Amore True Blood
Un piccolo trittico, ergo
una
mini-raccolta di tre capitoli. Tutti ambientati durante la puntata
2x08, sul maledetto tetto di quel maledettissimo hotel dove quei
maledetti produttori hanno deciso di far morire Godric in una maniera
maledettamente angst. Ecco, non so se ho reso l'idea.
Ogni capitolo è composto da una drabble o flashfic, dipende
da
cosa fa l'ispirazione, ed è visto dal punto di vista di una
delle tre persone presenti su quel tetto. Tre capitoli per tre persone:
si incomincia con Sookie.
Io, sinceramente, la prima volta che ho visto questa puntata ho pianto.
Davvero. Una cosa che mi è capitata solo guardando Titanic e
Il
Gladiatore. o.ò ok, tralasciamo informazoni imbarazzanti. Ho
aspettato e aspettato, ma alla fine dovevo scrivere
qualcosa su di loro.
Attenzione! Questa
raccolta partecipa alla Challenge "The One Hundred Prompt Project",
con i Prompt 096 -
Tema Libero (Amore); 095 - Scelte; 058 - Futuro.
Piccola precisazione al Prompt scelto: il prompt è "Amore",
certo, perché tutte le riflessioni di Sookie vertono su
questo
sentimento; che è presente in diversi modi. Ho messo
l'avviso
slash per questo, ma io non vedo l'amore di Godric ed Eric in senso
strettamente romantico. Mi spiego: non è l'amore che
può
esserci fra Sookie e Bill, fra Sookie ed Eric, in una coppia "classica"
insomma. Quello che intendo è che loro due sono stati
insieme
così tanto, hanno significato così tanto l'uno
per
l'altro, che non può non esserci amore. Ed è un
amore
variegato - unico - perché riunisce l'amore che si
può
avere per un padre, per un figlio, ma anche per un compagno, per un
alleato, per un amico. E, sicuramente, c'é - o
c'é stata
- anche attrazione fisica. Hanno passato quasi 1000 anni insieme e sono
vampiri, cioè creature di sensi più che della
morale,
quindi per me c'é anche questo. E poi, insomma, ci vedete
bene
"amore platonico" e "Eric Northman" in una stessa frase? XD
Va beh, tutto questo per spiegarvi cos'é per me questo
"Amore"; questo sentimento che Sookie può soltanto intuire.
Ah, a un certo punto della flash c'é una citazione dalla
vita di Oscar Wilde - sì, è prasa da un episodio
della sua vita, non da una sua opera -. Vediamo se qualcuno la trova
=P096
[ 20° Argomento - Tema
Libero. ]
Prompt
096 - Amore.
Sookie: è
il tuo creatore, vero?
Eric: non usare
parole che non conosci.
Sookie: devi amarlo
davvero molto.
Eric: ... non usare
parole che io
non conosco.
[True Blood - Season 2]
Se
una persona, qualche settimana prima, le avesse detto che avrebbe visto
Eric Northman preoccuparsi per qualcun'altro al di fuori di se stesso,
non ci avrebbe creduto; ci avrebbe al massimo riso sopra, scuotendo il
capo e prendendolo come uno scherzo.
Eppure, nelle ore passate - che sembravano così lontane,
quasi
irreali - non lo aveva solo visto preoccuparsi. Lo aveva visto
inchinarsi di fronte a qualcun'altro, soffrire per
qualcun'altro.
E ora lo vedeva supplicare
e piangere.
No. Decisamente, se qualcuno gliel'avesse detto due settimane
prima l'avrebbe creduto pazzo.
E il motore di tutto qual'era? Solo lui, semplicemente quel vampiro
ultramillenario imprigionato nel corpo di un ragazzo. Quel vampiro
dalla forza inimmaginabile e dal cuore divenuto ormai troppo polveroso,
troppo stanco per sopportare l'eternità.
Vedendoli insieme, ora, padre e figlio, creatore e
progenie, poteva soltanto lontamente immaginare tutto quello
che
Godric era e rappresentava per Eric.
Santo cielo. Lei diceva - ne era assolutamente convinta - di amare
Bill. Ma, davvero, da quanto lo conosceva?
Eric e Godric si conoscevano da mille anni.
- devi amarlo davvero
molto.
- non usare parole che
io non conosco.
Le aveva detto così; e lei stessa credeva Eric incapace di
amare, Ma cos'altro se non l'amore
avrebbe spinto un vampiro come Eric Northman a decidere di abbandonare
la vita così su due piedi, solo per non permettere al suo
creatore di abbandonare questa esistenza da solo?
Si sentiva così... confusa. E impotente.
Non capiva quello che i due vampiri si stavano dicendo, ma la tenerezza
nelle parole del più anziano - il dolore in quelle dell'antico
vichingo -
erano quasi insopportabili. Avvertiva i suoi stessi occhi pizzicare, e
si sentiva quasi un'intrusa in una scena di una tale
intimità.
Godric non le era mai sembrato tanto vecchio come in quel momento; ed
Eric, inginocchiato in una assurda vulnerabilità, sembrava
esattamente un figlio che sta per perdere il padre.
No, si
corresse. Un uomo che
ha perso un tutto.
- devi amarlo davvero molto.
- non usare parole che
io non conosco.
Come potevano essere così antichi e nello stesso tempo
così ciechi?
Eric, forse, non riusciva -
non voleva - riconoscere l'amore; ma Godric, lui che lo
aveva creato, come poteva non accorgersi
della profondità di quel sentimento, di quel legame?
O forse la avvertiva; ma non era più abbastanza.
E' l'amore che non osa
pronunciare il suo nome.
"Come tuo creatore... te lo ordino."
Trattenne il fiato, con un groppo in gola, quando Eric si
alzò lentamente - gravato da un peso quasi
visibile.
Mentre il cielo iniziava a schiarirsi ad est, mentre tutto stava per
finire, ebbe l'impressione che mille parole non dette - ricordi di una
vita lunga mille anni, sentimenti troppo difficili da
esprimere a voce - passassero fra di loro, con quell'ultimo sguardo.
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