Amore
in cucina
I raggi del sole filtrano
attraverso le
tende chiuse, mentre Gregory House dorme della grossa nel grande
letto che condivide con il suo migliore amico.
In cucina si sente un gran
trambusto
oltre ad un odorino sfizioso che desta il diagnosta dai suoi sogni
beati e tranquilli.
Incuriosito, scende dal
letto solo in
boxer e si avvia molto silenziosamente in cucina.
Wilson era davanti ai
fornelli con dei
jeans, senza maglietta e un grembiule bianco molto lungo; i capelli
erano ancora umidi da una doccia recente.
-Così mi
tenti...- iniziò Greg
osservandogli il sedere con molta attenzione. James lo sente ma non
si gira ed alza gli occhi facendo finta di niente ma piuttosto si
concentra su quella che sembra una minestra...
House si avvicina
zoppicando e gli
“dona” una palpata sulla chiappa destra.
-Dire un semplice ciao
è tanto
difficile per te? E poi parla per te! Guarda come sei vestito!-
chiede ironico sussultando appena per il gesto del diagnosta.
-Ammettilo, ti è
piaciuto...comunque
stai preparando una pozione magica?- chiede guardando con disgusto il
liquido verde ed ignorando la costatazione dell'amante
-Sì, sto
preparando un veleno mortale
per avvelenarti nel sonno! E' sugo.-
-Verde??-
-Non sei pratico di cucina,
vero?-
-No e non ci tengo ad
esserlo se per
cucinare una cosa così semplice mi devo alzare alle nove di
mattina.-
-Ma se è
mezzogiorno!-
-Appunto! Preferisco
mangiare un
hamburger e farmi venire il diabete piuttosto di mangiare sano e
morire di stanchezza.-
L'oncologo provò
a replicare ma
pensandoci bene gli conveniva abbandonare quella conversazione ora,
che ritrovarsi nei ragionamenti contorti del suo diagnosta preferito.
Prese il mestolo e
iniziò a rigirare
il sugo a fuoco lento mentre House lo osservava.
-Mi dai i brividi...-
costatò James.
-Davvero? Perchè
non dici queste cose
in contesti più...caldi?- e detto questo gli
accarezzò la schiena
dall'alto verso il basso, molto lentamente e provocando dei brividi
lungo tutto il corpo di James. Si stava leggermente eccitando:
perchè
quell'uomo lo faceva impazzire così?!
-Invece di accarezzarmi
perchè non
provi il sugo?- chiese irritato
-E farti da cavia? Ma anche
no!-
-Eddai...nemmeno se dopo ti
darò
qualcosa in cambio?-
House lo guardò
con molta malizia e la
cosa iniziava ad interessargli. Quanto poteva essere dolce e
intrigante quell'uomo!
-...Cosa ci hai messo
dentro?- chiese
valutando per un attimo la situazione
-Patate,
cipolle,
peperoncino, burro e sedano-
-Bleah! Odio il sedano.-
-E da quando?-
-Da sempre!-
-L'hai mai provato?-
-Te l'ho detto, non mangio
cose sane!-
-Nella vita si prova tutto.
Prova anche
questo.- rispose porgendogli un pezzo di sedano avanzato.
-No, non voglio...- disse
scansandosi
come un bambino capriccioso che non vuole mangiare la pappa.
-La proposta del
“darti qualcosa in
cambio” vale anche qui...- gli ricordò con voce
suadente e un
sorrisetto tutto da mordere.
-Mmm...va bene! Ma mi
prendo un
anticipo!-
All'improvviso se lo
strinse a sé,
prendendo languidamente il sedere tra le mani e baciandolo lascivo
mentre si appoggiava al tavolo della cucina portandoselo in mezzo
alle gambe. L'altro gemette sorpreso e rispose al bacio,
finchè non
lo allontanò da sé...meno male che c'era il
grembiule a coprirgli
un “qualcosa” che stava andando in crescendo...
-Ok, ora provi il sedano!-
disse
porgendogli la verdura. Greg avvicinò la bocca alla piccola
stecca
verde e molto sensualmente ne stacco un pezzo, assaporandone il
sapore.
-Mh...non è
male...-
-Che ti dicevo? Ora prova
la salsa.-
La raccolse con quel poco
che restava
della stecca di sedano e gliela porse di nuovo. Il diagnosta in un
sol boccone finì il sedano e prima di allontanare la bocca
dalla
mano, notò che un po' di sugo gli era rimasto sul dito
indice.
Fissandolo con i suoi occhi di ghiaccio, prese il suo lungo dito,
dolcemente tra le labbra, ripulendolo con molta attenzione e cura
mentre l'oncologo arrossiva vistosamente da quella
situazione...perchè riusciva sempre a dargli queste
opportunità?!
