Pieces
Autore: Dragon gio (sui forum wolferetic)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: Contesto Naruto Shippuden
INCHIOSTRO E VENTO
+ Pieces +
Di tutte le missioni, di tutti i luoghi, di tutti i momenti proprio oggi dovevamo imbatterci in te Sasuke?
Siamo rimasti separati dal
resto del gruppo, siamo sfiniti, siamo feriti, la nostra missione
non è ancora terminata ma come al solito Naruto manda tutto
all’aria per inseguirti.
Riesco a starvi dietro per un
tratto ma poi sono costretto a fermarmi, la caviglia mi fa troppo male.
Ingenuamente lascio andare avanti Naruto da solo, ho fiducia in lui. Ma
non dovevo averne in Sasuke.
Passano cinque minuti appena e
quando li raggiungo trovo solo Naruto a terra in una pozza di sangue,
una spalla lacerata da una spada. La figura dell’Uchiha che fugge
in lontananza, ormai fuori dalla mia portata d’attacco.
La pioggia battente era l’unico suono che udivo, il tuo cuore invece non batteva Naruto…
Non ricordo l’ultima
volta che ho provato la vera paura, ma quel giorno ho riscoperto con
una violenza inaudita quel sentimento.
* * *
Non
voleva smettere di piovere, da quando Sai e Naruto si erano rifugiati
in quella locanda il cielo era sempre stato grigio. Erano passati
già due giorni da quando Naruto era rimasto ferito gravemente e
da allora lui lo accudiva. Aveva mandato un messaggio al capitano
Yamato per indicargli la loro posizione ma sapeva che ci sarebbero
volute almeno altre 24 ore prima che lui o qualcun altro li
raggiungesse in quel posto sperduto. E ovviamente quel tempo non
aiutava, di sicuro Kiba era in difficoltà nel seguire le tracce
a causa di quella pioggia.
Fortunatamente aveva trovato
un dottore esperto e questo per Naruto era stata la salvezza. Non
appena aveva visionato le sue ferite lo aveva operato immediatamente
per porre rimedio a quella grave emorragia e sistemare l’osso
della spalla che spuntava dalla carne.
Nonostante il medico non fosse
d’accordo, Sai lo aveva convinto a permettergli di portare via
Naruto per tenerlo al sicuro; purtroppo sapeva che i nemici contro cui
stavano combattendo prima di incontrare Sasuke si trovavano in quel
villaggio. Non era saggio rimanere in bella vista nello studio di quel
dottore accanto ad altri pazienti chiacchieroni.
Poco distante da lì
c’era una locanda fatiscente e deserta, il luogo ideale dove
nascondersi. Le stanze erano tutte singole e Sai era così
costretto a dormire sul pavimento avvolto in una coperta. Non
c’era il riscaldamento e non servivano i pasti, ma se pagavi un
piccolo extra i proprietari erano disposti a tenere la bocca chiusa
sulla loro presenza e questo a Sai bastava.
La camera era davvero piccola
ma dalla finestra Sai aveva un ottima visuale del villaggio e questo
gli permetteva di tenere d’occhio eventuali intrusi.
Passava il tempo a fare la
guardia appostato alla finestra e a vegliare sul compagno come poteva.
Giusto ora era di ritorno dal bagno, ovviamente fuori dalla stanza, con
una bacinella di acqua ghiacciata; Naruto aveva un insolita febbre alta
che poteva far abbassare solo con i medicinali e del ghiaccio.
Rientrò nella stanza avvolta dalla semi oscurità, nessun
rumore come se fosse vuota. Se non era per quel letto sfatto su cui
gravava il corpo semi nudo e sudato di Naruto avrebbe potuto giurare
che non vi era nessuno.
Si era abituato così
tanto a quel silenzio che gli parve addirittura strano sentire Naruto
emettere qualche suono. Più che altro era un rantolo sommesso,
sofferente. Sai scattò immediatamente in avanti verso il letto
dell’amico. Teneva ancora in mano la tinozza ricolma di acqua
fredda quando vide Naruto abbandonare il letto.
