The time ticks around you

di littlediana
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The time ticks around you

CAPITOLO 1

“Lizz io davvero non capisco come possa piacerti… E’ solo un altro di quegli idioti il cui unico obbiettivo è portarsi a letto una ragazza a sera!”

“Oddio Kim  è mai possibile che non riesci ad andare oltre all’apparenza???”

“Non è che non riesco… è che non c’è nulla dietro all’apparenza!”

“Quando fai così davvero non ti capisco! Sei impossibile! Perché devi disprezzare e criticare ogni ragazzo di questa fottuta scuola? Di questa fottuta città di merda?”  ( Lizz non ama molto Berkeley )

“Per l’amor del cielo Lizzie qui non stiamo parlando di un ragazzo qualsiasi ma di Michael Ryan Pritchard il principe dei coglioni! Di cui tu credi di essere perdutamente innamorata!”

“Non ti permetto di insultarlo così! Solo perché sei una fissata, psicopatica che odia tutti i ragazzi del mondo per motivazioni ancora da definire  non hai alcun diritto di andare in giro ad insultare la gente!!!”

“Non odio tutti i ragazzi del mondo ma di sciuro quelli della razza di Pritchard si! E poi come puoi dire di esserne innamorata? Non sei mai riuscita a pronunciare più di una sillaba in sua presenza…”

“…Beh si è vero ma… non è colpa mia io… quando lo vedo rimango pietrificata non riesco a muovere nemmeno un muscolo e…”

“…Entri nella modalità faccia da ebete” Conclusi io.

“Già… è più forte di me mi perdo nei suoi meravigliosi occhi divini! Mi sento investita completamente da una cascata di emozioni indescrivibile, il mio cuore inizia a palpitare a raffica e poi nulla ha più senso: non ricordo più chi sono, dove sono, il pavimento diventa il soffitto e il soffitto il pavimento, vedo ovunque i suoi dolcissimi occhi di ghiaccio e gli salteri addosso immediatamente se non fosse per la paralisi momentanea che mi colpisce sempre in sua presenza …”

“Wow Lizzie sei davvero persa!”

“Lo so… ma che ci posso fare lui è… lui è un sogno!!!”

“Ti hanno mai detto che hai davvero una strana concezione di sogno?” Le domandai esasperata, era la venticinquesima volta nel giro di due minuti che parlavamo del signor Pritchard, stavo per esplodere!

Da quando l’aveva visto per la prima volta Lizz non aveva fatto altro che parlare di quanto fosse bello e unico il suo Mike, di quanto le sarebbe  piaciuto  affondare le mani nei suoi soffici capelli biondo platino… e bla bla bla, sempre le stesse cose e quando io cercavo  di cambiare argomento o di chiederle consiglio per un mio problema lei nemmeno mi ascoltava. Non volevo dirle che non la sopportavo più , che non sopportavo più la sua faccia in extasy e il suo sguardo sognante quando mi parlava di quel teppistello da quattro soldi; perché avevo paura di allontanarla da me , di perdere la sua fiducia. Ma ero consapevole del fatto che non avrei resistito ancora per molto…

DRIIIIIIIIIIIIIN

La campanella mi scosse dai miei pensieri e mi ricordò che da lì a pochi minuti avrei passato una bellissima ora in compagnia dell’adorato Mr. Bakket. Che gioia!

“Kim  ti vuoi muovere? Faremo tardi!” Urlò Lizzie quasi divertita mentre si dirigeva a passo spedito verso la scuola, conservando sempre la sua eleganza. Io la seguii goffamente inciampandomi per ben due volte nei miei stessi piedi. Ero davvero un disastro!





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