Angel of Darkness

di As a butterfly
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Ecco oggi è il primo giorno di scuola, anzi il mio secondo anno in questa scuola. Si sono passati due anni dall'incidente dei miei genitori, due anni che sono in questa città, due anni che vivo assieme a mia zia Lisa, due anni che conosco Amy e due anni che frequento questo schifo di scuola. Avrei preferito rimanere nella mia città, nella mia vecchia scuola dove tutti ti conoscevano e tu conoscevi tutti, dove tutti ti rispettavano e dove tutti ti aiutavano, invece qui è tutto il contrario nessuno ti conosce e tu non conosci nessuno, nessuno ti rispetta e nessuno ti aiuta, è o non è uno schifo di scuola? Ma io non do molta importanza a questi piccoli particolari, mi basta sapere che ho buoni voti, mai messa in punizione, faccio sempre i compiti e ho una amica straordinaria, e poi un'amica basta è avanza perchè intorno a te è meglio avere gente che si fida di te e di cui ti fidi tu, invece di avere gente falsa intorno a te. Ricordo di quando andavo nella mia vecchia scuola, intorno a me quasi tutti era gente falsa, perchè? Perchè prima di venire qui e di cambiare atteggiamente io ero la ragazza popolare, la ragazza di cui gli sfigati si innamoravano e che desideravano portare al ballo, di cui i giocatori di football non perdevano occasione di rimorchiare, di cui le persone non perdevano occasione di conquistare la sua fiducia e di farci tutto quello che volevano. Insomma si mi piaceva la vita di prima, ma solo adesso mi rendo conto che la mia vecchia vita era tutta da rifare. Adesso che ho la possibilità di rifare la mia vita ho deciso di cancellare il mio passato, ho deciso di frequentare pochi ma buoni amici, ho deciso di non essere più la ragazza popolare della scuola, non voglio essere più quella ragazza che fa sbavare ai ragazzi, insomma sono totalmente cambiata. Ma anche qualcosa dentro di me è cambiato, ma questa cosa è dentro di me sin da quando sono nata, e ho preferito non dirlo hai miei genitori per non farli preoccupare o peggio metterli in pericolo. Se volete vi svelo un piccolo segreto, ma questo segreto non l'ho mai detto nessuno, nemmeno alla mia migliore amica, che mi dice tutto, vita morte e miracoli. Non è che non mi fida di lei ma meglio non rischiare, perchè se un giorno capita che litigheremo potrebbe dirlo a qualcuno. Amy voi non la conoscete bene ma lei è una ragazza molto vendicativa, anche se fuori è la ragazza sempre sorridente che ascolta musica forte e si veste sempre di nero, dentro di lei c'è quella parte arrogante, oscura, che fa uscire fuori quando qualcuno la tradisce. Per questo motivo ho deciso di non dirle niente, per non rischiare che diventassi un fenomeno da baraccone. Bene è arrivato il momento di svelarmi il mio piccolo segreto: di giorno sono una ragazza qualcunque ma di notte, divento l'angelo delle tenebre. Si avete capito bene, in me si nasconde una parte oscura che esce fuori solo la notte. Di notte sto sempre in giro per la foresta oppure per la città a cercare di sterminare demoni, mostri, creature fantastiche. Questo dono ho scoperto che lo ha avuto una mia bis bis nonna sin dalla nascita, il che significa che è una cosa genetica. Questa volta è capitato a me. Ogni notte giro per le strade della città, in cerca del nemico, in poche parole devo proteggere la città dal male che incombe. Fino ad ora non ho avuto difficoltà nel mio lavoro. Ecco adesso sapete tutto, conoscete il mio piccolo segreto, voi mi chiederete, che c'è di male se non glielo dici ti potrebbe considerare una eroina della città? Ma questo non accadrà mai, nessuno crede agli angeli, nessuno crede ai mostri, demoni e crature fantastiche, nessuno e ripeto nessuno. Se lo dicessi a qualcuno potrebbero considerarmi una pazza. E io questo lo voglio evitare. Nel frattempo sono ancora seduta sul muretto della scuola ad aspettare Amy che esce dall'allenamento di pallavolo, si è strano che una Dark giochi a pallavolo, ma è una delle più brave giocatrici che io conosca, è titolare, è alzatrice, ed è vice capitano della squadra, un sogno che qualsiasi giocatrice vorrebbe realizzare. Dopo un po le porte della palestra della scuola si aprirono e la prima che uscì fu il capitano della squadra, non la salutai, non perchè nemmeno lei mi salutò ma perchè non amo salutare gente che non frequento. Pian piano uscivano altre persone e tra loro c'era Amy, sempre con quel sorrisetto stampato sulle labbra, sicuramente avrà dato il meglio di se anche questa volta.

- Amy allora com'è andato oggi l'allenamento? -

Le chiesi, oggi era vestita con la sua maglia nera preferita con un teschio disegnato sopra, jeans stretti scuri con due cinture borchiate, evans a scacchi nero e bianco, polsino al braccio sinistro e guanto nero senza dita con sopra un braccialetto borchiato sempre di colore nero. A prima vista vi sembrerà una bulla, ma se la conoscete meglio non lo è affatto.

- Benissimo, tra una settimana ci sarà una partita e tu non devi mancare! -

Mi disse lei. Ad ogni partita io non mancavo mai, per lei io ero il suo portafortuna, la sua mascotte, ero molto indispensabile per lei e se mancavo se la prendeva molto poteva arrivare fino ad un litigio.

- Certo non mancherò. Allora che fai oggi pomeriggio? -

Ogni pomeriggio o studiavamo insieme oppure uscivamo per i negozi sia quelli che piacevano a lei sia a quelli che piacevano a me, io ho accettato il suo stile di vita e lei ha accettato il mio anche se di preciso non so che stile sia il mio.

Cominciammo ad incamminarci verso le nostre case, arrivavo prima io e poi dopo due isolati Amy arrivava a casa sua. Non abitavamo molto lontano e questo per noi era un gran vantaggio.

- Oggi pomeriggio devo dare retta al mio fratellino, mi fai compagnia? -

Mi chiese lei. Ah no ve lo detto, Amy ha un fratellino piccolo di 5 anni: si chiama David ed è un gran birbantello. I genitori di Amy sono molto impegnati sia al lavoro sia la sera, perchè siccome la mattina fino al pomeriggio i genitori non si vedono la sera escono sempre e Amy non può uscire perchè deve dare retta a suo fratello. Per me è un vantaggio che Amy non esce altrimenti se mi vede trasformare da normale ragazza ad un angelo delle tenebre.

-  Va bene ti farò compagnia, ma se comincia a dare fastidio lo lego da una sedia e gli metto dello scoch alla bocca. -

Ovviamente stavo solo scherzando anche qualche pensierino lo facevo. L'ultima volta che sono stata a casa di Amy a fare da guardia assieme a lei al fratellino, David non fecava altro che disturbarci, anche mentre facevamo i compiti.

- D'accordo allora alle 5 a casa e porta i libri. A dopo! -

Mi disse Amy, senza che ne me resi conto ero già arrivata a casa, come voleva il tempo quando sono in compagnia di Amy.




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