The
riddle
Sola
a casa..
Suo
padre era a caccia con Sam e Dean e anche se non era d'accordo che
lui cacciasse nelle sue condizioni, Haley non aveva avuto altra
scelta che accettare la decisione di suo padre.
Sam
e Dean le avevano assicurato che avrebbero fatto in modo che non si
facesse male, e così lei aveva sorriso, ringraziato i
ragazzi, e
appena se ne erano andati, si era infilata il costume ed era uscita
in cortile.
Poteva
usare la sua piscina, solo quando suo padre non c'era.
Lui
la odiava, o meglio, odiava i ricordi che gli provocava.
Sospirò
e si preparò a spingerla in un posto più largo ma
da sola non ce la
poteva mai fare.
Si
ricordò allora di quello che Castiel le aveva detto.
Le
aveva detto di chiamarlo in qualunque momento e per qualunque cosa le
servisse.. E le aveva anche svelato come fare..
All'inizio
voleva darle il suo numero di cellulare, ma Haley preferiva qualcosa
di più.. soprannaturale e celeste e così Castiel
le aveva detto che
le sarebbe bastato alzare gli occhi al cielo e chiamare il suo nome.
E
lui sarebbe arrivato.
E
così Haley aveva intenzione di fare.
Si
schiarì la voce e alzò gli occhi al cielo..
«Castiel..»
sussurrò.
Tenne
gli occhi chiusi per un po', sorridendo tra sé e
sé di quello che
stava facendo, e quando li riaprì urlò e si mise
la mano sulla
bocca cercando di soffocare la sua voce.
Castiel
le stava lì davanti, e nonostante lei sapesse che stava
arrivando,
la spaventò comunque.
«Scusa..
non volevo spaventarti.» le disse Castiel.
Haley
scosse il capo e poi scoppiò a ridere.. «Non
è colpa tua.. Sapevo
che stavi arrivando.. Sono io che sono una specie di idiota.. Ho
avuto paura nonostante sia stata io a chiamarti..»
«Cosa
posso fare per te?»
«Ehm..
so che hai molto da fare e mi dispiace disturbarti per una cosa
così
stupida, ma.. sarò sola a casa per un paio di giorni e posso
approfittarne per usare la mia.. piscina. Però non riesco a
spostarla.. Puoi metterla qui al centro? Come al solito
insomma.»
chiese tutto d'un fiato.
Castiel
le sorrise e spostò la piscina.
«Grazie..»
gli disse Haley.
«Posso
fare qualcos'altro per te?» chiese dolcemente l'angelo.
Haley
sospirò e sembrò rifletterci un attimo, poi lo
guardò e annuì:
«Si, in effetti. Puoi venire in acqua con me.»
Castiel
sbatté velocemente le palpebre e si irrigidì un
po'.. «Come
scusa?»
«Ho
fatto un costume per te..» disse Haley prendendolo su una
sedia lì
in un angolo «Disegnato e confezionato con le mie mani.. Non
credevo
che avrei mai avuto il coraggio di chiedertelo ma.. voglio che tu
venga in acqua con me. E' rilassante e vorrei che tu ti
rilassassi.»
«Ma
io non so.. nuotare..»
«Nuotare?»
chiese la ragazza corrugando la fronte «E' una mini piscina..
Da
seduto l'acqua ti arriva al petto, non devi nuotare.»
«Ma
se non nuoto, rischio di annegare..»
Haley
sorrise e gli si avvicinò poggiandogli la mano su una
spalla. «Sei
un soldato celeste e hai paura dell'acqua?»
«Ho
paura di quello che non conosco.»
Haley
sospirò e annuì.
Aveva
ragione, le cose che non si conoscono, fanno paura..
Ma
lei sapeva anche che andavano affrontate e voleva aiutare il suo
amico ad affrontare quel suo timore.
Poteva
fare alcune cose.. poche, ma poteva e voleva farle.
Gli
porse il costume e gli sorrise.
«Indossalo
e vieni.. Fidati di me ok?» gli disse accarezzandogli il viso.
Castiel
annuì e quando lei si voltò, usò i
suoi poteri per cambiarsi.
«Sono
pronto..» le disse..
La
raggiunse al bordo della vasca ed entrò dopo di lei.
