Capitolo
2
Alla
Festa.
Il salone è grande.
Mobili moderni , stereo e televisori di ultima generazione ornano la
stanza dove è in corso la festa in onore dei Tokio Hotel. Ci
sono tutti, compreso Andreas e Gordon. Simone purtroppo non è
riuscita a venire, altrimenti saremmo state insieme tutto il tempo.
L'ho conosciuta mesi fa, e mi ha subito fatto una buonissima
impressione. E' una donna fantastica con un gran senso dell'umorismo.
Sono seduta in un divanetto di pelle bianca, un po' lontana da
tutti. Faccio sempre così. Non sono un tipo che ama conversare
con questo tipo di persone. Tutte strane e la maggior parte, con la
puzza sotto il naso. Sorseggio la mia birra e intanto osservo la
situazione, o meglio, guardo cosa sta facendo Tom. E' insieme a
Terry, un altra sua groupie. Stanno ballando insieme e lui tiene le
sue mani sui fianchi di lei ,muovendo a ritmo della musica il suo
fondoschiena. Ci sono abituata a queste scene, sarà l'ennesima
volta che si comporta cosi; e io per l'ennesima volta mi alzo dal
divano ed entro in una stanza, al riparo da tutti. Chiudo la porta
dietro di me ed accendo la luce. La stanza è piccola. Al
centro di tutto ce un letto matrimoniale con il copriletto rosso.
Davanti a questo un armadio scorrevole nero e un tappeto. Ai lati del
letto invece sono posti due comodini con appoggiate rispettivamente
due lampade. Mi corico sul letto e cerco di rilassarmi, ma la porta
viene aperta di botto. Tom e Terry si bloccano. Saranno entrati in
camera per scopare. Io alzo la testa, faccio un sorriso sforzato e
cercando di stare tranquilla esco dalla stanza. Mi volto un ultima
volta e fisso Tom. Lui malizioso come sempre si lecca il piercing con
la lingua e poi chiude la porta.
Mi guardo attorno, la musica
rimbomba nelle mie orecchie. Indietreggio pian piano, ma vado a
sbattere contro qualcuno.
-Hey attenta a dove vai –
urla lui
Mi giro di scatto. E' un
ragazzo alto, biondo con due grossi occhi verdi. Indossa una camicia
bianca e un paio di jeans neri che gli donano molto.
-ehm, scusami..- dico io e poi
a passo svelto ritorno nel divano dove ero messa prima.
Guardo per aria fino a quando
il mio sguardo non si posa su quello del ragazzo dove avevo sbattuto
prima. Mi fissa e ride insieme a qualche altro ragazzo. Poi li vedo
avvicinarsi a me.
Lui senza dire nulla mi prende
dolcemente la mano, e mi porta in una delle tante stanze che
riempiono la sala. Accende la luce e io lo guardo perplessa. Poi ci
sediamo sul letto e iniziamo a chiacchierare.
-Io sono Mattew e tu?-
-Io sono Samantha..- dico
tremolante
Mi accarezza delicatamente il
viso e lentamente si avvicina al mio volto facendomi assaporare le
sue labbra. Sono incantata, e il cuore batte a mille. Poi si apre la
porta ed entrano altri due ragazzi, chiudendola poi a chiave.
Guardo tutti spaesati e con un
velo di paura.
-Tranquilla – mi dice
mattew – ci divertiamo un po'
-Lasciatemi stare- dico io
I due ragazzi mi sbattono sul
letto e iniziano a toccarmi violentemente.
Non riesco ad aprire bocca .
Vorrei urlare ma le parole non riescono ad uscire.
Mi stattonano da una parte
all'altra. Mattew si toglie i pantaloni e lo stesso fa con me. Mi
inizia a penetrare in modo brusco fino a dare sempre di più
colpi più forti. Mi fa male e inizio a piangere. Intanto gli
altri mi baciano i seni, li mordono. A turno mi fanno sentire un
giocattolo, più di quanto io mi senta già con Tom.. Mi
impossessano togliendomi tutta la dignità femminile che mi era
rimasta.
Alterno i pianti a delle urla
ma loro mi tappano la bocca. Vorrei scappare ma la porta è
chiusa a chiave. Cerco di ribellarmi ma loro mi picchiano.
Poi se ne vanno, lasciandomi li
con il cuore distrutto. Non riesco nemmeno a piangere.
Pian piano mi alzo dal letto e
inizio a vestirmi uscendo anche io da quella maledetta stanza. Mi
gira la testa, non sto per niente bene. Mentre vado a sedermi
incrocio Tom.
-Dove diavolo sei stata?- urla
lui
Tremo, ho solo paura in questo
momento
-Sono stata a prendere una
boccata d'aria-
-Dai andiamo di la- mi dice e
mi prendere per il braccio anche lui
Rientriamo in un altra stanza e
chiude la porta.
Poi mi prende e mi inizia a
baciare, coricandomi sul letto..Tremo ancora e lui lo sente
-ce qualcosa che non va?- dice
nel bel mezzo del rapporto
-N..N.. No.. Tranquillo-
Mi toglie la maglietta e si
blocca.
-Cosa sono questi lividi??-
Mi guardo il petto. Cazzo!
-Ehm.. Ho sbattuto..-
-Ah si, e spiegami un po' come
hai fatto!-
-Tom ti prego non ti
arrabbiare..-
Lui si alza e inizia ad urlare.
Non capisco perchè fa cosi..
-Sei stata con qualcun altro
vero?? Dimmelo cazzo!!!-
-Non è come pensi Tom,
te lo giuro!-
-Sei solo una puttana –
urla , poi si veste ed esce.
Mi sento male il doppio di
prima. Questa vita non è davvero per me.
Sento bussare alla porta . Mi
metto velocemente la maglietta e guardo chi è.
-Ciao georg- fingo un sorriso
Lui si accorge che non sto
molto bene e mi chiede subito cosa non va. Scoppio a piangere e mi
stringe a se. Pian piano gli racconto tutto . Singhiozzo come non ho
mai fatto.
-.. poi quando Tom ha visto i
lividi si è arrabbiato. Si è messo ad urlare perchè
pensava che l'avessi 'tradito' ancora. Non riesco a dirglierlo..-
-Glielo dico io se vuoi..-
-NO! TI prego Georg, non dire
niente a Tom..-
-E continui a fingere cosi, con
lui?-
-E' meglio cosi..-
Mi abbraccia ancora
stringendomi sempre più forte. Usata non una, ma due volte.
Beh, cosa pretendo. E' questa
la mia vita.. Una groupie..
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