Ragazzo con gli occhi azzurri e gentili
Ragazzo con gli occhi azzurri e gentili
Capitolo 1
Un obbiettivo
Naozumi Kamura è un bel bambino di cinque anni.
Naozumi Kamura è un bel bambino dal viso pallido dai lineamenti
delicati, incorniciato da lisci capelli chiari e caratterizzato da due
splendidi occhi azzurri, cristallini come due specchi d'acqua.
Naozumi Kamura, però, piange sempre.
Vive in uno spazioso edificio popolato da una ventina di altri bambini
chiassosi e allegri, che condividono il suo stesso destino.
Eppure quei profondi occhi color di cielo non brillano come il firmamento d'estate.
Eppure quei profondi occhi color di cielo si velano in continuazione di
lacrime amare che rigano incessantemente il suo viso d'angelo.
Eppure quella sua piccola bocca si spalanca così spesso e da
essa provengono lamenti e urla capricciose da far accapponare la pelle.
In fondo, però, il piccolo Naozumi desidera soltanto una cosa.
Ma sfortunatamente il desiderio del piccolo è l'unico che la
signora Kamura, donna estremamente premurosa e paziente, non può
accontentare.
Naozumi ha provato a non pensarci; il suo animo è buono, e vuole
bene alla signora che lo accudisce come a tutti - o quasi - i suoi
compagni di giochi. Non è di certo colpa sua se al parco, alla
tv, sulle riviste, sui libri da colorare e persino nei suoi sogni sono
presenti suoi coetanei in braccio al proprio papà e baciati
dalla propria madre.
Nao è ossessionato sempre dalla stessa domanda: perchè
lui non può avere dei genitori? Perchè lui non può
essere protetto dalle braccia forti e muscolose di un padre e
accarezzato dalle mani lisce e delicate di una madre?
In un bel giorno di metà Settembre Naozumi è più
capriccioso del solito: piange, urla, sbatte insistentemente i piedini
per terra.
È in quel bel giorno di Settembre che Naozumi smetterà di piangere quasi definitivamente.
« Guarda, Naochan, quella bambina che vedi si chiama Sanachan
» gli dice calma la signora Kamura indicando lo schermo del
televisore, seppur il suo tono sia insolitamente alto nel tentativo di
sovrastare i capricci del bambino.
« Lei è stata qui insieme a te, lo sai? Anche se è
un segreto » aggiunge la signora. Quest'ultima non riesce a
nascondere lo stupore nel vedere che Naozumi si è calmato e ha
smesso di piangere, vagamente interessato alle sue parole.
La signora, incoraggiata da quell'incredibile risultato, continua a
indicare lo schermo occupato da una bella bambina gioiosa. «
C'è anche una foto di voi due insieme ». La responsabile
dell'orfanotrofio porge un'istantanea al bambino. « Questi siete
tu e Sanachan. Anche se adesso è stata adottata da una
scrittrice, neanche lei ha i genitori. Eppure guardala, è
così vivace! E dire che sei anche un maschietto! Sanachan
riderebbe di te! »
Le manine di Naozumi tengono strette la fotografia dove due neonati
stanno vicini in una culla. Gli occhietti ancora rossi e gonfi per il
pianto si spostano rapidamente dalla bambina col sederino di fuori
accanto a lui nella foto alla sua versione più grande sullo
schermo della tv. Nonostante non abbia i genitori la bambina dai
capelli rossi ride gioiosamente, come se la sua vita fosse comunque
meravigliosa. Come se, in fondo, non le mancasse niente.
Sanachan riderebbe di te.
Naozumi prova una vergogna probabilmente mai provata prima nel
ricordare quelle parole, una vergogna che però viene subito
rimpiazzata da un'ammirazione nuova nei confronti di quella bambina
così vivace.
« Sanachan... »
Ben presto Naozumi esprime un desiderio tutto nuovo a una signora
Kamura assai confusa, che, nonostante il suo stupore, decide di
accontentarlo: questa voltà può.
Naozumi vuole diventare come Sanachan, vuole lavorare nel mondo dello spettacolo... e magari lavorare con lei, un giorno.
Ora i bei occhi azzurri del bambino brillano come non mai.
Sanachan gli ha donato un obbiettivo, che lui avrebbe fatto di tutto per raggiungere.
Naozumi è sereno, e il pezzo di cielo contenuto nei suoi occhi è finalmente sgombro di nuvole.
______________________________________
Salve a tutti, sono nuova nel fandom! :)
Devo dire che Naozumi non è il mio personaggio preferito (adoro
Akito e la madre di Sana, Misako), ma l'ho sempre apprezzato e ho
deciso di fare una bella raccolta su di lui, descrivendo tutti i
momenti più importanti che lo legano a Sana, quel legame che lui
ha sempre sentito e che ha cambiato la sua vita.
Ringrazio coloro che leggeranno questa storia e coloro che magari la recensiranno/ricorderanno/preferiranno/seguiranno. :)
Il prossimo capitolo andrà avanti di due anni, quando Sana e Nao
ne avranno quindi sette. Chi conosce il manga sicuramente capirà
qual è l'occasione...
|