Una ff etero sui Muse?
Ce la posso fare *annuisce convinta *
Scherzi a parte:
ETERNALLY MISSED
Ambientazione: da settembre 2003 in poi, tra UK e
Italy… (ma per lo più sarà in Italy)
Coppie : Matt/Gaia , Dom/Jess
Un po’ di cose a riguardo:
Prima cosa.. per come le ho trattate in ‘How… ‘ mi sembrava
il minimo riscattarle qui, povere gioie.
Così come, dovevo riscattare Dom dopo quello che gli ho
combinato in ‘Try... ‘.
Seconda cosa: perché io quelle coppie le amavo!!! Specie Matt
e Gaia, insomma, lei è l’unica donna che mi piace vedere accanto a Matt… per il
resto se lo possono contendere Bri e Dom (tanto è palese che vince Dom!) .
*esce dalla modalità fangirlosa *
Tuttavia, questa ff non rispecchia la vera storia che c’è
stata tra Matt e Gaia, non ne vuole essere un’analisi, niente di tutto questo,
non ne sarei proprio in grado!
Semplicemente è un’altra versione, ve ne accorgerete, ci
saranno cose parecchio, ma parecchio alternative.. insomma per certi versi è un
AU, ed è tutto inventato di sana pianta, come alcuni concerti, ecc.
Tra l’altro sarà un bel po’ romantico.. spulciando i miei
vecchi appunti (questa ff ce l’ho in testa da più di tre anni) mi sono
ritrovata in modalità * aaaaaawwww * contro la mia volontà!
Così come è impossibile conoscere il carattere dei Muse, è
ancora più difficile conoscere quello di Gaia… di sicuro ne avrà l’aspetto
fisico! ;)
Mi sembra di capire che non ci sia più la polemica per le ff
con protagonisti non famosi.. * tira un sospiro di sollievo *
DISCLAIMER : Nessuno dei personaggi reali qui descritti è di
mia proprietà, non c’è niente di vero, è solo e sempre tutto frutto della mia
mente malata. E le due canzoni che cito all’inizio sono la causa principale per
cui è nata questa storia.. quindi è colpa di quelle due (meravigliosissime)
canzoni, prendetevela con loro!
Ah, a scriverla non ci ricavo manco mezzo euro, ma questo si
sa!
Per capire meglio
la ff : quando trovate ‘ **************** ‘ significa
‘contemporaneamente ‘ (ve lo indicherò, almeno all’ inizio) , mentre ‘ ------------------------------- ‘
lo uso quando passa un po’ di tempo tra una scena e l’altra. Del resto è un
espediente che uso sempre, ma qui sarà più ricorrente del solito.
Riassunto: E se Matt e Gaia si incontrassero in un modo
diverso? E se si incontrassero in un periodo diverso? E se in qualche modo si
conoscessero già.. ancor prima di incontrarsi? E se… ok, basta coi se, non vi
resta che leggere!
Prologo
I’ve never seen your
face
I’ve never heard your voice
But I think I like it
When you instant message me
With a promise
I can feel it
I can tell you’re gonna be
Just like me
[Pink Ego Box]
And you can’t resist
Making me feel
Eternally missed
[Eternally Missed]
Settembre 2003. Da
qualche parte a Como.
Gaia lo sapeva bene che non aveva tempo da perdere.
L’estate ormai era agli sgoccioli, il tempo delle vacanze
era finito e la nuova sessione di esami l’attendeva al varco, primo fra tutti
quello di psicologia comportamentale.
Tuttavia, quel grande librone giaceva aperto al centro del
tavolo del suo salotto, senza che la proprietaria gli dedicasse grandi
attenzioni.
Per lo più stava andando avanti da un’ora a sottolineare
ripetutamente la stessa riga dello stesso paragrafo, senza per questo averla
anche solo minimamente memorizzata.
La ragazza teneva gli occhi fissi sulla porta d’ingresso,
attendendo trepidante.
