CAPITOLO 4
Avviso: questo capitolo è di RATING ROSSO
POV EDWARD
Eravamo arrivati a casa mia, quando Alice saltò letteralmente addosso a Bella
- Bella sono stata così in pensiero per te, il cellulare è morto-
- Si bhe l'ho frantumato contro un masso per il nervoso, vuol dire che
qualcuno me ne regalerà uno nuovo visto che è sua la
colpa. - Mi mandò un'occhiataccia per farmi capire che si
riferisse a me. Avevo già in mente di regalarle qualcosa, magari
glie ne comprerò uno e ci memorizzerò sopra Clair de Lune
visto che è la mia preferita ma anche la sua e poi ci
registrerò la composizione fatta da me per lei al pianoforte.
Alice mi stava fulminando con gli occhi quando mi disse:
- Ah Edward facciamo i conti dopo per aver preso l'auto senza dirmelo e
per il resto- Calcò l'ultima frase per farmi capire che era
arrabbiata con me per quello che avevo fatto a Bella.
Ah Bella, la mia Bella stasera vorrei farle una sorpresa.
UNA DI QUELLE CHE TI Fà MANCARE IL FIATO E MI PERDONERà DI SICURO.
Ci augurammo buona notte e feci finta di rinchiudermi in camera, Alice
mi guardò con sguardo interrogativo come per sapere se andavo a
dormire sul serio.
- Alice sono molto stanco, può capitare no?-
-Si come no-
Bella fece un sorrisetto come per capire tutto. le feci l'occhiolino e con il dito le feci segno " a dopo".
Lei non mi calcolò si voltò come a farmi dispetto,
come fanno quelle bambine dispettose dell'asilo, ma la vidi sorridere.
Non voleva darmi soddisfazione, ma stanotte.... volevo farle capire
qaunto ci tenessi a lei, di quanto mi faceva ingelosire quel Jacob, la
loro intesa, anche solo la loro amicizia, perché lui sapeva
tutto della mia Bella io.... invece, avevo sprecato anni solo a
disprezzarla e punzecchiarla senza conoscerla realmente. Tante cose lei
non sapeva di me, tante cose nessuno lo sapeva solo la mia
famiglia. Come che suonavo il pianoforte, che componevo le musiche che
suonavo, la notte precedente ne avevo composta una per Bella da cui
traspariva tutto il mio dolore represso per la voglia di amarla
davvero. In modo completo. Fino a fare male alla mia anima.
Andai nel mio capanno e cominciai a preparare la sorpresa.
POV BELLA
Ero in camera con Alice che voleva sapere tutto ma la mia mente era
altrove, era con Edward, volevo far addormentare subito Alice per
capire cosa stesse architettando quel pazzo. Mi aveva detto che avrebbe
fatto di tutto per farsi perdonare, chissà cosa aveva in testa
quel cretino.
- Alice per favore è stata una giornataccia, posso fare una doccia e andare a dormire sai sono stravolta-
- Si capisco, tutta colpa di quel cretino del mio fratellino-
- Sai ci siamo chiariti, lui è geloso marcio, ha visto Jacob che
stava per baciarmi ed è andato fuori di testa, ma se sarebbe
rimasto avrebbe visto che io l'ho respinto a causa sua, perché
provo qualcosa per lui, ma voglio che crogioli un po' nel suo dolore,
come mi hai insegnato tu, sai funziona, l'ho visto livido quando non mi
sono fatta baciare.
- Wow quante cose sono successe in mia assenza... va, vai in bagno
domani avremmo una giornata intera per parlare e anche il week-end, non
preoccuparti tuo padre sa già tutto e per lui va bene..... per i
vestitti non preoccuparti te li presto io, in bagno ci sono asciugamani
e il piagiama.
- Allora mi devo preoccupare davvero se mi devo mettere i tuoi vestiti
chissà come mi concerai.- Sossiri e scomparvi dietro la porta
del bagno.
Era l'una passata, Alice dormiva profondamente quando sentii la porta aprirsi leggermente
- Edward... sei tu?
- Chi vuoi che fosse, dai vieni con me, ho una sorpresa.-
Andammo verso il capanno, il luogo dove si rifiugiava per pensare.
Quello che apparve davanti ai miei occhi non mi sembrava vero: un
tappeto di petali di rose blu e al centro un cuore composto dai petali
di rose rosse. Poi tutto intorno a noi era una luce fioca la luce delle
candele profumate al profumo di lillà e fresia, i miei
preferiti. C'era un grande stereo e avviò la musica chiedendomi
di ballare. Mi abbracciò e mi feci guidare da lui.
