UN
DESIDERIO FINALMENTE REALIZZATO
Draco Malfoy gironzolava nel castello con
i suoi compagni di sempre, Tiger e Goyle e con Blaise Zabini.
Quest’ultimo e Draco erano impegnati in un’accesa
discussione, che vedeva il moro estremamente divertito e insinuante e
il biondo rosso di rabbia, nonostante l’abituale colorito
pallido.
- Adesso piantala, Zabini!-
sibilò Draco.
- Guarda che si vede lontano un miglio
che hai voglia di farlo… perché non ti butti e
basta? Tanto ormai le tue intenzioni sono note a tutti. Inoltre un
po’ di risate farebbero bene a tutta la scuola… e
poi ti sentirai meglio e… -
- Per la papalina da notte di Merlino!!
Lo faccio solo se prometti di non tormentarmi più!
–
Zabini sorrise trionfante.
- Hai la mia parola. Ora vai-
Imprecando tra sé e decisamente imbarazzato Draco si diresse verso il tavolo dei Grifondoro, dove il
“mitico trio” era impegnato a fare colazione.
- Ehi Mezz… ehm…
Granger!! –
Hermione si voltò, sorpresa e un po’ allarmata.
- Cosa c’è Malfoy?
– chiese in tono leggermente ostile.
- Non c’è bisogno di
mettersi sulla difensiva. Volevo solo parlarti un momento in privato,
ma se non vuoi non fa niente –
E fece per andarsene, con un’espressione delusa e amareggiata
sul viso.
- Malfoy… aspetta! –
- Mione no! Non farlo,
potrebbe… - cominciò Ron, ma fu ignorato.
Draco condusse Hermione ai piedi della scalinata principale, in quel
momento deserta: un luogo abbastanza isolato per avere
intimità, ma non tanto da farla sentire minacciata.
- Allora Malfoy, cosa volevi dirmi?-
Draco respirò profondamente.
- Sai, Hermione, è da un
po’ che ci penso. Io sono sempre stato sgarbato e sprezzante
nei tuoi confronti. So che non posso chiederti di fidarti di me, e
infatti non te lo chiederò. Tuttavia avrei un desiderio
finora rimasto inconfessato a tutti tranne che ai miei amici
più intimi, che l’hanno sempre trovato patetico.
Ecco, se tu vuoi, magari potresti aiutarmi a realizzarlo, mi basterebbe
un tuo “si” e un secondo del tuo tempo, poi non
saresti più costretta ad avermi tra i piedi. Credo che sia
tutto-
Dopodiché il ragazzo abbassò lo sguardo e prese a
fissare i gradini alla sua sinistra. Hermione aveva gli occhi
spalancati dalla sorpresa al sentire un discorso così umile
da parte di Malfoy, le pupille dilatate e le labbra semiaperte. Il
cuore le batteva furiosamente, le guance avvamparono e le ginocchia le
si fecero di gelatina mentre lei rifletteva intensamente su
ciò che le aveva detto il ragazzo. Alla fine prese una
decisione. Col fiato corto lo chiamò per nome.
- Draco –
- Si?-
- Esaudirò il tuo desiderio
–
- Dici davvero? – chiese Draco,
prendendole delicatamente una mano.
- Si –
- Allora, Hermione, chiudi gli occhi, per
favore –
Hermione, ancora rossa, eseguì e si protese leggermente
verso di lui, che si avvicinò fin quasi a sfiorarla col suo
corpo, facendola rabbrividire. Ci fu un mormorio quasi impercettibile e
un piccolo “pop” poi, nel punto preciso dove un
momento prima c’era la ragazza, comparve un grosso castoro
con denti enormi, munito inoltre di una chioma crespa che andava ben
oltre le sue dimensioni.
Tutti i Serpeverde che facevano capolino dalle porte della Sala Grande
scoppiarono a ridere fragorosamente.
- Sai Granger – fece Draco,
ridendo più forte degli altri – ti devo davvero
ringraziare per aver esaudito il mio desiderio. Forse la prossima volta
dovresti dar retta a Lenticchia! –
e si allontanò.
Blaise Zabini, dal canto suo, avrebbe potuto giurare di aver sentito
l’amico mormoragli passando “Avevi ragione Blaise,
mi sento DAVVERO meglio!”.
Preciso subito
che non ho niente contro la coppia Draco/Hermione, né
tantomeno contro i singoli personaggi… questa storia mi
è venuta in mente pochi minuti fa, mentre ero in cerca di
pensieri che mi sostenessero durante un compito tedioso e sarei
contenta di sapere cosa ne pensate. Alla prossima!
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