-Davvero un ottimo sugo...-
commentò
masticando lentamente -Soprattutto su di te...-
Di nuovo House si
portò l'amante tra
le sue braccia mentre ricominciava a baciarlo. Un dito intanto andava
a raccogliere il sugo nel pentolino che non scottava tanto, anche se
cuoceva ancora.
-Ora lo provi tu...- disse
portandogli
il dito sulle labbra. A quella offerta, James mandò in
malora
qualsiasi pensiero razionale e incominciò a succhiargli il
dito
ripulendoglielo completamente.
-Ma che bravo.-
continuò ridendo
divertito.
Si riappoggiò al
tavolo tenendoselo
ben stretto tra le braccia.
-Come sono col sugo?-
chiese
soffiandogli nell'orecchio e togliendogli il grembiule.
Wilson arrossì
vistosamente.
House adorava andare dritto
al sodo e
molto spesso, come prima, “corteggiava” senza
né romanticismo né
pudore, ma una cosa adorava fare: stuzzicare il compagno con queste
domande che lo imbarazzavano enormemente e che, per chissà
quale
forza mistica, rispondeva senza peli sulla lingua.
-Sei...buono...- rispose a
stento.
-Bene...ora però
tocca a me...-
Raccolse una buona dose di
sugo su due
dita e, partendo dalle labbra e arrivando fino al capezzolo destro,
tracciò una scia verdastra lungo il collo e petto di James.
Iniziò a
baciarlo con foga, leccando
il liquido e ben presto la sua lingua iniziò a ripercorrere
la scia
mentre gli occhi di ghiaccio fissavano quelli castani. James
sospirava e una marea di brividi lo stavano attraversando, mentre i
jeans iniziavano a diventare una gabbia soffocante e il suo viso di
un rossore vivo.
Lo stava facendo apposta.
Greg voleva
sempre osservare ogni espressione di Jimmy mentre godeva sotto le sue
attenzioni, sapendo molto bene che lui arrossiva sempre come una
ragazzina alla sua prima notte d'amore...ma al diavolo! Che carino
quando è imbarazzato!
Un gemito acuto
uscì dalle labbra
dell'oncologo quando House prese tra i denti il capezzolo roseo ed
eccitato, leccandolo circolarmente.
Quando si fermò,
lo sguardo passò
sopra il rigonfiamento dei pantaloni.
-Io volevo solo assaggiarti
con la
salsa...ma mi sa che dovrò mangiare il piatto completo...-
disse e
prendendolo per la mano lo portò in camera, chiudendo a
chiave...
Con un ultimo gemito
strozzato, il
diagnosta si lasciò andare sopra il corpo fresco di orgasmo
dell'amante.
Rimasero ansimanti ancora
per qualche
minuto, poi House invertì le posizioni accarezzando molto
delicatamente il fianco di Wilson.
-Devo ammetterlo...il sugo
di sedano è
eccellente su di te.-
-Ma non avevi detto che non
mangiavi
cose sane?- rispose ridacchiando
-E' vero, ma un uccellino
mi ha detto
che nella vita bisogna provare tutto...ho fatto un'eccezione.-
Si guardarono intensamente
e Wilson gli
diede un bacio.
-Ti amo.- disse
accarezzandogli la
guancia
-Quante smancerie...-
rispose alzando
gli occhi al soffitto
-Sempre il solito,eh? Ma a
me va bene
così...- finì riappoggiando la testa sul suo
petto e chiudendo gli
occhi.
-Anch'io ti amo...- gli
sussurrò dopo
qualche minuto e, posandogli un bacio sulla testa, si addormentarono
l'uno abbracciato all'altro.
Un odore iniziò
ad aleggiare
nell'aria.
Wilson, che si era destato
da poco, lo
sentì per primo ed annusò l'aria.
-Lo senti?-
-Mmm....Sento cosa?-
rispose Greg
ancora nel mondo dei sogni.
-Questo odore...-
-Ah...colpa mia...-
-Ma non quello scemo!-
rispose
accorgendosi solo in quell'istante di un leggero odore maleodorante
-Intendevo un altro odore...sembrerebbe...sedan-OH CRISTO!-
urlò e
come un fulmine si fiondò in cucina, ancora nudo.
-Oh no...- disse vedendo
che il sugo
ormai era completamente bruciato e che si era trasformato in una
deforme palla nera e fumante.
-Te l'ho detto. Cucinare fa
male.-
disse House raggiungendolo in cucina, sbadigliando.
James lo guardò
con un'occhiata di
fuoco, dato che, d'altronde, era colpa sua se si era
“distratto”
dal cucinare.
-Ma non preoccuparti. Lo
rifarai.-
continuò dandogli un bacio dolce. -E ti aiuterò!
Sai...il sedano
mi piace tanto...-
FINE
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