- Edward, non credo di conoscere questa musica che cos'è?-
- L'ho composta l'altra notte, per te, dopo che ci siamo separati, sai
volevo portare il pianoforte per suonartela dal vivo ma... ma il piano
era troppo pesante.-
- NOn mi dire che hai provato davvero a portarlo qui?-
- SI- arrossì
- Oh che novità Cullen che arrossisce-
- Non sei per niente spiritosa signorina Swan-
Me lo disse con una voce talmente calda, che mi fece gelare il sangue,
bloccare la respirazione, mamma mia era talmente sexy da bloccare ogni
gesto, ogni movimento involontario, anche quello del battere del cuore,
ogni tanto lo sentivo, perdeva un colpo quando lui mi sfiorava.
- Bella non hai freddo?-
- No perché me lo chiedi?-
-Bhe non sei molto vestita, diciamo, per la delizia dei miei occhi.
- Oh mamma per non discutere con quelle pazza di tua sorella me lo sono
infilato, me ne ero dimenticata quando sei venuto in camera a
prendermi. Indossavo una canotta di raso blu in pizzo, con uno scollo a
v con delle spalline sottilissime e un pantaloncino dello stesso
colore, stoffa e merletto, che lasciava tutte le mie gambe scoperte
quasi si intravedeva il mio sedere. - Edward puoi smetterla per favore,
di mangiarmi con gli occhi.-
-Perché sei così incantevole-
- Edward- lo ammonii con uno scappellotto.
-Ahi Bella che ho fatto di male, sono pur sempre un ragazzo.-
Capivo solo dal nostro sguardo che era eccitato come non mai, volevo
stuzzicarlo, così con il ginocchio gli strusciai in mezzo alle
gambe.
- Ops scusa non volevo-, capì che lo avevo fatto a posta e mi ammonì
- Bella non mi provocare, stasera voglio fare il bravo ma.... ma
se tu fai così non risponderò più delle mie
azioni.-
Volevo fare l'innocentina - Fare cosa Edward caro-
Si avvicinò a me, con il suo naso annusò prima il mio
profumo sul collo, cominciò a fare su e giù per tutta la
sua lunghezza, mandandomi in visibilio, con le sua mani mi sfiorava i
fianchi e le intrufolò sotto la canotta; mi sfiorava
leggermente la schiena, in quel momento non capivo più niente,
sentivo solo i battitti del mio cuore forti, pensai che il cuore mi
sarebbe uscito dal petto se avesse continuato così. Ma non
sapevo ancora che si poteva fermare del tutto: mi prese in braccio e mi
adagiò su quel letto di petali di rose, mi sfiorò le
labbra con le sue prima in un bacio leggero poi pian piano si fece
più passionale, le nostre bocche si cercavano affamati uno
dell'altra, le nostre lingue facevano una danza che solo noi due
conoscevamo. Con la sua mano mi sfiorò il ventre al di sotto
della canotta rabbrividii a quel contatto, forse se ne accorse
- Bella, Bella scusa non dovevo azzardarmi a tanto-
- Zitto stupido questo è un brivido di piacere, io faccio
solo ciò che sento non mi sento forzata Edward io VOGLIO FARE
L'AMORE CON TE!- Non potevo crederci l'avevo detto e se se mi avesse
rifiutata? sarei scappata dalla vergogna?
- Sei sicura, non devi sentirti obbligata-
- Cos'è non sono abbastanza sexy per te?-
- Ma perché fraintendi sempre, tu sei assolutamente,perfetta e più sexy di chiunque sulla faccia della terra-
Vide che non tanto gli credevo e me lo fece capire con i fatti.
