I vecchi tempi

di Ciliegia
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Severus

Severus:La biblioteca era deserta.

Si stava svolgendo la prima partita di quidditch della stagione e tutti gli studenti erano corsi a fare il tifo per la propria squadra.

Non io.

Non provavo gusto nel vedere quello sbruffone di James Potter che si pavoneggiava sulla sua scopa.

Non avevo voglia di assistere all'ennesima sconfitta di serpeverde.

Non avevo la forza di sopportare le occhiate sprezzanti di Grifondoro,Tassorosso e Corvonero.

No,era meglio che ne approfittassi per portarmi avanti con lo studio.

 

James:Era una giornata perfetta per il quidditch: niente sole accecante, niente pioggia,niente vento.

Soltanto una fresca brezza autunnale che portava alle mie orecchie il boato della folla.

Mi guardai attentamente intorno,in cerca del boccino.

Niente.

Anche il cercatore di serpeverde era in difficoltà.

In realtà non mi staccava gli occhi di dosso. Sperava che io vedessi il boccino per potermi precedere.

O forse mi guardava perchè era una ragazza...

 

Sirius: Eravamo in vantaggio di 80 a 20 e tra i grifondoro l'eccitazione era alle stelle.

Parecchi ragazzini del primo anno saltellavano senza sosta; le ragazze urlavano incitazioni ai giocatori;Peter si mordicchiava nervosamente le unghie.

Io non vedevo l'ora che finisse.

Solitamente adoravo il quidditch e non mi sarei perso occasione di vedere Ramoso all'opera.

Ma in quel periodo mi sentivo strano.

Per questo avevo aggredito senza motivo Mocciosus.

Per questo avevo stuzzicato mia cugina Bellatrix a lezione.

La verità è che mi sentivo rifiutato dalla mia famiglia, nonostante fossi stato io a scappare di casa.

Mi sentivo ferito e avevo il  desiderio di ferire a mia volta.

Ero spaventato da questo...

 

Bellatrix: I grifondoro ci stavano schiacciando.

Non che a me importasse del quidditch.

Ma le sconfitte mi bruciavano.

Al mio fianco Narcissa represse a fatica un'esclamazione di disappunto.

James Potter aveva preso il boccino e quell'idiota della nostra cercatrice non aveva fatto altro che lasciarselo soffiare da sotto il naso.

Probabilmente aveva una cotta per lui, come quasi tutte le ragazzine del secondo anno.

"Se ci fossi stata io non mi sarei fatta raggirare a quel modo!",esclamai sprezzante.

"Allora perchè non cerchi di entrare nella squadra?"

"Perfavore, Narcissa! Non ho tempo da perdere con sciocchezze come il quidditch."

Un ragazzino del primo anno mi guardò storto.

Io lo fulminai con gli occhi.

 

Note: Scusate per il ritardo nell'aggiornamento, ma in questo periodo non riesco proprio a scrivere niente di serio!!!

 





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