- Naruto!
Non devi muoverti! – esclamò sorpreso l’artista, ma
Naruto non gli diede retta e ciondolando si avvicinò a lui.
Afferrò incerto quella bacinella d’acciaio sussurrando
– Ho sete… -
- No,
aspetta Naruto! – osservò Naruto scolarsi
quell’acqua gelida in pochi secondi. La febbre alta lo stava
facendo delirare. Finito di bere lasciò ricadere la bacinella e
ritornando sui suoi passi si rimise a letto. Sai sospirò
afflitto prima di avvicinarsi al letto. Naruto era tutto rannicchiato e
tremava appena, allora lui lo coprì con il lenzuolo abbandonato
in terra. Nel farlo sfiorò la benda spessa che gli fasciava il
petto e la spalla destra. Un brivido gli percorse la schiena
rammentando quanto sangue avesse perso. Il medico che lo aveva curato
aveva ammesso che era un miracolo che fosse sopravvissuto, ma lui
ovviamente non conosceva la potenza del chakra rigenerativo di Kyuubi.
Sicuramente se ci fossa stata
Sakura con loro sarebbe già completamente guarito o almeno
così sperava, in realtà quella ferita infertagli dalla
katana di Sasuke era andata a colpire in profondità. Con crudele
violenza certamente non degna di colui che un tempo fu un compagno di
avventure di Naruto. Eppure ne era certo, nonostante lo avesse quasi
ucciso Naruto non avrebbe perso la speranza. Con ostinazione e
caparbietà si sarebbe rimesso in piedi e avrebbe proseguito la
sua missione di riportarlo indietro a scapito di ogni cosa, perfino
della sua felicità in amore.
A quei pensieri Sai
provò una stretta al cuore, non gli piaceva Sasuke Uchiha e non
credeva che egli meritasse così tante attenzioni da parte dei
suoi due cari amici. Ma anche quello era un legame e lui più di
ogni altra persona doveva comprendere l’importanza e la rilevanza
che poteva avere. Sbuffando si sedette nel suo giaciglio di fortuna per
riposarsi qualche minuto, giusto il tempo di riprendere le forze, ormai
erano 48 ore che non chiudeva occhio.
Si tastò la caviglia
ancora dolente, il dottore aveva medicato anche lui e gli aveva
raccomandato di tenere la gamba a riposo. Peccato che lui non ne avesse
il tempo.
* * *
Il rumore dell’acqua
scrosciante era così rilassante che Sai temeva di assopirsi da
un momento all’altro; facendo leva sulle ginocchia si alzò
di nuovo in piedi, ignorando le fitte alla caviglia.
Fece due passi per la
stanzetta per svegliarsi ma non bastò, pensò allora di
prepararsi una tazza di caffè. Ma avrebbe dovuto recarsi al
negozio di alimentari e di lasciare Naruto da solo in quelle condizioni
non se ne parlava. Aveva già fatto provviste di cibo prima di
recarsi in quella locanda decadente proprio per non allontanarsi dal
compagno. Le uniche pause che si concedeva erano per il bagno, certe
esigente non poteva rimandarle d’altro onde.
Si sfiorò le tempie
pulsanti, la mancanza di sonno lo stava rendendo vulnerabile al mal di
testa e ad altri lievi malesseri tipici del caso.
Non vedeva altra soluzione se
non quella di stendersi un po’, sperando di non addormentarsi
troppo profondamente. Si coricò sul pavimento freddo e umido,
emanava un odore schifoso di muffa mista ad altri olezzi su cui era
meglio non indagare. La coperta di lana sgualcita gli donava un
po’ di calore, almeno non doveva combattere anche contro il
freddo.
Aveva lo sguardo rivolto verso il letto e una mano stringeva salda un kunai; meglio essere pronti ad ogni evenienza.
