e…SBONK!!!
K: “Bruttomaniacoprevertito!
Sapevo che non dovevo dormire con te!”
Detto questo prese i suoi vestiti(non che fosse nuda, era in
pigiama) e andò in camera sua a cambiarsi, lasciando sul letto un Ryo
demoralizzato.
R: “non ne combino una giusta! Povero me…”
Insieme andarono alla stazione.
K: “allora XYZ… alle 10.00 al parco…dai Ryo, andiamo…manca poco
e non voglio fare tardi…finalmente abbiamo un incarico..”.
R: “questa è la scrittura di un uomo, ma certo!...Joe Black!
Maledetto te la farò pagare…puoi contarci!”disse a
bassa voce lo sweeper.
CAP 5
Più tardi al parco…
Arrivati non trovarono nessuno, quando all’improvviso
qualcuno prese Kaori per le spalle e l’attirò a sé.
JB: “bene Saeba…come vedi, ci rincontriamo!”
R: “lascia subito Kaori…lei non centra!”
JB: “già…ma farò fare a lei la stessa fine che hai fatto fare a
mio fratello…come vedi ha una pistola puntata alla testa!”
R: “tuo fratello era uno spacciatore di droga…e tu non sei da
meno...lo raggiungerai presto all’inferno…contaci!”
JB: “sai, però in fondo mi dispiace uccidere una così bella
ragazza! Vero?ti sono piaciuti i fiori?e il regalo? Direi che fossero davvero….come dire…esplosivi!!! Ahahahahah….”
Approfittando di un momento di distrazione del nemico, Ryo lo disarmò, l’uomo però riusci a sparare un
colpo che sfiorò kaori al braccio, facendola cadere per terra.
Con la pistola puntata alla testa del killer Ryo disse:
R: “Joe Black…non
provare mai più a toccare la mia donna…altrimenti ti pentirai di essere nato!”
JB: “s-sì…”
E detto questo scappò via…ancora per poco…perché più tardi venne arrestato da Saeko che era da un bel po’ sulle sue
tracce.
R: “Kaori sei
ferita?”
K: “no, la pallottola mi ha solo sfiorato..”
R: “scusa, ancora una volta hai rischiato di morire per colpa
mia…”
K: “ no,non dire così..”
R: “su dai alzati, torniamo a casa…”
K: “Ryo grazie…”
R: “uh? E di cosa?”
K: “per avermi salvata per l’ennnesima volta, se tu non ci fossi
non saprei proprio cosa fare”
R: “ neanche io…e comunque grazie”
K: “e di cosa?”
R: “di esistere…di stare con me…”
E detto questo Ryo prese il viso di
Kaori fra le mani e lo portò vicino al
suo, baciandola, come aveva sempre desiderato.
Un dolce bacio appassionato, seguito da un abbraccio e…da
una dichiarazione
R: “ti amo Kaori Makimura”
K: “ti amo anche io Ryo Saeba”
Finalmente le tensioni si erano sciolte e le incomprensioni
che sembravano insormontabili si erano spianate…adesso c’era solo un grande
abisso di pura serenità e amore, là dove prima c’erano solo
disagio e timore di amare.
Il tempo non conta per il cuore si può amare anche stando
lontani, e quell’amore se è vero e puro,non morirà
mai…neanche fra mille anni.