Del resto, si era informata scrupolosamente, aveva fatto
quell’ordine con parecchi giorni d’anticipo e il giorno prima le era arrivata
via mail la conferma che la consegna era prevista per quel giorno.
L’intera mattinata non aveva avuto esito positivo, ma il
pomeriggio era appena cominciato e Gaia era fiduciosa.
Anche perché quello era il giorno di uscita ufficiale, non
ci potevano essere ritardi, non se lo sarebbe mai perdonato.
Mentre era assorbita dai suoi pensieri, il campanello che
suonò le giunse come la musica più celestiale per le sue orecchie.
Andò ad aprire, lanciando al fattorino un sorriso degno di
nota, firmando l’avviso di ricevuta e prendendo soddisfatta quel pacchetto fra
le mani.
Richiuse la porta alle sue spalle, lo scartò senza troppe
cerimonie e ammirò compiaciuta il layout grafico della copertina.
L’aveva già visto in anteprima, sulla rete, ma rigirasi
quella custodia fra le mani era tutta un’altra cosa. A fissarla troppo poteva
confondere la vista, con quelle varie sagome che sorvolavano quel territorio,
con un individuo che le scrutava con lo sguardo rivolto verso l’alto sul
davanti e una bambina che faceva altrettanto, sul retro.
Si sbarazzò del cellophane che imprigionava la custodia e
l’aprì, estraendone cautamente il libretto.
Le lyrics mandavano
in tilt la vista molto più del layout, stampate a mo’ di collage, con ritagli
che contornavano il resto del testo.
La ragazza continuò a sfogliare il libretto alla ricerca di
qualche foto dei tre componenti, ma l’unica presente non brillava certo per la
sua nitidezza, in quanto era stato scelto un effetto grafico che la rovinava
volutamente, dandole quasi un aspetto stracciato.
Ma a Gaia lui piaceva tantissimo anche in quella versione.
La vista era stata soddisfatta. Era il turno dell’udito.
Guardò un’ultima volta il libro aperto sul tavolo,
ripromettendosi che poi avrebbe trovato tempo anche per il dovere, prima di
concedersi al piacere dell’ascolto.
Conosceva già ‘Stockholm Syndrome ‘, perché più di due mesi
prima i Muse ne avevano concesso un’anteprima sul web, e le era bastata solo
quella canzone per avere l’assoluta certezza che avrebbe amato l’intero album,
così come era successo con i due precedenti e la raccolta di live e b-sides.
E dopo all’incirca un’ora, appagata, ne ebbe piena conferma.
La cosa più bella è che in ogni canzone era facilissimo
individuarlo, focalizzarsi su di lui e dimenticarsi di tutto il resto che lo
contornava, avvertendone il vigore, l’energia, l’adrenalina che sembrava
permearlo.
E dopo tutti gli innumerevoli loro live che si era guardata
alla tv o spulciando mezzo web, le era facilissimo immaginarsi anche le sue
espressioni e il suo modo di muoversi, mentre compiva quelle azioni.
--------------------------------------------------------------------
Gaia fu fedele alla sua promessa e riuscì a fare un buon
numero di ore di studio e ripasso.
Concedendosi un più che meritato break, accese il PC e
accedette alla pagina dei preferiti,
dove troneggiava il muse-messageboard, ritrovo ufficiale di tutti i fan della
band nel mondo.
Gaia ne era assidua frequentatrice, ma fino a quel momento
si era data alla sola attività di lurker, in totale anonimato.
Decise che era ora di acquisire un ruolo più attivo e per
farlo le serviva un log-in.
< Non ci credo, lo sto facendo veramente. Ormai sono
proprio da ricovero! Però… chissà se ci vanno mai anche i Muse , come anonimi, ovvio,
a curiosare qua e là, ma soprattutto chissà se ci va * lui * ! > si domandò silenziosamente , mentre compilava
il modulo d’iscrizione.
Mancava solo la scelta del nick-name.
Guardò tra quelli già presenti, per farsi meglio un’idea.
