Happy
Birthday!
Il
trillo
rumoroso della sveglia magica, che segnava le sette del mattino,
interruppe i
sogni di un giovane moro coricato a pancia in giù su un
enorme letto
matrimoniale scomposto. Il fatto che il giovane indossasse solo i boxer
e che
ci stesse mettendo così tanto tempo ad alzarsi dal letto,
poteva significare
solo una cosa: Ginny era a casa per un’intera settimana. Un
evento quanto mai
nuovo!
Harry,
nonostante il passato da abile giocatore di Quidditch, a volte nutriva
un odio
profondo e incondizionato per quello sport che gli aveva rubato la
moglie, ma
cercava di non darvi troppo peso, convinto che finché Ginny
avesse desiderato
essere Cacciatrice, lui ne sarebbe stato felice.
Si
sollevò a
sedere lentamente, tastando il comodino nella speranza di trovare gli
occhiali
da vista, mentre il profumo del caffé caldo gli invadeva le
narici.
Quando
scese
in cucina trovò una figura alta e tornita, dai lunghi
capelli rossi. La
Ginny magra e scheletrica
dell’adolescenza era scomparsa totalmente, lasciando il posto
a una giovane
donna di ventitre anni, dalle forme morbide e femminili. Harry
ammirò per
alcuni istanti quella visione angelica, sapendo bene che quella donna
era
davvero l’unica per lui.
Con
un sorriso
le si avvicinò lentamente, ma, proprio quando stava per
cingerle i fianchi,
questa si era voltata di scatto, reggendo un’enorme
caffettiera che rischiò
seriamente di bruciarlo.
-
Harry! Stai
attento, potevo bruciarti!- Ginny lo guardò preoccupata,
poi, non avendo
riscontrato alcun danno fisico nel marito, aveva sorriso e, dopo
avergli
stampato un bacio sulle labbra, aveva posato la caffettiera sul tavolo.
Senza aggiungere
altro si era diretta verso l’ingresso di casa, una bella
villetta nei pressi di
Diagon Alley, afferrando la borsa. Harry era rimasto a guardarla senza
capire,
ancora leggermente intontito.
-
Cosa fai?
Ginny sorrise, raggiante.
-
Esco con
Hermione!
-
Ah…credevo
volessi stare un po’ con me..- Harry prese a bere avidamente
dalla tazza,
leggermente offeso. La ragazza scosse la testa – Mi ha
chiesto di farle
compagnia, pare debba fare qualcosa si molto importante, sai…
-
Oh. Ok…-
borbottò il moro, lanciando un’occhiata di sbieco
al calendario. Ma…era il 31
Luglio! La scarsa attenzione che aveva sempre dato ai suoi compleanni,
gli
aveva fatto totalmente dimenticare che quel giorno aveva compiuto
venticinque
anni…
-
Beh, io devo
proprio scappare! Ci vediamo più tardi, non aspettarmi per
pranzo! – esclamò
Ginny, sorridendo ancora, prima di uscire velocemente fuori. Harry
rimase a
fissare la porta chiusa per alcuni istanti, prima di decidere di
affondare il
suo dispiacere nella torta di mele del giorno prima.
*
-
Auguri
vecchio mio! Venticinque eh? – Ron gli diede una pacca sulla
spalla che gli
fece scivolare gli occhiali dal naso.
-
Eh già…
-
Che ti
prende? Mi rendo conto che la vecchiaia sta avanzando, ma essere
così triste
alle undici del mattino, mentre mangi un gelato di Fortebraccio e per
giunta
con tua moglie a casa per un’intera settimana…non
starai diventando un po’
troppo pretenzioso? – chiese il rosso con un ghigno.
L’altro fece
un’espressione shockata - Io? E cosa avrei preteso?
L’unica cosa che mi avrebbe
fatto piacere ricevere erano gli auguri di Ginny! Lei che ogni anno mi
sveglia
con una fetta di dolce, che mi canta tanti auguri saltando sul letto,
che - si
interruppe – beh, il resto non vuoi saperlo.
