BUONA LETTURA ^W^
BUONA LETTURA ^W^
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BALLARE: UN'ARTE
Non poteva essere così scemo? o forse si? Quella sera Sanji doveva essere
diventato pazzo, si era messo in testa d'insegnare a Zoro come si ballava cosa
più che mai assurda. Tanto per cominciare l'alga umana era un completo pezzo di
legno, non aveva la minima grazia e poi gli pestava in continuazione i piedi chi
glielo aveva fatto fare lo sapeva solo lui.
"Io dico che se la smetti facciamo prima!" esclamò contrariato Zoro, il
compagno gli aveva detto che entro sera gli avrebbe insegnato il valzer che tra
l'altro a lui non interessava, era solo per quella stupida festa che si sarebbe
tenuta domani.
"Ho intenzione di insegnarti a ballare! Oppure domani vuoi stare fermo ad
annoiarti?" chiese acido Sanji prendendo lo spadaccino per la mano e tirandolo
dentro la cucina
"Ma veramente io domani aveva intenzione di dormire" fece presente Zoro
riluttante a levarsi le scarpe
"Non se ne parla nemmeno! Saremo tutti li quindi anche tu sarai presente"
precisò il biondo dandogli la mano, invitandolo a prenderla "Avanti cominciamo"
"E se invece di insegnare a me, insegni a Rufy! Anche lui non sa ballare"
"Allo scemo numero due ci sta pensando Nami, mentre per gli altri se la
cavano! Tranne Franki, ma Robin c'è la fa da sola" spiegò prendendo Zoro di
forza facendolo alzare di peso dalla comoda posizione che aveva trovato sulla
panca vicino al tavolo da cucina, spostato per l'occasione
"Lo scemo numero due? E il primo sarebbe?" chiese scettico, mentre Sanji
cominciava a mettere la canzone adatta, poi si girò tornando da Zoro e sorrise
sornione. Infine prese le mani dello spadaccino, mettendone una dietro alla sua
schiena e l'altra intrecciata con la sua "Sarei io?"
"Indovinato! Allora guidi tu, quindi vedi di non pestarmi i piedi, come prima
sul ponte"
"Vedrò che posso fare maestro" rise l'altro. Sanji cominciò a dare il ritmo
con la voce, ma Zoro essendo negato per il ballo non ci mise più di cinque
secondi nel pestargli il piede, meno male che si erano tolti le scarpe
altrimenti Sanji prevedeva già che i suoi piedi non avrebbero ballato più. Il
cuoco continuò ancora a dare il tempo, ma lo spadaccino continuava imperterrito
a schiacciargli i piedi
"Senti o lo fai a posta, o sei un caso umano! Mi sembra impossibile che tu
non possa imparare a ballare. Addirittura Brook ci è riuscito" rimproverò Sanji
sedendosi per far riposare i piedi. Zoro si sedette accanto a lui
"Ma io ballo benissimo! Nel letto" scantonò verso Sanji il quale rise con
ironia
"Molto divertente! Comunque domani devi ballare quindi continuiamo" si fece
forza Sanji. Zoro lo guardò di sottecchi, ma in vece di alzarsi gli prese una
mano facendolo sedere sopra le sue ginocchia "Che fai? Devo insegnarti a
ball.........." non finì la frase che si ritrovò le labbra incollate a quelle di
Zoro. All'inizio fece resistenza, ma poi capitolò completamente, finché l'aria
non mancò
"Non è molto meglio?" chiese lo spadaccino sicuro della risposta. Sanji
soppesò la domanda e poi diede un leggero schiocco sulla fronte di Zoro che
distraendosi lo lasciò libero di alzarsi
"Anche a me piacerebbe fare altro, ma domani gradirei ballare" continuò sulla
sua strada. Zoro sbuffò, non c'era proprio modo di fargli cambiare idea, quando
il suo cuoco si metteva in testa una cosa neanche il diluvio universale poteva
farlo capitolare. Passarono altre due ore tra calpestii di piedi e urli, ma Zoro
non imparò nemmeno un passo di danza. La sera Sanji era distrutto e distrusse
anche le fantasie di Zoro, addormentandosi mentre l'altro lo coccolava. La sera
successiva era l'ora della festa e Sanji aveva l'umore più nero che mai, Zoro
era una frana addirittura Rufy era riuscito a imparare qualche passo la sera
prima e lui nulla, il cuoco cominciò a pensare che la colpa fosse sua. Lo
spadaccino vedendolo tutto mogio si avvicinò a lui
"Potresti ballare con Nami o Robin" gli propose Zoro, Sanj lo guardò male
alzandosi
"Io volevo ballare con te!" esclamò con espressione triste. Zoro non ce la
faceva a vederlo così, però non sapeva nemmeno ballare e allora che fare?
Decise: se non riusciva a ballare decentemente avrebbe perso Sanji e quindi gli
prese il polso portandolo nella piazza dove la città ballava "Che intenzioni
hai?"
"Ballare!" esclamò seccamente lo spadaccino prendendo per la vita il cuoco
"Ma tu non sai ballare! Sei negato" disse Sanji, lasciandosi prendere la mano
da Zoro. Cominciarono a fare i primi passi e a dispetto delle aspettative, lo
spadaccino ballava meglio del solito. Nella sua mente Zoro ripeteva i numeri che
Sanji era solito dire durante le lezioni e ci metteva tutto se stesso per non
pestare i piedi a Sanji. Il cuoco cominciò a sorridere a quella scena, finché
non fu costretto a fermarsi per la risata che gli era salita
"E adesso che hai da ridere?" chiese un po' arrabbiato Zoro, ma al contempo
divenne rosso pomodoro
"Nulla......nulla ha ha haaaaa! Solo che mi sembravi talmente
carino.......che non ho resistito" confessò cercando di calmarsi
"Carino?! Io cerco in tutti i modi, anche quelli assurdi, di accontentarti e
tu mi ridi dietro dicendo che sono carino!" si infervorò andando a sedersi di
nuovo. Sanji lo seguì sinceramente divertito e inginocchiandosi davanti a lui
gli prese il viso tra le mani portandolo fin da lui per baciarlo "Guarda che non
mi sciolgo per così poco!" disse acido
"Oh, avanti! Non dirmi che ti sei offeso?" chiese scettico Sanji sedendosi
accanto a lui "Comunque grazie" disse poi. Zoro lo guardò, era una meraviglia:
La luna si specchiava nei pozzi d'acqua dei suoi occhi e la luce dei lampioni
faceva avere riflessi luminosi ai suoi capelli sembrava......
"Un angelo!"
"Uhm! Come?" chiese stupito il cuoco, in realtà aveva sentito perfettamente,
ma voleva risentirlo, solo che lo sapeva già, Zoro non lo avrebbe più ridetto
"Io non ho detto nulla! Avrai capito male" si difese girando lo sguardo
dall'altra parte. Sanji rise di nuovo e poi si alzò nuovamente prendendolo per
mano e avvinandolo a se arrivò con la bocca all'orecchio dello spadaccino
"L'ho detto che sei carino!" esclamò per poi perdersi nell'abbraccio del
compagno, mentre i fuochi d'artificio cominciavano illuminando l'area,
lasciandogli un'intimità tutta loro.
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Lo so forse è una cavolata, ma mi
sono divertita a scriverla, scusate il ritardo (problemi computer, non tecnici).
Sarei felice di sapere le vostre opinioni anche contrarie ciao, ciao ^_^. Ho una
mezza di fare un'altra storia di questo tipo però ribaltata: cioè Zoro insegna
qualcosa a Sanji poi vedrò
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