Giuramento

di Stray cat Eyes
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Note.
Partecipante al Fanon Fest, proposto da True Colors e Fanworld, con il prompt Cesare, Miguel/Cesare, "Sarai sempre al mio fianco?".

Assolutamente la prima fanfiction che abbia mai scritto su Cesare, sebbene lo desiderassi da un pezzo. Il fatto è che questo manga mi mette in soggezione. Non so, dev’essere quella strana aura di seria e storica sacralità che emana... e probabilmente non mi sento all’altezza di riportarne fedelmente i personaggi.
Però ieri ho letto il sesto volume. Ho fatto un salto nel settimo, e mi sono fermata a Miguel; Miguel davanti a Cesare, bardato come fosse il Papa, più che un vescovo. Lì mi sono ricordata che avevo questo prompt prenotato da esattamente un mese, e che era ora di scrivere.
Spero non sia uno scempio!















[Giuramento]




Aleggia fra di loro senza minaccia, piano piano, silenziosa, adatta al mondo di due infanti - anche se uno è eccelso e l’altro solo se stesso.

“Sarai sempre al mio fianco?”

Ciò che Miguel gli chiede, in realtà, è il permesso di restargli accanto - il suo benestare. Ma non è anche una supplica? La richiesta di una conferma, un gesto per dar corpo all’idea che c’è dietro?

Il bambino, in fondo, quasi teme la risposta.
Però “Sì,” gli dice Cesare, e Miguel gli crede.
Non è tanto una questione di sentimento o di sensazione. Piuttosto, si tratta di certezza - quell’esatto tipo di certezza che hai dell’altro e che non perdi mai, e che se la perdi stanne pur certo, non la riavrai indietro.
Miguel è certo di Cesare, perché Cesare non gli ha mai mentito; perché Cesare ha guardato il loro sangue e ha detto che ha lo stesso colore; perché Cesare ha saggiato con calma e fermezza le sue dita e gli ha reso chiaro che hanno la stessa consistenza delle sue.
Miguel sa di sorridergli, mentre si culla quella certezza dentro al cuore. È come una promessa, o forse un giuramento - ha un suono più forte, giuramento - ma senza grandi parole e toni solenni; colpisce e travolge la totalità del suo essere bambino con un’intensità quasi immensa, la sua Certezza.
Dev’essere quella cosa che gli adulti chiamano fiducia.

















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