Ron
divenne
molto rosso in zona orecchie – Decisamente no.
-
Comunque…ecco, lei e Hermione sono uscite e…non
mi ha neppure augurato…-
l’occhiata che Ron gli rivolse lo spiazzò.
-
Uscite? Hermione
è tutta la mattinata in ufficio.
-
Co…come? –
balbettò l’altro – ne sei certo?
Ron
annuì - Lo
so perché l’ho accompagnata personalmente.
-
E…Ginny?
Quindi…- Harry sbiancò – Dove
può essere…?
-
Magari è…-
Ron cercò di trovare una buona motivazione –
Magari è andata a comprarti un
regalo! No?
-
Dicendomi
una bugia?! – disse l’altro a voce un po’
più alta. Ron annaspò. – Ma dai,
sicuramente è così! Altrimenti non riuscirei a
spiegare…- le parole gli si
gelarono tra le labbra, mentre si ritrovava a fissare un punto
indefinito oltre
la spalla del migliore amico. Harry si voltò.
-
Che storia è
questa? – sibilò, fissando sua moglie camminare
accompagnata da un uomo, a
pochi metri da loro.
Senza
pensarci
troppo, Ron afferrò una copia della “Gazzetta del
Profeta” che giaceva
abbandonata sul tavolo accanto, e li coprì entrambi. I due
si sporsero appena
in tempo per vedere bene in faccia l’uomo misterioso.
-
Per le
mutande di pizzo di Merlino! – sbottò Ron a voce
alta. La mascella di Harry si
schiantò contro il pavimento di pietra.
Ginny
camminava gioiosamente al fianco di un allegro Dean Thomas, col quale
stava
avendo una chiacchierata particolarmente interessante, da quel che
sembrava. I
due erano così intenti a parlare, che non si accorsero
affatto di Harry, che
era praticamente uscito da dietro il giornale e li fissava shockato,
senza
credere ai suoi occhi.
-
Ma…che
diamine…
All’improvviso
i due si fermarono e Ginny estrasse qualcosa dalla tasca, porgendolo a
Dean.
Quello lesse velocemente, poi ritornò a guardare la donna e,
con un leggero
sorriso, annuì. L’altra si lasciò
sfuggire un urlo di giubilo e lo abbracciò
con tutte le sue forze.
-
Adesso è
davvero troppo! – sbottò Harry irato, muovendosi
come un fulmine. Non vedeva
sua moglie da poco più di un mese, aveva la
possibilità di stare con lei per
una sola settimana…e adesso il suo ex si metteva in mezzo?!
Scavalcò
due
goblin di passaggio, una coppietta dall’aria felice e si
piazzò accanto ai due,
schiarendosi la voce.
Dean
e Ginny
si voltarono e, non appena lo videro cambiarono repentinamente
espressione.
Ginny lo fissò allarmata, mentre Dean sembrava sinceramente
spaventato. La
furia silenziosa di Harry lo terrorizzava parecchio.
-
Harry che
cosa ci fai qui…? – chiese sua moglie debolmente.
Harry strinse le labbra – Ero
con Ron da Fortebraccio. E poi ho visto voi.
-
Non è come
credi…- cercò di dire Dean, ma il moro lo
fissò irato – Questa è mia moglie!
Mia moglie! Come ti permetti di uscire con lei…di
abbracciarla…
-
Harry…- lo
richiamò Ginevra, lentamente.
-
Beh,
tecnicamente mi ha abbracciato lei, ma resta il fatto che…
-
Come no…si
vede benissimo che la cosa non ti dispiace…!
-
Harry…?
-
Che diavolo
ci facevate qui insieme?! Hermione è a lavoro, ottima balla
complimenti! E per
giunta il giorno del mio…
-
HARRY POTTER! – strillò Ginny,
così forte che parecchie persone si voltarono, fermandosi ad
ascoltare.
