titolo ff: Fight for your Dream
raiting: Verde
autore: PrincesMonica
DISCLAIMER: non possiedo i diritti su nessun personaggio esistente
citato in questa OS. I fatti descritti sono di mia invenzione.
FF scritta per il contest "Una canzone per te", primo turno, di Dreams
Writer.
Sono beatamente svaccata sul divano, con il mio bel portatile sulle
gambe a chiacchierare con alcune amiche su Twitter. Niente di troppo
impegnativo, nonostante mi arrivino decine di tweet diversi, dalle
frasi carine e d’effetto che retwitto, alle minacce ed
insulti che blocco e stop. Del resto essere la fidanzata ufficiale di
Jared porta ad avere dei problemi non indefferenti.
Quando trapelò la notizia, non solo fui assediata da alcuni
paparazzi fuori casa a Los Angeles che mi immortalarono con
un’espressione da vera ebete, ma iniziarono i guai con le
varie fan girl ed Echelon. Alcune di loro non capivano come una come me
potesse stare con uno come lui.
Non lo capisco tutt’ora neppure io, se è per
questo, ma non mi ci sto troppo a trastullare. Lui ha scelto me. Punto
e stop.
“Dio che caldo…” è estate e
qui significa che i 40 gradi sono all’ordine del giorno e io
soffro immensamente. Fuori non si può andare, dentro si sta
bene solo con l’aria condizionata, ma Jared, molto spesso,
preferisce tenere tutte le finestre di casa aperte in modo che venga un
bel giro d’aria e non si debba consumare troppa energia.
Certo, non è lui che suda come un cammello.
Mi alzo per andare a farmi una doccia e mentre passo vicino alla sala
del biliardo nero, rimasto nonostante le proteste di Shannon che lo
voleva nella sua casa nuova, sento la familiare musica dei Journey, con
Dont’ stop Believing: Jared la adora, un po’
perché gli ricorda i suoi anni 80 dove era ancora un
pischellino che andava a scuola con i pantaloncini corti, un
po’ perché il messaggio della canzone è
il suo modo di vivere. Mai smettere di credere.
Lo guardo dalla fessura della porta: ha le infradito nere che usa in
casa, un paio di consunti pantaloni di tuta e niente altro. Anche se
non lo ammetterebbe mai, ha caldo. I capelli sono ritornati di uno
strano colore giallo paglierino, probabilmente perché
è in attesa di decidere se tornare al color melograno o
cambiare.
Io spero sempre per un bel blu.
È già in posizione, gambe leggermente divaricate,
schiena alla porta, che guarda verso il giardino.
Just a small town girl
Livin' in a lonely world
She took the midnight train
Goin' anywhere
Just a city boy
Born and raised in South Detroit
He took the midnight train
Goin' anywhere
Fa finta di cantare, balla come se stesse suonando quella canzone sul
palco, o, più semplicemente, come se fosse a fare lo scemo
con i suoi amici, magari quando aveva quindici anni e non
trent’otto come adesso.
Ma non l’ho mai preso in giro: è uno di quei
momenti dove lo vedo completamente rilassato, completamente felice e
quando sorride in quella maniera, sarebbe un peccato mortale fermarlo.
Sarebbe come spegnere la luce e piombare
nell’oscurità e onestamente io adoro la sua luce.
A singer in a smokey room
A smell of wine and cheap perfume
For a smile they can share the night
It goes on and on and on and on
Fa il pugno, lo passa vicino al viso, gli occhi chiusi e poi si volta
di scatto verso di me puntandomi il dito: dalla sua espressione
sorpresa capisco che non si aspettava di trovarmi li. Ma non smette di
ballare, continua sempre a cantare in playback, mentre mi fa cenno di
andare verso di lui.
Sorrido contenta.
È felice e solo questo mi basta.
Ballando come un’imbecille vado verso di lui e lo abbraccio
alla vita: è leggermente sudato, ma non mi schifa la cosa.
Strangers waiting, up and down the boulevard
Their shadows searching in the night
Lui canta sicuro e divertito, mentre io mi limito ad un playback
sorridente.
Questi piccoli momenti di intimità che abbiamo, sono
preziosi: troppo spesso siamo in giro per il mondo, presi nelle nostre
cose, lui nei concerti, qualche film e tanta promozione, io nel gestire
al meglio i Mars e il loro street team. Quando siamo in Europa, poi,
è ancora peggio: i ritmi sono così serrati che
quando andiamo a dormire non riusciamo a stare svegli per
più di cinque minuti. Perfino lui che normalmente soffre di
insonnia, riesce a dormire qualche ora.
E quindi, ora che siamo a casa, ci godiamo un po’ di relax. E
rilassarsi assieme, credetemi, vale tutto.
“Don’t stop, Believing…” gli
sussurro nell’orecchio, mentre posa le labbra sulla mia
spalla nuda, facendo scivolare sul braccio la spallina della canotta.
Ha il corpo caldo, umido, la presa forte e le labbra delicate .
insomma, se non si è capito, mi piace proprio.
“Fa caldo oggi eh?” Alla fine lascia cantare i
Journey di sottofondo.
“Decisamente. E tu mi proibisci di accendere l’aria
condizionata.”
“Non fa bene all’ambiente.” Sorrido.
“Salvaguardiamo l’ambiente, allora… e
noi ci faremo una doccia!”
