Pretendo sempre l'ultima parola

di lon8tana
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"Calma apparente.

Rifiuto di plasmare la realtà a colpi di martello,
schegge di piombo appena scalfite nel duro di corazza indifferente.
Uno, due, cento miei volti deformati in un gioco di specchi
a ricordarmi che non c'è una sol chiave a dipanar matasse.
Che la ragione è indaffarata e il quadro non ha contorni.
Pacati gesti,ma d'apparenza…
e non vi sarà tempesta a liberare frustrati lampi.

No, che io la rabbia la sfogherò
coi fiori nei cannoni."

Non resta che l’alba a commiserare
involucri di falene stanche,
pallide di disgelo.
Una ad una col volo in bocca
la morte ha avvolto nel suo bacio più suadente.
Ancora in danza prima di toccar vetro,
proprio lì,
dove goccia a goccia
il vapore esala e fuori è giorno.
Proprio lì dove il dito, stridendo,
ha dapprima esitato.
Poi nel fragore di una porta sbattuta,
sul letto un solco vuoto ancora caldo
e una parola sola scritta a fiato.

FINE





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