»Butterflies

di sweetpast
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»Butterflies


»Che l'amore sia la sola cosa, è l'unica cosa che sappiamo dell'amore;

tanto basta, il carico dev'essere proporzionato al solco.

»Emily Dickinson



«Guarda, Mello! Quante farfalle! Non sono belle?»

Il bambino si sporse in avanti sulla finestra, indicando le farfalline bianche che svolazzavano nel giardino.

«Sono solo farfalle, Matt.»

E sono bianche.”

Il rosso guardò l'amico gonfiando le guance.

«Ma sono belle! Andiamo a prenderle?»

Mello sorrise, scuotendo la testa. «Devo fare un test per la successione.»

«Un altro?» Matt spalancò gli occhioni smeraldini. «Lo sai che non importa fare tutti i test che vengono proposti.»

«A me importa!» il biondo alzò leggermente la voce, zittendo il più piccolo. «Scusa, devo andare...» si alzò «...e tu scendi dalla finestra, che è pericoloso.» disse poi.

Il rossino rise. «Buona fortuna! Io guardo le farfalle!»

«...Grazie!»

Mello si diresse spavaldo verso l'aula.

All'interno vi erano alcuni bambini, naturalmente anche lui.

Stavolta lo batterò.”

Near era seduto in fondo alla classe, occupato a tormentarsi i capelli.

Mentre Mello andava a sedersi vicino alla finestra si stabilì un breve contatto visivo.

Apatico.

....Opprimente.

Devo vincere.”

Sentire la sua presenza dietro le spalle era opprimente.

Accorgersi della sua effettiva ossessione era opprimente.

Devo vincere!”

Si impegnò molto, ma non riusciva a concentrarsi pienamente. Senza conoscerne il motivo.

E alla fine della prova, i risultati furono esposti.




...”

    1.NEAR- 498 p.

    2.MELLO- 490 p.


«Che bravo, Near! Hai quasi ottenuto il punteggio massimo!»

«Ma come fai?!»

Near ignorò i complimenti che gli vennero fatti, come al solito, e se ne andò rimanendo in silenzio.

Mello invece li ascoltò tutti, nascosto fuori, seduto sull'erba fresca.

Stracciava il foglio della prova.

Dannazione! Dannazione!”

Matt era ancora seduto sulla finestra. Da lì poteva vedere bene Mello, che, accovacciato sul prato, piangeva silenziosamente.

«Mel...» Non poteva vederlo in quello stato. Sapeva già di chi era la colpa.

Facendo attenzione a non farsi male, scese dalla finestra.

Maledetto!”

Il biondino si scostò i capelli dal viso, rigato da lagrime leggere.

Perché? Perché?”

Si mise a strappare l'erba, preso dalla frustrazione, mordicchiandosi le labbra.

«Ehi, Mello!»

Mello si voltò. Davanti a lui c'era Matt, sorridente, sporco in viso e sulle ginocchia.

Teneva le mani chiuse davanti al petto.

Senza chiedere niente, nonostante il biondo avesse le gote arrossate e gli occhi lucidi, si avvicinò.

«Cos'hai in mano?»disse Mello, cercando di asciugarsi le lacrime.

Gli occhi di Matt brillavano. «Guarda!»

Piano piano dischiuse le mani, liberando alcune farfalline bianche, che sia allontanarono svolazzando in una frenetica danza. Nel palmo, però, rimase ancora una graziosa farfalla blu, poco più grande delle altre.

Mello seguì i movimenti di quelle ali candide con la meraviglia nello sguardo, poi ammirò lo splendido colore di quella farfalla blu.

«M-matt? D-dove l'hai trovata, questa?»

Hai davvero fatto tutto questo per me?”

«È bella, vero? È dello stesso colore dei tuoi occhi!»

La farfalla sbatté un paio di volte le ali, prima di liberarsi in volo, con grazia.

«Matt! La tua farfalla sta scappando!»

«Prendiamola!»



Due bambini che corrono, ridenti, sulla collina.


Due ragazzi che si abbracciano, all'ombra di una quercia.


«Guarda, Matt. Ci sono le farfalle....»

«...» Il ragazzo dai capelli rossi sorride. Quello biondo ricambia il sorriso, poi abbassa lo sguardo. «Sei sicuro di volermi aiutare? È pericoloso...»

«Anche sedere sulla finestra era pericoloso. Non ci pensare, Mello.»

Un bacio leggero, fior di labbra.

Uno di quelli che gli adulti tendono a dimenticare, bramanti di giochi meno innocenti.

Uno di quelli che i due ragazzi avevano scordato.

«Matt....grazie.»

«Prendiamo le farfalle?»

«....Scemo! Non abbiamo più l'età per queste cose!»

«E invece sì. È o non è la nostra ultima sera?» si alza, sorridendo.

Mello lo guarda affranto. «...Lo è...?»

«Non lo è.» gli porge la mano.


Due ragazzi che corrono, ridenti, sulla collina.


Sulla collina, ora, c'è solo il sangue.

Sulla collina, ora, c'è solo il fuoco,


Sulla collina continuano a danzare le farfalle....





NdA


Buaaah. Poveri ragassuoli.

Umh, ma cosa è questo?

Date la colpa al disegno che ho fatto ieri sera, che mi ha dato l'ispirazione.

Ah, beh, perdonatela.

Grazie di cuore per aver letto. Grazie di cuore a chi preferirà, seguirà, recensirà, ricorderà etc etc.

Commento idiota: Butterfly significa letteralmente Burro volante 8D


Alla prossima, grazie mille per avermi degnata della vostra attenzione.


***Lole.





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