Non trovò cose degne di nota, non finché arrivò a leggere il nome dell’ultimo utente
registrato: end_of_the_world.
< Certo che la gente ne ha di fantasia. Qualcosa di un
po’ più positivo no? > pensò
divertita, per poi tornare alla sua attività.
< Se si fa una cosa bisogna farla bene, perciò niente
cose stupide come ‘Gaietta ‘, ‘Gaiottola ‘ ‘Puccia81 ‘... no. Devo trovare
qualcosa di decente. > decise, spremendosi un po’ le meningi, finché fu
colta da un’illuminazione.
“Sì, è perfetto!” mormorò fra se e se, digitando le lettere
una dopo l’altra e dando l’invio, soddisfatta quando vide che era stato accettato.
************************************* (contemporaneamente)
Da qualche parte, a
Londra.
“Allora, ti diverti con la tua famiglia?” domandò Matthew,
mentre aggiornava la pagina per l’ennesima volta.
“Non sai quanto! Oggi siamo andati al parco acquatico, puoi
immaginare!” ridacchiò contento l’amico, dall’altro lato del telefono.
“E’ bello tornare a casa!” aggiunse, con tono soddisfatto.
“Goditelo finché dura, lo sai che fra un mese si riparte col
nuovo tour!” gli ricordò il frontman.
“E tu che hai fatto oggi?” lo interrogò Chris subito dopo.
“Niente di che.. “ rimase sul vago lui.
“Bells! Ti conosco, so che giorno è oggi e so come ti
comporti ogni volta che esce un nostro nuovo album!” ribatté l’altro.
“Mi sembra più che normale no? Voglio sapere che ne pensa la
gente!” si giustificò, gesticolando nell’aria.
“Sì, ok, ma almeno da loro un po’ di tempo!” replicò il
bassista.
“Sono passate più di dodici ore ormai, di tempo ne hanno
avuto a sufficienza! Eppure non c’è ancora nessuno che s’è degnato di scrivere
un commento!” si lamentò lui.
“Vedrai che lo faranno. Certo che sei peggio di un autore
quando presenta il suo libro!” lo prese in giro l’altro.
“Mi piace avere pareri altrui, fammi causa!” sbuffò
l’interpellato.
“Ad ogni modo, vedi di staccarti da lì. E poi tra un po’
passa Dom a prenderti, sai quanto detesta aspettare!” gli ricordò Chris.
“Sì, dai, promesso, ora stacco. E comunque, esageri, non è
che io ci stia facendo tutta questa gran malattia... “ precisò lui, prima di
salutarlo e riattaccare.
Matthew tornò a fissare impaziente la pagina del
muse-messageboard.
< Uhmm.. ho fatto bene a non dirgli che mi sono pure
creato uno username per aprire una discussione a riguardo… > rimuginò.
Tra l’altro, la sua idea non gli aveva fatto altro che
ottenere sì molte risposte, che però lo avvisavano che quella era la sezione
sbagliata in cui fare quella domanda e in più lo invitavano a presentarsi,
prima di chiedere qualunque cosa, così come da regolamento.
< Uff, però per rimproverami il tempo lo trovano eccome !
> pensò scocciato, mentre leggeva l’ennesima ammonizione.
Decise di lasciar perdere, anche perché sentì suonare il
citofono.
< Questo di sicuro è Dom! >
Stava per spegnere e andare ad aprire, quando lo sguardo gli
cadde sull’ultimo utente iscritto, catturando la sua totale attenzione.
< Che strano nick-name, chissà perché l’ha scelto! >
si domandò incuriosito, per poi accorgersi che era fra la lista degli utenti
on-line.
Il citofono suonò di nuovo, stavolta in modo molto più
insistente, tanto da dargli fastidio.
< Ma lo vuol capire che, se anche tardiamo di qualche
minuto, il pub non sparisce di certo? > pensò, innervosito, ma senza dargli
la soddisfazione di aprirgli.
