Ciao a tutti!
Oggi sono in vena
di riesumare vecchie glorie a quanto pare; quindi eccomi ancora qui.
Vorrei presentarvi
questa volta
la poesia con la quale ho vinto il concorso "La mia Italia" lo scorso
novembre. Si tratta di un quasi-sonetto (XD) che, appunto, vede
protagonista l'Italia in una veste un po' particolare.
Spero che il mio
lavoro vi piaccia!
Gea
Kristh
E’ bella donna lei che,
stanca, giace
dopo le fatiche del giorno. Sogna:
e innanzi a lei l’avvenir tace
e s’inchina; lo brama, lo agogna.
E’ lei che, vanesia,
sé rimirando,
il viso guarnisce con sporche mani;
del passato glorioso indossando
va le vestigia e suoi arcani.
Ignora che, in lei, il nuovo seme
concepito ha una creatura:
assopita è la figlia - la speme.
Lei
s’ammira:
e nei suoi respiri
respirano molti; nei suoi occhi
la tua anima, tu stesso, miri. |