Omicida

di Cioccorana
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"Io non ho capito un accidente di quello che ha spiegato Piton nell'ultima lezione

"Io non ho capito un accidente di quello che ha spiegato Piton nell'ultima lezione! Ma perché diamine va così veloce quando spiega?! Non siamo mica tutti geni!!"borbottò Ron servendosi di bacon e pancetta per la seconda volta.

"No, Ron, ma tu non ti sforzi minimamente per esserlo!"lo rimbeccò acida Hermione, che stava mangiando, parlando e ripassando Artimazia contemporaneamente.

"Fascile pe te, che scei bava i uddo!!"biascicò il ragazzo con la bocca piena.

Hermione si limitò a lanciargli un'occhiata disgustata e Harry nascose un sorrisetto.

"Non fare quella faccia Hermio...."

Ron e tutti gli altri studenti che facevano colazione nella Sala Grande, furono interrotti dal familiare rumore di un cucchiaino che sbatteva ripetutamente su un calice; tutte le teste si voltarono verso il tavolo dei professori e nessuno fu sorpreso di vedere la McGranitt in piedi, pronta a prendere la parola.

"Ragazzi, il corpo docente ha un lieto annuncio da fare; una nuova studentessa è appena arrivata qua a Hogwarts, dopo aver frequentato la scuola di Durmstrang. Vi prego di dare un caloroso benvenuto a questa vostra nuova compagna che adesso sarà smistata in una delle quattro case. Sarà compito dei suoi compagni di casa farle conoscere la scuola e aiutarla in qualsiasi cosa. Venga avanti signorina Daily!"

Un’esile figura sbucò da una porta accanto al tavolo degli insegnanti, la stessa porta che Harry aveva varcato in una più spiacevole situazione. La ragazza si portò davanti al tavolo degli insegnanti, con passo deciso e sicuro e si fermò accanto allo sgabello su cui la McGranitt aveva posato il Cappello Parlante. Era una ragazza meravigliosa: aveva un corpo longilineo e un viso raffinato e dai lineamenti delicati ma decisi, contornati da lisci capelli color mogano.

Fece un piccolo inchino. "Salve a tutti, io sono Angel Daily. Piacere di conoscervi."

"Piacere mio!!"gridarono alcuni ragazzi da vari tavoli.

La McGranitt li fulminò con uno sguardo, poi prese il Cappello Parlante, fece cenno alla ragazza di sedersi e glielo pose sulla testa.

Il Cappello si animò immediatamente, sussurrando parole che solo la ragazza poteva sentire, e dopo pochi minuti in cui il resto degli studenti attendeva col fiato sospeso, annunciò: "GRIFONDORO!"

Un boato di voci maschili esplose al tavolo di Grifondoro, mentre altri piccoli cori di disappunto si levavano dagli altri.

La ragazza si tolse il Cappello di testa, lo riconsegnò alla McGranitt e si avviò decisa verso il tavolo di Grifondoro, ignorando i ragazzi che le chiedevano di sedersi accanto a loro e fermandosi proprio di fronte a Hermione.

“Ciao. Posso sedermi qui?”le chiese con un sorriso.>

“Benvenuta, accomodati! Piacere, io sono….”

“Hermione Granger?”azzardò Angel, facendo rimanere di stucco Hermione.

“Come fai a conoscermi?”

“Viktor mi ha parlato di te; io e lui siamo molto amici.”

“Ecco un’altra Viktorofila!”sussurrò Ron a Harry, che soffocò una risatina.

Angel volse lo sguardo verso di lui e le orecchie di Ron presero fuoco istantaneamente: era la ragazza più bella che avesse mai visto. Nessuno aveva occhi simili: erano di un azzurro stupefacente, un azzurro violaceo, meravigliosamente belli.

“Viktor è un ragazzo molto simpatico; nonostante sia un giocatore di fama mondiale non si è per niente montato la testa.” Ron non rispose, ma le orecchie divennero ancora più rosse.

“Tranquilla, era una battuta. Piacere, io sono Harry Potter.” Angel strinse la mano che Harry gli porgeva non dando cenno di sapere neppure chi fosse Harry Potter; il ragazzo gliene fu grato, erano in pochi coloro che non si soffermavano ad osservarlo come fosse un animale allo zoo.

“Io sono Dean Thomas e lui è Seamus Finnigann.”Angel strinse la mano anche a loro.

“N-Neville Paciock”disse semplicemente Neville, che, per porgerle la mano rovesciò un bicchiere di succo di zucca per fortuna quasi vuoto.

“E tu?”chiese Angel rivolta a Ron.

“Ron Weasley.”rispose il ragazzo, accorgendosi solo dopo che Angel gli porgeva la mano e dandosi dello stupido.

“Ciao, io sono Lee Jordan e se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi, baby! Ho molte qualità nascoste…”Angel non si scompose minimamente mentre stringeva la mano anche a lui, sorridendo.

“Ehi! Non dare retta a questo pazzo, l’unica qualità nascosta che ha è quella di non riuscire a rimorchiare neppure una ragazza! Ma io sono un esperto in materia…” disse Fred Weasley con un sorriso accattivante.

“Vuoi che ti mostriamo la nostra Sala Comune e la scuola? Così scappiamo a questa tempesta ormonale!”si offrì gentilmente Hermione, sorridendo.

“Grazie, volentieri.”

 





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