Tornò al PC, cliccando su quel nick-name, per vederne il
profilo. Non trovò molte informazioni, se non quella che si trattava di una femmina.
Almeno si rallegrò di questo.
“Dannazione, Matt, possibile che tu sia ancora appiccicato
lì in attesa di un riscontro?“ esclamò Dom, facendolo sussultare non poco.
Eppure non ricordava di avergli aperto.
“Guarda che, se anche torni tra qualche ora, il tuo PC non
sparisce di certo! “ continuò il biondo.
< Ok. Io e lui passiamo davvero troppo tempo assieme!
> pensò il moro, un po’ preoccupato.
“Sì, se mi vengono a rubare in casa!” protestò.
“Se sono stati scaltri come me nel far la copia delle chiavi
prima che tu te ne accorgessi, beh, sì, allora è possibile!” ridacchiò l’altro.
“Ecco come hai fatto a entrare !” dedusse il padrone di
casa.
“Sì. E, se ti consola, sappi che ho anche quelle di Chris,
ma tu non dirglielo!” gli fece l’occhiolino il batterista, con un sorriso
furbetto.
“E ora usciamo, siamo già in ritardo… vorrai mica farmi
rimanere a corto di pollastrelle? “ aggiunse, subito dopo, trascinandolo verso
la porta, dandogli giusto il tempo di prendere la giacca.
“Come se fosse possibile, Dominic James Howard senza belle
donne che gli ronzano attorno!” lo prese in giro Matt, dandogli uno scherzoso
pugno sulla spalla.
“Senti, sono famoso, sono ricco, sono bello da far rabbia…
lascia che ne colga tutti i possibili vantaggi! E tu dovresti seguire il mio
esempio!” ribatté l’altro, facendolo
ridere, mentre uscivano.
Il moro lanciò un ultimo sguardo al suo PC, rimasto acceso,
ma decise che distrarsi un po’ gli avrebbe sicuramente fatto bene.
-------------------------------------------------------
Tornarono verso l’una passata.
Non è corretto. Fu Matthew a tornare.
Dominic era rimasto nel pub a fare lo scemo con una bionda
dalle curve prorompenti, lui dopo un po’ non ne aveva potuto più di sorbirsi
tutte le sue amiche oche, per quanto fossero carine.
Certo, anche a lui piaceva andare a caccia di conquiste e
non erano pochi i party after show in cui lui e Dom se l’erano spassata con qualche
groupie.
Ma quella sera non aveva voglia di avventure.
Si sedette vicino al PC rimasto acceso e aggiornò nuovamente
la pagina.
Scese in fondo con il cursore e ci rimase male quando vide
che l’ultimo utente iscritto era già diventato un altro.
Ma quando guardò la lista degli utenti connessi fu
compiaciuto di trovare anche ‘eternally-missed ‘.
Effettuò nuovamente il log-in, desideroso di contattarla.
**********************************
< Sono un’idiota! Dovrei andarmene a letto, così domani
mi alzo di buon’ora e vado avanti a studiare.. invece che faccio? Sono quasi le
due e venti e sono ancora su questo forum ! > si rimproverò Gaia, ma non per
questo si decise a spegnere il PC.
Prima di uscire con le sue amiche, aveva fatto giusto in
tempo ad aprire il topic della sua presentazione.
Era rientrata da una mezz’oretta, ma anziché andare a
dormire, aveva riacceso il suo portatile, il più silenziosamente possibile, per
non disturbare i suoi, sedendosi sul letto e andando a controllare se c’erano
risposte.
Del resto, metteva sempre una certa adrenalina iscriversi a
qualcosa.
Fu contenta quando vide che c’erano una dozzina di messaggi
di benvenuto.
Stava per rispondere collettivamente a tutti, quando il pop
up di un’altra finestra l’avvisò che le era arrivato un messaggio privato.
Sorrise quando lesse il mittente: era ‘end_of_the_world’ e,
come era facile che capitasse in quel forum con utenti provenienti da tutto il
mondo, il contenuto era in inglese.
