Guardami

di Eklypse
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-Guardami James.

Fallo. Ti prego, ti prego.
Non ignorarmi, non nascondere il tuo sguardo al mio.
Perché non potrei farcela, se lasci tutto adesso.

Se lasci tutto adesso, James, sei solo un codardo.

E io piangerei per te.

-Guardami James.

Vorrei farlo, Dominique, ma ho paura.
Se ti guardo adesso il muro fragile che ho innalzato crollerà come sabbia vinta dall’acqua.

Non chiedermelo, Dominique. Non dirmelo un’altra volta o sarà tutto inutile.

Saresti mia per sempre.

-Perchè non mi guardi, James?

il cioccolato caldo e suadente dei suoi occhi fu incantato dal vaso di vetro che nonna Molly aveva acquistato per natale.

-Guardami.

non si mosse di un centimetro, paralizzato. avrebbe ceduto, Dominique lo sapeva, per questo voleva che la osservasse ancora.

-Cazzo, James, guardami!

E James alzò lo sguardo su di lei, titubante.
Gli occhi azzurri di Dominique brillarono. Una volta avrebbe esultato per la vittoria, ora cercava di non annegare nello sguardo del cugino, annaspando nei suoi pensieri, cercando di lottare contro il sentimento di angoscia che la attanagliava con così tanta forza da mozzarle il fiato.

Non avrebbe più potuto trattenere le lacrime.

-Perché?- chiese con voce roca, tremante.

James non abbassò più lo sguardo, sembrava non esserne in grado, ammaliato dalla ragazza davanti a lui, disordinata e pallida, in pigiama e spettinata.

-Perché abbiamo raggiunto il limite, Dom- mormorò.

-Hai paura James? Non hai il coraggio di superarlo?

Agli occhi della ragazza, James sembrò arretrare, ma in realtà non si era mosso. Si morse le labbra, cercando una via di fuga da quella discussione che lo stava uccidendo.
I loro genitori erano nelle stanze più vicine, i loro fratelli stavano ancora chiacchierando nella vecchia soffitta e magari avrebbero potuto scendere a cercarli.
-siamo cugini, Dom- bisbigliò, angosciato, trattenendo il respiro.

Dominique non rispose subito. Il suo volto era in ombra, James non poteva scorgere la sua espressione…

-Te ne accorgi adesso? A Hogwarts l’avevi dimenticato?

James boccheggiò, poi esclamò, con la voce più alta del normale:

-Era diverso, Dom! E’ iniziato tutto per caso! Cazzo, non credevo che…

Si zittì di colpo e abbassò lo sguardo, sulla moquette polverosa. Se ora avesse guardato la ragazza si sarebbe accorto delle sue lacrime.

-che … che cosa? James, finisci la frase- l’affermazione era un ordine che James non voleva eseguire.

Era vero.
Era iniziato per caso, quando i due cugini, i ragazzi più popolari della scuola avevano deciso di cercare qualcosa di così trasgressivo da poter turbare la famiglia: Dominique oppressa dalla madre così apprensiva, che non le lasciava godere la sua vita, James costretto a vivere nell’ombra delle gesta del padre.

Ma le carezze e i baci si facevano sempre più spontanei, sempre più desiderati, sempre più trovati.

-Finisci la frase, James.

Il ragazzo tornò a guardarla, smarrito.

-Che mi sarei innamorato di te.

 

 

 

 

Angolino Personale

 

Spero vi sia piaciuta! L'ho scritta di getto, in un momento in cui la coppia James/ Dominique mi ispirava particolarmente.

Devo ammettere che li amo molto come personaggi!!

Alla prossima ;)!!!

 

Eklypse





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