Tamashi No Kyoumei

di Ana_Sama
(/viewuser.php?uid=84387)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


-Tamashi No Kyoumei-

 

Complessata. Era questo l’aggettivo che avrebbe dato Soul a Maka per descrivere il suo modo di comportarsi. Si faceva complessi mentali su ogni sua minima azione. Si lamentava del fatto che non aiutava mai in casa, del fatto che sbavasse o espellesse sangue dal naso ogni volta che vedeva Blair e si lamentava del fatto che la prendeva sempre in giro. Secondo lei c’era per forza un altro motivo, come un altro senso, a tutte quelle cose. Pensava che Soul facesse un doppio gioco.

Sconsiderato. Era questo l’aggettivo che Maka avrebbe detto per descrivere il comportamento di Soul. Decisamente sconsiderato. Non pensava mai alle conseguenze di quello che faceva. Parlava e poi rifletteva su quello che aveva detto e anche se capiva di essere in torto (anche quando era evidente), non si abbassava ad ammettere di aver sbagliato o detto una cosa sbagliata.

 

Come ogni mattino, Maka si svegliò di buon’ora anche quel giorno e, preparata e vestita, si mise ai fornelli.

Soul, come di consuetudine, fece tutto con la solita calma.

Quando entrò in cucina vide Maka seduta al tavolo a mangiare.

Allontanò la sedia dal tavolo svogliatamente, ma non si sedette.

Il motivo?

Notò subito che c’era qualcosa di diverso.

 

-Ohi, Maka! Dov’è la mia colazione?-

 

La shokunin ingoiò un boccone di frittella e parlò fissando aspramente la sua buki.

 

-Ehm… Te la sei preparata la tua colazione? Uhm… Mi pare proprio di no, quindi di sicuro sul tavolo non c’è.-

-Eh?- il ragazzo non ci stava capendo granchè, ma provò ad indovinare. –Stai dicendo che hai preparato la colazione solo per te?-

-Wow. Di primo mattino non sei mai stato così loquace! Mi sorprendi!-

-Basta prendermi per il culo! Che significa tutto ciò??- la buki stava iniziando a perdere la pazienza.

-Significa quello che vedi! Se vorrai fare colazione, d’ora in poi, dovrai fartela da solo! Ecco tutto! Non mi sembra molto difficile da comprendere.!-

 

L’artigiana aveva quasi gridato quelle ultime parole e in seguito aveva appoggiato le bacchette sul piatto, aveva unito le mani in segno di ringraziamento per il pasto e adesso si apprestava ad appoggiare il piatto nel lavello.

Soul la seguì con lo sguardo.

Maka si slacciò il grembiule e afferrò velocemente la sua solita giacca nera dall’appendiabiti, si mise sottobraccio il suo tomo da 1000 pagine e se ne andò bofonchiando un: “Uhmp!” e sbattendo la porta.

La sua buki era indignata. Ma come osava trattarlo così? E tutto per quella litigata di due giorni prima, dove entrambi credevano di essere dalla parte del giusto e non intendevano rinunciare alla propria posizione e abbassarsi a chiedere scusa! Mai! Non lo avrebbero fatto mai!

 

-Ohayo, Maka-chan!- salutò pacatamente Tsubaki nel vedere la sua migliore amica.

 

Come risposta ottenne un: “Ciao, Tsubaki!” appena accennato e la buki si ricordò della telefonata ricevuta dall’amica il giorno prima dove si era sfogata e aveva imprecato contro la sconsideratezza del suo partner. Ne dedusse che non avevano ancora chiarito quel malinteso, visto che non era stato altro che uno stupidissimo fraintendimento.

Sospirò. Con quei due bisognava avere davvero tanta pazienza.

 

_____________________________________

Spazio dell'autrice: Salve miei cari lettori...! ù__ù *passa un intreccio di fili di paia stile western quando non c'è nessuno* .-. andiamo bene! ^^" coooomunque l'idea di scrivere questa long mi è venuta all'improvviso e non so dirvi cosa ne verrà fuori .-. (potrebbe nuocere al vostro cervello -messaggio no profit-) ma se la leggerete ne sarò più che felice! ^__^ al prossimo capitolo! <3





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=566045