Si mise sopra di me senza pesarmi e cominciò a lasciare baci
bollenti a partire dal mio naso, poi sulla mia bocca, segnò il
profilo del collo mordicchiandolo un po' fino al lobo dell'orecchio che
lo incorporò tra le sue labbra, con le mani mi sfiorò il
seno al di sopra della canotta , per poi tirarlo fuori e
cominciò a stuzzicare il capezzolo che si inturgidì
immediatamente, con le dita faceva dei giri concentrici intorno al mio
ombelico per scendere sempre più giù. Stava per
intrufolarsi con le dita all'interno delle mie mutandine ma forse
voleva il mio consenso perché mi guardava intensamente i suoi
occhi color verde smeraldo erano diventati più scuri come il
mare, per la passione che ci stava travolgendo in quel momento,
capì il mio assenso dalle fiammme che uscivano scintillanti dai
miei occhi color nocciola come cioccolato fuso. Quando sfiorò il
mio sesso, inarcai la schiena ed emisi un gemito di piacere. Ricaddi
all'indietro frustata quando le sue mani bollenti presero a sfiorarmi
le gambe facendo su e giù all'interno di una coscia e poi
all'interno dell'altra. Aveva deciso di farmi morire letteralmente, mi
voleva provocare ok adesso toccava a me, mi divincolai per mio sommmo
dispiacere dalle sue splendide carezze e mi misi a cavalcioni su di
lui, sbottonavo la sua camicia con una tale lentezza che si
eccitò ancora di più
- Bella hai deciso di farmi morire prematuramente-
non riposi continuai la mia tortura sul suo bellissimo petto muscoloso
e liscio, virile come non mai, con le mie labbra strusciavo su e
giù per tutto il suo torace, andai a sfiorare il suo collo,
succhiandolo leggermente, lo sentii emettere un gemito strozzato, con
la bocca sfioravo la sua, passai la lingua intorno alle sue labbra,
mentre con le dita iniziai a sfiorare i bottoni dei suoi jeans fino a
sbottonarli, giocavo con l'elastico dei suoi boxer, mi liberai di
quell'indumento che stringeva la sua erezione che esplose uscendo in
tutta la sua lunghezza, wow lo sentivo grande ma non pensavo
così,
- uhmmmm Cullen siamo messi prorpio bene, allora le voci di corridoio sono vere-
non gli diedi modo di rispondere che mi fiondai sulle sue labbra e con
la mano iniziai a stuzzacare la sua erezione, facevo su e giù
per tutta la sua lunghezza prima veloce e poi lento fino a fermarmi un
po', per farlo impazzire di piacere, le mie labbra lasciarono le sue
per prendere posto delle mani, con la lingua stuzzicavo la punta,
facevo giri concentrici su di essa, lo leccai per tutta la sua
lunghezza e poi lo incorporai tra le mie labbra, sentivo che stava per
arrivare l'orgasmo e lui mi bloccò.
- Voglio che veniamo insieme.- disse Edward eccitato al massimo
Mi denudò completamente molto lentamente tanto da farmi bagnare
come non mai senza sfiorarmi neanche, non osavo immaginare cosa mi
avrebbero fatto quelle dita affusolate e quella bocca bollente, le sue
dita si andarono a posare sul mio clitoride e sfiorandolo mi provocava
piacere facendo accappon are la mia pelle, nonostante facesse molto
caldo. Mise un dito dentro di me, si muoveva sinuosamente
facendomi gemere come nessuno aveva mai fatto, quando mi sentì
abbastanza eccitata aggiunse un altro dito
- Uhmmmm Edwaaaarddddd, continua ti prego.-
Con gli occhi chiusi mi stavo perdendo nel piacere quando.
- Bella guardami voglio vedere nei tuoi occhi tutto il piacere che ti sto donando.-
Lo guardai intensamente e capì quanto mi eccitava, la sua testa
si mise fra le mie cosce e con la lingua si intrufolò nel mio
sesso, dentro e fuori, prima piano, poi veloce poi di nuovo piano, poi
quando andò più a fondo l'eccitazione mi fece aggrappare
ai suoi capelli ramati così belli e morbidi, inarcai la schiena
così da far scontrare il mio sesso sulla sua bocca quando
sentì che il mio piacere arrivò al culmine, si
allontanò facendomi gemere dalla frustazione. Si
posizionò su di me fra le mie gambe e si avvicinò
prenetandomi lentamente mi fece tremare per tanto piacere che mi stava
dando, poi affondò più profondamente tanto da far
scuotere tutto il corpo mandandomi in delirio, un delirio d'amore,
iniziò la nostra danza, sempre più veloce, tra sospiri e
gemiti
- Oh Bella, mi stai facendo impazzire....-
- Uhmmmm Edward così, non ti fermare.-
Ci chiamavamo e sospiravamo i nostri nomi fino a quando arrivammo
all'apice e l'oragasmo travolse entrambi tra le scosse dei nostri corpi
rimanno così, allacciati, l'uno dentro l'altro.
-Edward è stato così meraviglioso-
- Chi ha detto che ho finito.-
-oh Edward sei insaziabile- al pronunciare di quelle parole ci
sentivamo di nuovo eccitati, lo avvertii dalla nuava erezione di Edward
e ricominciammo ad amarci così, intensamente, per tutta la
notte, sfiniti ci abbracciammo
- Bella ti devo confessare una cosa: TI AMO, da sempre credo, solo che
forse non volevo ammetterlo neanche a me stesso, perché sei
troppo perfetta per me.
- Anch'io TI AMO da sempre e non volevo crederci perché sei troppo per me.
Ci addormentammo così cullati solo dal nostro amore e immersi nel profumo delle rose.
A volte l'amore può mandare veramente in pezzi il tuo cuore ma
non solo quando si soffre anche quando si ama incondizionatamente
qualcuno; quando quel qualcuno sembra troppo per te stesso.....
fine