Si
sedette tra il caldo abbraccio dell'acqua, nell'altro lato della
piscina, di fronte a lei e la osservò un po'.
Era
molto bella.. I capelli le accarezzavano le spalle quasi
elegantemente e il suo sorriso le illuminava il viso..
Tuttavia,
non riusciva a rilassarsi completamente.
Si
chiedeva cosa stesse facendo e quanto di umano ci fosse nello stare
in una piscina con una donna in costume.
E
perchè si sentiva strano ad osservarla mentre lei
giocherellava con
la calda acqua che li avvolgeva?
Sospirò,
e la vide avvicinarsi a lui e posizionarsi dietro le sue spalle.
Le
gambe larghe per farlo sistemare lì in mezzo e le sue mani
calde e
bagnate che gli accarezzavano le scapole..
«Devi
rilassarti angioletto.. O non ti godrai appieno il benefico effetto
dell'acqua.» gli disse lei iniziando a.. massaggiargli le
spalle.
«Scusa,»
si scusò «è solo che..»
«L'acqua
ti fa paura.. L'ho capito.. Ma non preoccuparti. Ci sono io. Non sono
propriamente Pamela Anderson, ma sono in grado di salvarti se
serve.»
«Chi?»
«Pamela..
giusto, tu non sei umano.» si corresse subito Haley
«Pamela
Anderson è una.. una donna che alcuni definiscono attrice..
E'
molto.. formosa e negli anni '90 ha interpretato una bagnina in un
telefilm. Salvava la gente che annegava nell'oceano.»
«Oh!»
esclamò Cass rilassandosi un po'
«Capisco..»
«Si..
beh.. io non la definirei un'attrice, ma il telefilm aveva molto
successo.. Comunque, parliamo di altro. Ho un indovinello per
te.»
«Un
indovinello?»
«Si.
Pensare alla soluzione ti aiuterà a rilassarti e a non
pensare
all'acqua..»
«Sentiamo..»
«Arrivano
di notte senza far rumore. Di giorno spariscono, ma poi
ritornano.»
Castiel
sospirò e si mise a riflettere..
Poi,
come se fosse la cosa più ovvia del mondo, diede la sua
risposta.
«Una
volta Dean litigò per tutta la notte con delle zanzare,
aspettando
con ansia il giorno cosicché quelle se ne andassero. Stai
parlando
delle zanzare?» chiese.
Haley
si spostò andandogli di fronte e sbatté
velocemente le palpebre,
perplessa e con la sensazione di star sognando. Poi scoppiò
a
ridere..
«Oh
cielo!» esclamò ridendo «Ma sei
vero?»
Scosse
il capo e si schiarì la voce.. «No, non sono le
zanzare.. Pensaci
tutto il tempo che vuoi..» gli disse accarezzandogli i
capelli.
Castiel
sorrise e d'un tratto si sentì strano..
Abbassò
gli occhi dentro l'acqua e vide qualcosa che lo fece irrigidire..
«Haley..»
sussurrò «Cosa.. cosa sta succedendo?
Cos'è quello?» chiese
indicando il suo costume.
La
ragazza abbassò gli occhi e li sgranò sorpresa..
Rimase
per un attimo titubante e imbarazzata, e poi sorrise dolcemente..
«Mh..
il soldatino si è messo sull'attenti..»
mormorò. Alzò gli occhi
su Castiel e gli sorrise.
«Quello..
è il segno che ti piaccio..» gli disse.
Uscì dalla piscina e si
avvolse in un asciugamano. «Resta lì quanto vuoi..
Solo, poi
rimettila a posto.. Non sia mai che papà torni prima e la
trovi lì.»
Gli
fece l'occhiolino ed entrò in casa salendo dritta in camera
sua..
Si
asciugò velocemente e prese il suo diario.. Si
avvicinò alla
finestra e osservò Castiel starsene tranquillo nell'acqua..
Sai
papà.. sono felice di essere a casa..
A
volte quello che si cerca, lo si trova nei posti più
impensati.
A
papà, con amore <3
Sospirò
e
guardò Castiel ancora per un momento.
A
differenza delle altre sere, il suo diario quella sera era stato
testimone di poche parole..
Ma quelle
poche parole, custodivano qualcosa di molto grande.
Qualcosa
che, anche volendo, non avrebbe potuto avere.
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