Ma dopo il programma di scambio culturale, Gaia l’inglese lo
aveva imparato molto bene.
‘ Ciao, volevo solo dirti che mi piace molto il tuo
nick-name. Posso chiederti perché lo hai scelto? Dimenticavo, benvenuta.‘
Un po’ sorpresa da quella richiesta , che almeno non
sembrava uno squallido tentativo di abbordaggio, la ragazza andò prima a
vedersi il suo profilo, che come il suo era piuttosto scarno, indicava solo che
era un maschio.
Decise comunque che non c’era niente di male nel
rispondergli.
**********************************
Matthew fu contento quando vide comparirgli la risposta:
‘ Ciao. Sai, ho scelto quel nick perché è una sensazione che
mi piacerebbe provare, o meglio ancora far provare a qualcuno… Benvenuto anche
a te, ho visto che sei nuovo anche tu! ‘
Fu colpito da quelle parole e la sua risposta fu immediata.
**********************************
Gaia vide nuovamente aprirsi un altro pop up, con un altro
messaggio dello stesso mittente.
‘Hai l’aria di essere una persona davvero profonda, sai?
Sarebbe interessante conoscerti meglio… ‘
< Eccolo qui, il tentativo di abbordaggio! > pensò,
divertita, ma poi cambiò idea.
Qualcosa le diceva che non si trattava del solito stupido
che voleva provarci pesantemente. Quell’individuo dall’estroso nick-name si
meritava una chance.
In fondo le aveva fatto un gran bel complimento.
***********************************
Matthew andò a leggere la nuova risposta con una certa
impazienza.
‘Grazie. Sembri interessante anche tu.. e di sicuro nemmeno
tu pecchi di banalità con la scelta dei nick! ‘
Sorrise, mentre digitava la risposta.
***********************************
‘Volevo qualcosa di grande impatto ! ‘ lesse Gaia,
divertita.
‘Beh, complimenti , hai fatto centro! ‘ gli rispose. Stava
per inviarlo, ma poi notò la radiosveglia che segnava già le 2:45.
‘ Senti, davvero, mi piacerebbe continuare a scambiare
messaggi con te, ma ormai è notte fonda e devo staccare… ‘ aggiunse, un po’ a
malincuore, inviandolo.
All’incirca cinque minuti dopo vide arrivare la sua
risposta:
‘Sì, hai ragione, s’è fatto davvero tardi, la smetto di
scocciarti. Spero che ci siano altre occasioni per scambiar messaggi con te. E’
stato divertente. Buona notte, eternally-missed. ‘
Gaia sorrise, digitò in fretta un paio di frasi, dette
l’invio e spense il PC.
************************************
‘Sai, su questo forum ci bazzico spesso e volentieri, quindi
sono certa che ci saranno altre occasioni, magari anche più prolungate. Buona
notte, end_of_the_world . ‘ lesse Matthew, spegnendo il PC con aria
soddisfatta.
Non aveva trovato commenti, è vero, ma forse aveva trovato
qualcosa di gran lunga migliore.
TBC
Note:
Per ‘missed ‘, io lo intendo come ‘fortemente desiderato ‘..
e credo che lo intenda anche Matt nella sua splendida canzone. Questo per farvi
capire la sensazione di cui parlava Gaia..
Inoltre, è un b-side del singolo di ‘Hysteria ‘, quindi è
stata scritta dopo l’uscita dell’album… o almeno lo è in questa storia ;) . Per
quello Matthew (‘questo ‘ ) è tanto incuriosito da quel nick.
Che altro dire? Mi divertiva troppo l’idea di una Gaia
fan sfegatata dei Muse, così come quella di un Matthew assalito dalla febbre da
feedback!
Ahaha, sarà perché ho un po’ la sua stessa febbre…
Quindi, spero vi piaccia, ma non esitate a dirmi qualunque
cosa, ok?
Alla prossima!