Edward - Dolore
Ed
eccovi l'ultimo capitolo di questa raccolta di one-shots,
terminata con un ritardo mostruoso per il quale ancora mi
scuso...però finalmente eccoci qua!
Dopo Incredulità e Rabbia, finalmente
si arriva al Dolore:
questa sarà la fase in cui Edward si renderà
pienamente
conto che Bella è morta, che non tornerà mai, e
che lui
è rimasto solo...ed è anche la fase in cui prende
la
decisione di suicidarsi.
Vi aspetto per ulteriori sproloqui alla fine
della pagina, ma
adesso...leggetevi questa conclusione, che spero risulti gradita, e non
dimenticatevi di farmi sapere che ne pensate! :)
Pioggia,
donami le lacrime che non riesco a piangere.
Sole, bruciami le carni come simboli del mio strazio.
Vento, strappa via questo dolore dal mio petto.
Luna, ascolta il grido di un uomo che si è perso*.
Ora so come si sente la pianta strappata dal terreno.
Conosco i sentimenti del marinaio in balia della tempesta.
Capisco l'insetto rovesciato che agita in aria le zampe
come una muta preghiera, da nessuno ascoltata.
Il mio mondo si è rovesciato, le certezze si sono
dissolte.
Mi sento perso e niente ha più significato.
Brancolo in un buio tunnel senza dirigermi verso la luce.
Non la desidero: illuminerebbe lo spazio vuoto al mio fianco.
La testa mi gira, e dentro percepisco un enorme vuoto
là dove prima il tuo calore riempiva la mia vita.
Le mie mani si stringono convulsamente, cercandoti.
I miei occhi vagano, bramosi di posarsi ancora su di te.
Ma un'immensa distesa, scura e fredda, ti nasconde,
ti sigilla le palpebre e le livide labbra. Per sempre.
Ti solleva forse intorno al capo i capelli, come
un'aureola
ridipingendo l'angelo che per me rappresentavi.
Senti queste correnti che ti accarezzano il viso, mio amore?
Sono io, Bella. Sto venendo da te.
Per non andarmene mai, mai più.
Perché non concepisco un mondo in cui tu non
esisti.
E come tu hai donato la tua vita ad una morsa gelata
spiccando un solo salto liberatorio verso l'ignoto,
io mi libererò dal dolore esponendolo ai
raggi del giorno
confessando il mio segreto, che alla fine ti ha uccisa.
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Writer's Space:
Mi è dispiaciuto trovate un drammatico calo delle
recensioni, ovviamente, ma devo dire che mentirei se dicessi che non me
l'aspettavo. Questo accade quando si lascia una raccolta incompleta per
quasi 2 anni, me ne rendo perfettamente conto.
Grazie comunque a chi legge, a chi inserisce la le
preferite, chi tra
le storie da ricordare e chi tra le seguite...e soprattutto, a chi
trova il tempo di fermarsi e scrivere quello che pensa, che sia in
negativo o in positivo.
Grazie quindi in generale a chi mi ha seguita fino a qui,
è stato un sostegno importante :)
*questa frase non è mia, ma la amo e l'ho dovuta
mettere. Fa
parte di "Luna", cantata da Gringoire nel musical "Notre Dame de
Paris"...ascoltatela se vi va, è davvero bella ^^
Un grazie ancora a tutti, spero
che ci rileggeremo presto ;)
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