“Interessante idea.” Segue con la bocca il contorno
del mio viso, fino a trovare le labbra che ruba senza neppure chiedere.
Che maleducato!
Il BlackBerry prende a suonare e questo, inevitabilmente, raffredda le
nostre effusioni. Mentre lui risponde, io stacco lo stereo. Lo vedo
diventare immeditamente serio, come se qualcosa di importante stesse
succedendo.
“Si certo, hai fatto bene. Quindi domani… no,
tranquilla, non dovevo fare niente. Grazie Emma… si te la
saluto, è qui. A domani. Ciao.”
“Tutto ok?”sembra frastornato.
“Era Emma… a quanto pare domani ho un appuntamento
per la parte di un film.” Sono sorpresa, lo ammetto. Mi aveva
detto che non voleva, per un po’, mettersi a recitare, se non
per i video clip dei Mars.
“Deve essere una cosa seria, se sei ammutolito tutto ad un
tratto.”
Lo seguo mentre si avvia verso la cucina a prendersi una bottiglia
d’acqua. Lo vedo bere a grandi sorsi, confuso.
“Mi ha detto Emma che Clint Eastwood l’ha chiamata
personalmente…sottolineo la parola personalmente, per farmi
avere un appuntamente con lui al più presto. Domani mattina
alle nove vuole propormi il suo progetto per un film… e mi
vuole come protagonista assoluto.”
“EVVIVA!!!! Praticamente hai le porte spalancate su
Holliwood. Non sei felice?”
“Diciamo che mi sento più che altro…
spaventato. Cambierà tutto… di nuovo.”
Gli prendo la bottiglia dalla mano e la poso sul tavolo, poi gli
accarezzo la guancia che pizzica leggermente a causa della barbetta e
gli sorrido dolcemente.
“Certo, cambieranno i tuoi impegni, ma vedremo di gestire
tutto al meglio come sempre. E gli Echelon capiranno, siamo una
famiglia no?” Io so che il suo pensiero principale adesso
è la band, ma rifiutare nuovamente un film di quella
caratura era un suicidio professionale. E poi, alla fine, jared
meritava di essere valutato con un film importante.
“Certo, lo so…”
“E figurati se Shannon non farà i salti di gioia.
E Tomo riuscirà a prendersi quelle due settimane di Ferie
che sogna da tempo per andare in Croazia con Vicky. Saranno tutti
felici e tu farai un grandissimo lavoro.”
Lo abbraccio forte, assaporando il suo profumo, sentendo il suo cuore
forte e sicuro che batte un po’ più accellerato.
Non vuole ammetterlo, ma è emozionato. E giuro su me stessa
che nessuno gli porterà via il suo sogno. Farò di
tutto perché possa arrivare alla notte degli Oscar. Poi
vincere spetta a lui, mica posso fare tutto il lavoro no?
“Ok, stasera si festeggia!” Faccio io andando verso
la dispensa. Voglio preparargli qualcosa di buono per cena.
“Io direi che possiamo farlo domani, magari Clint cambia
idea.”
Lo sguardche gli lancio è da manuale: figuriamoci se il
regista più importante del mondo cambia idea così
facilmente.
“Non succederà e tu lo sai. Oh coraggio, ti
ricordi cosa cantavi poco fa? Non smettere di credere!!! È
il tuo mantra, la tua certezza nella vita! Quindi ora smettila di fare
il bambino… andrà tutto alla grande e se
così non dovesse essere, pazienza, spaccherai il mondo come
hai sempre fatto, cantando e suonando, facendo spettacoli grandiosi in
giro per il mondo, portandoci tutti su Marte.”
“Ti piaceproprio sognare,vero?”
“Shakespeare diceva che siamo fatti della stessa materia dei
sogni, ma non è solo questo. I sogni aiutano nella vita,
perché ti danno qualcosa per combattere, qualcosa in cui
credere giorno dopo giorno. Magari è difficile farli
avverare, ma almeno si ha uno scopo nella vita. Senza sogni si
è come morti. E poi scusa, non le sai da te ste cose? Hai
pure scritto una canzone “In Defence of Our Dreams”
e finalmente sorride anche lui.
“Hai ragione. E se non sarà così, ti
punirò come si deve!”
“Mi pare un ottimo programma.”
Lo lascio che il telefono suona di nuovo, probabilmente di nuovo Emma:
di norma è fredda come il ghiaccio, ma ci sono quei
rarissimi momenti che sclera completamente e allora assilla Jared con
mille paranoie. Che se la gestisca lui, è la sua segretaria,
non la mia.
Lo osservo nuovamente: una nuova luce gli brilla negli occhi, un
sorriso soddisfatto è dipinto sulle labbra. È
sereno, felice. Raramente l’ho visto più bello di
così e mi si gonfia il cuore di felicità,
perché in fondo amare qualcuno è condividere la
sua gioia, così come il suo dolore. Stargli vicino e
spronarlo, in modo che se dovesse cadere avrebbe sempre qualcuno al
proprio fianco per farlo alzare. Fargli sapere che ci sono ogni giorno,
come lui è vicino a me sempre con la sua carica, la sua
passione, la sua forza.
In fondo alla fine l’amore è come un
sogno….basta solo non svegliarsi troppo bruscamente.
FINE
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