Il sapore dell'amore
Il sapore dell'amore
Arthur camminava tranquillamente per le vie di Parigi, diretto verso
casa di colui che lo aveva improvvisamente chiamato nel bel mezzo di
una seduta di caccia, con la scusa di dovergli dire qualcosa di
importante.
"cosa vorrà quella rana adesso...spero sia veramente importante altrimenti..."
Grazie alla sua andatura vampiresca, arrivò alla casa del
francese in poco tempo, e ancora prima che potesse bussare la porta si
aprì, lasciandolo entrare.
-Sempre a dare sfoggio delle tue doti mentali eh Francis? è
possibile sapere perché mi hai chiamato mentre ero a caccia?-
-Oui, ti ho invitato per offrirti uno dei migliori vini di francia...-
-C...cosa? Mi hai invitato per farmi bere?-
-Lasciami finire cherì...ciò che io voglio offrirti, è il mio sangue-
L'inglese, che era già in procinto di andaresene, si
voltò di scatto alle parole dell'altro, guardandolo esterefatto.
-Prova a ripetere-
-Ti offro il mio sangue, mon Arthur-
Nel mondo dei vampiri, specialmente nella classe nobile, quella di cui
loro facevano parte, offrire il proprio sangue ad un altro vampiro, era
una vera a propria dichiarazione d'amore.
-Mi auguro sia uno scherzo rana-
-Non lo è affatto, non ti avrei mai distolto dalla tua caccia se non avessi avuto del sangue da offrirti come compenso-
Girandosi completamente, si decise a guardarlo, soffermandosi
particolarmente sugli occhi, quegli occhi azzurri come il mare, che
erano stata la prima cosa che aveva visto dopo la sua trasformazione.
Arthur era stato trasformato qualche anno prima, era un umano come
tanti altri ma delle spiacevoli circostanze lo avevano portato in una
situazione non propriamente adatta, non ricordava nulla di quella
notte, ricordava solo quegli occhi azzurrissimi che erano stati la
prima cosa che aveva visto una volta sveglio, e del desiderio di sangue
che sembrava dovesse sopraffarlo e portarlo ad uccidere qualcuno, se
Francis non lo avesse fermato.
Francis...gli era stato accanto per i primi tempi della trasformazione, e ancora non lo aveva abbandonato.
Lo aveva aiutato a controllarsi, a governare la sete e a gestire la sua forza, il tutto senza mai chiedere niente in cambio.
Arthur invece era stato sempre troppo orgoglioso anche solo per
ringraziarlo, anzi, gli diceva che lo odiava perché era lui la
causa della trasformazione, pur sapendo che in fondo gliene era grato.
E adesso era lì, i capelli lunghi accuratamente ordinati attorno
al viso che era segnato da un'espressione serena, e quegli occhi che
sembrava volessero imprigionarlo per poi non lasciarlo più
andare, quegli occhi azzurri, apparentemente puri, che Arthur non aveva
mai visto macchiati di tristezza, ma che in quel frangente parevano
avere una vena di malinconia, per l'attesa alla sua offerta.
Francis infatti aspettava, era un tipo molto paziente, ma quella volta
faceva eccezione, era teso, e sperava presto in una risposta
dall'altro, negativa o positiva che fosse
A lui era sempre piaciuto Arthur, quando era ancora un umano già
lo attirava, ma non intendeva condannarlo alla vita eterna solo per
egoismo.
Quando poi se lo era trovato davanti, sanguinante e morente, non ci
aveva pensato nemmeno un attimo e lo aveva trasformato, rendendolo
ciò che era ora.
Lo aveva educato e aiutato per tutti quegli anni, rendendosi conto di
giorno in giorno che si stava innamorando di lui, ed ora era lì,
finalmente era riuscito a dichiararsi.
-Non ti facevo il tipo da legami stabili-
-Alla fine qualsiasi essere vivente deve trovarsi un nido e creare legami, non credi anche tu?-
Una volta diventato un vampiro, Arthur aveva perso tutti i suoi legami, suo fratello, i suoi migliori amici, il suo fidanzato...
Francis era diventato la sua ancora di salvezza, un porto sicuro in cui
sapeva sarebbe stato sempre il benvenuto,, ma mai immaginava che
provasse tali sentimenti per lui.
Si avvicinò lentamente, fino ad essergli di fronte, nonostante
l'altro fosse seduto, il divario non era poi molto fra i loro volti,
marcando ulteriolmente la differenza di altezza, che lui aveva sempre
considerato un peso, benché non lo avrebbe mai ammesso.
-Il tuo sangue sarebbe il vino migliore di Francia?-
-Oui-
-Rana vanitosa, starà a me constatarlo-
Forse alla fine, il divario di altezza, gli occhi azzurrissimi e
l'insieme di gesti che aveva fatto per lui, avevano contribuito a far
si che anche l'inglese provasse qualcosa per lui, qualcosa di raro fra
i vampiri, specialmente fra due maschi, i vampiri non si affezionavano
facilmente.
Lentamente si avvicinò al suo collo, scoprendo gli aguzzi canini, scostandogli delicatamente i capelli.
-Je t'aime, mon amour-
Quella parole lo colpirono dritto al cuore, dandogli per un attimo
l'illusione che battesse ancora, ma ostentando indifferenza, lo morse
quasi violentemente, lasciando che il liquido cremisi gli scendesse
caldo giù per la gola, sentendo appieno i fremiti e le parole
dell'altro, capendo finalmente, che sapore aveva l'amore.
So di non esservi mancata per niente, ma dopo tanto tempo ho fatto ritorno qui su EFP.
Chi mi conosce sa che non sono una fan della FrUk, eppure mi è venuta l'ispirazione per una loro fic, quindi eccomi qui.
Spero ci sia qualcuno che abbia voglia di recensire e che la mia Chiara non mi uccida per questo, grazie ^^
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