Le palpebre si fecero pesanti
fino a quando non divenne tutto nero, dolce e confortante Morfeo
pensò Sai mentre scivolava nel mondo nebuloso dei sogni. Non
sarebbe successo nulla in fondo se lui si fosse addormentato per una
decina di minuti. Peccato che il suo compagno non la pensasse nello
stesso modo. Non appena Sai si fu assopito Naruto al contrario si
svegliò. Si tirò su sui gomiti con aria spaesata –
Mh? Ma dove sono? Ahi… - esclamò Naruto avvertendo la
spalla fargli un gran male tutto un tratto. Si osservò e vide la
fasciatura, poi scrutò la stanza e notò Sai steso a
terra, o almeno, la sua figura tutta appallottolata in una coperta
scura.
Con passi malfermi e
maledicendo i giramenti di testa gli fu vicino e si chinò verso
l’artista. La mano che stava per sfiorarlo si bloccò,
forse a causa di quel viso dall’aria stanca e le profonde
occhiaie. Non aveva decisamente una bella cera e il fatto che non si
fosse ancora accorto che lui gli respirava a dieci centimetri dal naso
stava a significare che doveva essere esausto.
Un sorriso sbilenco
deformò le labbra secche e facendo il più piano possibile
ritornò al suo letto. Buttò uno sguardo fuori oltre i
vetri della finestra e poté vedere solo un muro d’acqua.
La pioggia incessante cadeva a catinelle violando la terra e gli
alberi, Naruto rimase come incantato ad osservare il lento moto delle
goccioline che scivolavano sui vetri.
Ma non era il riflesso
dell’acqua che lui vedeva bensì il ricordo di cosa era
successo prima che lui perdesse i sensi: aveva combattuto contro Sasuke
e avevo perso, di nuovo.
Non era seccato tanto per il
gesto dell’ex compagno, sapeva in fondo che erano in
“guerra”, ma più che altro non accettava il fatto di
essere stato sconfitto così facilmente. Poteva cercare mille
scusa dal fatto di essere sfinito o dal non voler farsi controllare da
kyuubi ma la realtà era che lui non era riuscito a fermarlo.
Ancora una volta.
Strinse con violenza i pugni
bestemmiando, ormai piangere sul latte versato era inutile ma non
poteva fare a meno di colpevolizzarsi come non mai. Non era nemmeno
molto sicuro di voler riferire a Sakura cosa fosse accaduto, odiava
vedere quei meravigliosi occhi verdi accendersi per l’emozione
alla parola “Sasuke” per poi spegnersi nuovamente quando
gli diceva che gli era sfuggito. Si sentiva uno schifo, moralmente
parlando, perché il fisico si stava riprendendo velocemente. A
tal proposito un brontolio sommesso fece capolinea dal suo stomaco.
- Che
fame… - biascicò il ragazzo; forse per ora era meglio
riempirsi la pancia e pensare solo dopo al da farsi. C’era un
tavolino sbilenco vicino a lui su cui vi erano poggiate alcuni prodotti
alimentari. Naruto scrutò attento tutto ciò che
c’era sul tavolo e dopo un attimo di stupore si voltò
verso Sai squadrandolo con aria sdegnata – Perché quando
compra lui il cibo ci sono solo scatole di carne ma niente ramen
istantaneo?! –
Sbuffando decise di andare a
comperarsi da solo qualcosa di davvero buono da mangiare, come poteva
pensare di rimettersi in sesto mangiando quella robaccia? Incurante di
avvertire Sai che stava uscendo abbandonò la stanza, lasciando
il suddetto totalmente spaesato al suo risveglio.
Quando Sai si ridestò
mezz’ora dopo infatti si allarmò non poco non vedendo
più il suo compagno. Scattò velocemente afferrando
l’attrezzatura ninja e partendo alla ricerca di Naruto. Non
appena mise piede fuori venne investito da un acquazzone terribile, la
fortuna davvero non era dalla sua, con quella pioggia non poteva
nemmeno usare i suoi jutsu di ricerca.