Il
diretto interessato si bloccò,
voltandosi ad affrontare il volto irato di sua moglie.
-
Sei un completo idiota!
Frequentare mio fratello ti ha veramente rovinato lo sai? Dean
è un amico…e…-
all’improvviso la ragazza parve sgonfiarsi come un
palloncino, cambiando
repentinamente espressione e umore – e io gli ho chiesto di
farmi un favore…e
tu, che non ti fidi di me…tu
hai
rovinato tutto, ecco! – strillò, prima di
scoppiare a piangere e correre via,
lasciandoli soli a fissarla, completamente interdetti. Ron fu il primo
a
riprendersi.
-
Soffre di schizofrenia…
-
Io…- Harry boccheggiò,
seriamente perplesso. Le uniche volte in cui aveva visto Ginny
piangere erano
state per il funerale di Silente e per quello di Fred…e
quando, la prima volta
che l’aveva vista, aveva espresso il desiderio di andare ad
Hogwarts insieme ai
suoi fratelli.
E
adesso scoppiava a piangere
davanti a tutti?
-
C’è qualcosa che non mi torna…-
borbottò sconfitto, voltandosi verso l’ex compagno
di scuola, che scuoteva la
testa - Senza offesa Harry, ma ti sei comportato da…beh,
idiota. Era venuta da
me perché…ad ogni modo, non sarò io a
dirtelo. Voleva farti una sorpresa. Ti
ama molto…- concluse Dean con un sospiro, prima di voltarsi
e allontanarsi il
più velocemente possibile.
-
Aspetta! – gli gridò dietro Ron
– Questa non è affatto una spiegazione!
-
Lascia perdere Ron. Mi sa che
ho davvero combinato un enorme gigantesco casino con mia
moglie…
*
La Tana
era stata decorata da
centinaia di lanterne e festoni colorati. Molti degli invitati non
erano ancora
arrivati, cosicché Harry, tenendo stretto tra le mani un
gigantesco mazzo di
rose, si chiese se sarebbe riuscito a far pace con la moglie prima che
la casa
si riempisse.
Molly
gli venne incontro,
sorridendo materna – Tanti auguri Harry! Che bello vederti!
-
Grazie Molly…ehm – fece qualche
passo incerto – c’è Ginny?
La
suocera sospirò e sorrise –
Sì, si è rifugiata nella sua vecchia camera,
è arrivata così di fretta, che non
ho avuto neppure il tempo di chiederle cosa fosse successo…
“E
menomale” pensò il moro,
ricordando l’improvviso sbalzo d’umore della donna.
Molly non avrebbe retto ad
un urlo come quello.
-
Tranquilla, vado a parlarle. –
deglutì e si addentrò in casa.
-
Ginny? – bussò brevemente alla
sua porta – Posso entrare?
-
No. Non voglio vederti.
Il
suo cuore sprofondò – Ti
prego, Ginny…
-
Hai rovinato tutto. – ripeté
quella, con voce glaciale.
-
Tutto cosa?!
-
La sorpresa! E poi mi hai
accusata di averti mentito…e tradito con Dean! Ti rendi
conto di quello che hai
fatto?! Se non ti fidi di me…
Harry
sospirò pesantemente e, con
un colpo di bacchetta aprì la porta. Sua moglie camminava
nervosamente per la
stanza. Quando lo vide s’arrestò – Ti
avevo detto di non entrare…- ma non poté
continuare, perché improvvisamente si era ritrovata tra le
braccia di lui.
-
Mollami!
-
No.
-
Immediatamente!
-
No.
-
Harry…
-
Ginny. Non ti mollo! Io ti amo.
Ti amo così tanto che non credo possa esserci qualcosa di
più bello dell’averti
a casa, anche se per pochi giorni. Per stare insieme io e te abbiamo
sofferto
davvero tanto…e…
-
Io di più. – replicò
immediatamente lei, piegando gli angoli della bocca verso
l’alto.
