CARO HARRY
Seconda
classificata nel concorso *I scrivi la tua fan fiction* della pagina
*• • Harry Potter• •*
"Caro
Harry..."
Ginevra
Weasley si sedette di fronte al camino nella sala comune di Grifondoro
per
riflettere.
Fuori una
tempesta invernale imperversava e la ragazza cercò un
po’ di tepore vicino al
fuoco. Ma non era quello il tipo di calore che desiderava. Erano
passati alcuni
mesi ormai dall’ultima volta in cui l’aveva visto,
dall’ultimo bacio prima del
matrimonio, nonostante la rottura dopo il funerale di Silente. Le
mancava, le
mancava terribilmente. Non aveva notizie, esigue informazioni che le
rivelassero
che era ancora vivo. Le bastava solo questo: che stesse bene. Era
chiusa a
scuola a seguire le lezioni, in un sistema di facciata, guidato dai
Mangiamorte.
Ma la vera guerra era là fuori. Dentro le mura era tutto
volutamente ovattato,
ma le persone scomparse, le famiglie di Babbani uccise erano reali.
Harry era da
qualche parte a rischiare la vita. Scacciò veloce una
lacrima di frustrazione e
impotenza. Prese dalla sacca accanto a sé un foglio di
pergamena, una boccetta
d’inchiostro e una piuma e dopo un respiro profondo scrisse:
“Caro
Harry,
dove sei?
Vorrei che fossi qui. Torna da me.”
Appena
terminato di scrivere prese la bacchetta e fece evanescere le sue
parole,
vergognandosi del suo egoismo. Come poteva dire a Harry una cosa del
genere? Si
stava battendo per salvare tutti loro, stava mettendo a repentaglio la
sua vita
per cercare di fermare Voldemort. Era vero, l’Harry che lei
desiderava accanto
non era il Bambino Sopravvissuto, il Prescelto, ma semplicemente quel
ragazzo
che era riuscito a farla innamorare quando aveva solo dieci anni. Ma
non poteva
certo portare via al mondo magico lo stendardo della rivolta, il
ragazzo di
ispirazione per tutti e su cui fare affidamento durante la battaglia.
“Caro
Harry,
vorrei
essere a combattere lì con te. Vorrei fronteggiare Voldemort
al tuo fianco e sedermi
accanto a te nei momenti di calma, in silenzio, stringendoti la
mano.”
Nuovamente
cancellò quello che aveva appena finito di scrivere.
Ricordò le parole di Harry
in riva al lago. L’aveva allontanata per proteggerla.
Preferiva saperla lontana
e al sicuro piuttosto che vicino a lui e braccata. Ma come poteva
lasciarla lì
da sola e sperare che lo dimenticasse? Harry era continuamente nella
sua mente.
Passava intere giornate a pensare a lui. Hogwarts aveva perso la sua
luce senza
la sua presenza. Ogni posto, ogni più piccolo oggetto dentro
il castello le
ricordava lui, evidenziando crudelmente la sua assenza.
Nuovamente
si accinse ad intingere la punta della piuma nell’inchiostro.
“Caro
Harry,…”
«
Ginny, non vieni a dormire?
» la voce della
sua compagna di stanza
la riscosse dai suoi pensieri.
«
Sì…
Arrivo
subito.
» rispose
mesta la ragazza accartocciando la pergamena per poi buttarla nel
camino. Diede
un ultimo sguardo al fuoco e si avviò verso il dormitorio.
Non avrebbe potuto
comunque spedire una lettera a Harry. Nella remota
possibilità che il gufo lo
trovasse, lo avrebbe messo in grave pericolo e non poteva permettersi
di
perderlo. Era essenziale, come l’aria.
Tra le fiamme
lentamente si consumava la lettera scritta da Ginevra quella sera:
“Caro
Harry,
ti amo.”
Ciao
lettore/lettrice :)
Se
sei arrivato/a qua vuol dire che hai appena finito di leggere la mia
prima fan fiction. Sarebbe davvero importante e gratificante per me
leggere una tua recensione. Riuscirei a migliorarmi e credo
questo sia lo scopo di ogni scrittore.
Grazie per quei
trenta secondi che dedicherai a scrivermi cosa ne pensi.
Michela
|