Ok, è stato istruttivo e divertente
passare un'estate a scriver d'altro, ora torniamo alle cose serie,
perbacco.
Per il prompt “Pensa solo ai libri”
del Fanon Fest e “Ombra” di fanfic100, interpretato
un po'
letteralmente e un po' come lo intenderebbe Yeesha, cioè
umiltà.
Nota iniziale: cucina, bagni (i famosi
bagni...!), stanze da letto e amentià varie su Myst Island
erano
sottoterra, Cyan dixit. Lo studiolo sotterraneo che immagino
è
dunque un posto che non abbiamo visto, non la ben nota stanza su
K'veer impropriamente presa di peso e spostata (come in certi fumetti
dei miei stivali) XD
Disclaimer: Gli avvenimenti narrati
sono frutto di fantasia. Non intendo dare rappresentazione veritiera
del carattere delle persone descritte né offenderle in alcun
modo.
Se possibile, anzi, il tutto è da intendersi come tributo di
affettuosa stima.
Gli osservatori nell'ombra
Accucciato in silenzio e solitudine
nella sedia del suo studio, Atrus non si sentiva toccato dallo
scorrere del tempo. Chino, con le spalle ricurve, la barba ispida e
gli occhiali scesi troppo avanti sul naso, vedeva scorrere le righe
sulla carta che prima era bianca, confrontava gli appunti e le sue
speranze con i riscontri sempre nuovi sul foglio. Sentiva la
pressione accogliente dei muri di quella stanzetta sotterranea,
scavata nelle viscere della loro isola, e la presenza di tutti i
diari e ciotole e sassi sulle mensole che parlavano dei suoi amori,
di lui, di mondi amici. In superficie, Catherine, Anna e i bambini
giocavano presso la fontana. Un presente eterno: Atrus scriveva ed
era in pace.
Sentì un rumore di Collegamento
ovattato, sopra la sua testa, presto seguito da un altro. Ragazzi,
pensò senza staccare gli occhi dalla scrittura. Torneranno
per cena.
Dalla roccia viva
del soffitto due Bahro lo osservavano, i corpi scuri confusi nel
gioco d'ombre della lampada salvo che per due paia di occhi rotondi
di un azzurro luminoso. Seguivano i movimenti del pennino sul foglio,
sentendo il potere delle parole cui erano stati incatenati migliaia
di anni prima distendersi un anello dopo l'altro, attraverso i mondi,
snodandosi fra il tempo e gli universi e una cascata di stelle, lungo
strade ignote ai mortali. E lo osservavano attenti, perché
percepivano i filamenti di un amore umile unire quelle parole,
rivolto a un mondo ancora sconosciuto verso cui tendeva la mano,
cercandolo nell'immensa oscurità che lo circondava, non per
afferrarlo ma in segno di amicizia. Le sue frasi erano imperfette,
goffe e per nulla ambiziose, ma l'avrebbero condotto alla meta. Lo
videro correggersi, rovistare a tentoni, sbuffare, passarsi una mano
impiastricciata fra i capelli. Quell'uomo scriveva nell'ombra.
L'Arte dei loro
aguzzini poteva essere ricolma di garbo e dolcezza. Così
rara. E ora
l'unica rimasta. I Bahro osservavano attenti, nell'ombra.
Non si
sarebbero mostrati. Non a lui, poiché non era quello
l'ordine delle
cose; non a lui, perché era solo un uomo, solo un padre. Ma
era già
tangibile ai loro sensi alieni che quella gentilezza avrebbe scavato
una via, oscura e calma fra le pareti di superbia che li tenevano
prigionieri. Un giorno, su una riva assolata, sarebbero stati lieti
di cantare per lui gratitudine e un affetto che già
sentivano
vicino.
Atrus si soffermò
a intingere la penna nel calamaio, colto da un improvviso dubbio
sulla sintassi. Rilesse il periodo col gomito goffamente alzato e
infine si rasserenò, ritirando la mano per siglarlo con un
punto
fermo mentre un sorriso timido si faceva strada sulle sue labbra,
né
orgoglioso né soddisfatto, ma sereno: lo attendeva un'Era
splendida.
Non so
se questa cosa è possibile ma... non so neanche se non
è possibile. Se Esher giocava a caccia al Bahro con qualche
difficoltà, beh... voleva dire che i Bahro potevano linkare?
Che
cappio ci facevano su un'Era a caso come Noloben, ad ogni modo? Non
so, l'impressione che ne ho tratto io è che durante la
millenaria
prigionia i Bahro potessero muoversi con una certa libertà
(non
assoluta, certo, o non sarebbero rimasti segreti al grande pubblico
D'ni), ma che le loro azioni, i loro poteri fossero ristretti in
qualche modo, sottomessi ai D'ni. Un po' come fanno i Bahro che
s'incontrano in End of Ages, ecco, che in teoria sono quelli ancora
asserviti, no?
E sì
lo so che anche Anna
aveva Scritto più o meno con lo stesso stato d'animo del
nipote, e
che anche Catherine aveva Scritto. Ma Anna aveva Scritto quando c'era
ancora un sacco di gente che Scriveva, Atrus invece era
sostanzialmente l'unico rimasto in quel periodo e magari attirava
più l'attenzione. Catherine... beh, per lei ci sarebbe da
scrivere
un pezzo compagno a questo col povero Bahro che fa
“zomgwtfbbq” e
ne esce con un mal di testa Bahro micidiale XD
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