-
Già, tu di più…- concesse Harry
– ma, adesso che ti ho, non posso permettermi di perderti.
Così oggi sono
andato su tutte le furie, quando ti ho vista insieme a Dean
Thomas…il tuo ex
ragazzo! Mi sono comportato da idiota geloso.
-
Ti sei comportato come Ron…-
sussurrò Ginny, e i due ridacchiarono.
-
Potrai mai perdonarmi?
-
L’ho già fatto…e, volevo
dirti…-
si staccò da lui e lo fissò seriamente, mettendo
una mano su un fianco - Dean
mi, anzi “ci” stava facendo un grosso favore. La
prossima volta che lo vedi,
per piacere, evita di urlargli addosso!
-
Eh?
-
Harry…tu non ricordi che lavoro
fa Dean? – domandò Ginny stupita. Lui scosse la
testa – Ci siamo persi un po’.
Lei
annuì – E’ medimago. E, te lo dico
immediatamente, dovrà seguirmi per un po' di tempo!
-
Come? E’ successo qualcosa?
Lei
scoppiò a ridere – Non sono
mai stata meglio! – gli gettò le braccia al collo,
baciandolo dolcemente sulle
labbra – Buon compleanno amore…sono incinta.
Harry
ci mise qualche istante ad
elaborare la sua affermazione. Rimase in silenzio per alcuni istanti,
fissandola a bocca aperta, tanto che anche Ginny stessa si
preoccupò.
-
Uhm…sorpresa? – agitò le mani
dubbiosa, mentre un sorriso chiaro e felicissimo cominciava a farsi
strada
sulle labbra di Harry.
-
Io…ah è incredibile Ginny! Un
figlio! Un figlio! – gridò improvvisamente,
posandole una mano sul ventre
ancora piatto. Lei sorrise, percependo quanto fosse importante per lui,
quanto
contasse per lui quell’istante.
-
Il nostro piccolo James…- disse
pianissimo.
Harry
sollevò lo sguardo,
incrociando i suoi occhi – Lo chiameresti davvero James? Se
fosse un maschietto…
-
E Lily se fosse una femmina…-
aggiunse con sicurezza Ginny – E non provare a farmi cambiare
idea! Due persone
meravigliose come i tuoi genitori, che ti hanno dato la vita, meritano
di
vivere ancora attraverso i nostri figli…- ma non
poté continuare, dato che
Harry l’aveva baciata con un ardore ed una passione
destabilizzanti.
-
Grazie Ginny, è il regalo più
meraviglioso del mondo…
-
Lo è davvero, anche per me! E adesso scendiamo
sotto, credo siano arrivati gli altri.
-
Andiamo a dare la notizia!
Padre, diventerò padre!
E
i due uscirono dalla stanza,
tenendosi per mano…
-
Buon Compleanno Harry!
Ciaoooo
gente! Ho scritto di getto questa One-shot per celebrare il compleanno
di Harry Potter e della grandiosa, inimitabile J.K.Rowling, dato che oggi è il 31 luglio! Spero vi sia
piaciuta! Forse il soggetto è un tantino banale, ma in fondo
ci tenevo tanto a scrivere qualcosa su Harry e Ginny...spero di non
essere andata OC! Ho sempre il terrore che succeda xS! Naturalmente qui
Harry compie venticinque anni e Ginny ne ha ancora 23 perché
è nata ad agosto! Ah, e lo sbalzo di umore di Ginny è dovuto alla gravidanza...e sia chiaro che non ritengo Ron un idiota (come potrei?! Lo adoro!!!), ma dopotutto Ginny è sua sorella e, a causa della sua gelosia, ne ha passate un paio!!!xD
Spero vi sia
piaciuta e vi abbia fatto sorridere almeno un pochino! Baci!
Lily_Luna
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