Non gli rimaneva altro da fare
se non cercarlo a piedi, tentando di seguirne le tracce per quanto
quell’ammasso confuso di fango che erano le strade potevano
permetterglielo. La prima ipotesi che si era formulata nella mente di
Sai era che Naruto fosse stato sequestrato da uno dei loro nemici, non
era difficile in fondo pensare che il compagno fosse uscito per
prendere un po’ d’aria e fosse stato sorpreso. Ma la
peggiore delle ipotesi era che non fosse incappato in uno dei nemici di
prima ma in Sasuke. Quel pensiero lo travolse con forza spaventosa
creando in lui un misto di emozioni contrastanti.
Girava come un pazzo per quel
villaggio ma senza risultati, l’ansia non consona a lui lo stava
ghermendo silenziosamente. Quando infine intravide in lontananza una
chiosco di ramen ebbe come un illuminazione. Si precipitò verso
esso e guarda caso vi trovò una stupida chioma ritta e bionda
che si stava abbuffando come non mai. Non appena Naruto si accorse di
lui lo guardò sorpreso per poi esclamare innocentemente –
Ciao Sai, hai fame anche tu? –
Qualunque reazione si sarebbe
aspettato, qualunque battuta, ma non quel pugno dritto in faccia.
Naruto si ritrovò nel fango sotto l’acqua impetuosa senza
nemmeno capire il perché. Quando si sollevò furente
dovette scontrarsi con lo sguardo molto più infuriato di Sai
– Perché non mi hai avvisato che uscivi? –
- Che cosa? Ohi, ma dico sei pazzo?! Perché mi hai dato un pugno?! –
- Rispondi alla domanda! –
- Col cazzo! Cosa diavolo ti ha preso?! –
- Non sapevo dove eri… -
- E ti
sembra una buona ragione per pigliarmi a pugni? E poi dove pensavi che
fossi, scusa?! Fra le grinfie dei nemici? –
- A dire il vero sì! –
- Ma per chi mi hai preso, per un genin?! –
- Naruto, tu sei un genin! –
- Ma solo
per pura coincidenza! Lo sai benissimo che il mio grado sarebbe
chuunin! Aha, ma questo non c’entra un cavolo con quello che
stavamo dicendo! Sai, cazzo, mi hai preso a pugni senza motivi! –
- Il motivo ce l’avevo eccome! –
- Davvero?
Allora anche io! – senza preavviso Naruto colpì
l’artista facendolo capitolare a terra con un ghigno soddisfatto
– Ora siamo pari! –
Sai si asciugò il
labbro spaccato da cui sgorgava un fiotto di sangue mentre Naruto lo
osservava interdetto – Sai… perché cavolo te la sei
presa così tanto? Non c’era bisogno di venirmi a cercare,
sarei tornato da solo! –
-
Perché me la sono presa? Non lo so forse… –
rispose Sai simulando un sorriso cinico – Perché se non ti
cercavo potevi farti ammazzare meglio da Sasuke? –
-
Che… - Naruto sgranò gli occhi incredulo, non si
spiegava il motivo di una simile battuta così fredda. Non ci
vide più e afferrò Sai per il bavero sollevandolo senza
alcuno sforzo da terra – Che vorresti dire con questo, eh?! Che
c’entra Sasuke?! –
- C’entra… -
- No Sai, qui il problema sei tu! Ti stai comportando come un matto oggi, non ti riconosco più! –
L’espressione di Sai si
fece più greve e intensa, si liberò senza problemi della
stretta di Naruto per poi afferrarlo per le spalle. Naruto
avvertì con forza quella vibrazione che pareva passare per il
corpo di Sai per poi trasferirsi in lui – Perché non posso
preoccuparmi per te?! Perché continui a perdonare Sasuke anche
quando tenta di ucciderti e ti risenti se io ti tiro un semplice
pugno?! – le iridi di Sai parevano due carboni ardenti, Naruto
non riusciva a far altro che rimanere immobile ad ascoltare, a farsi
travolgere da quel fiume di emozioni inaspettato – Perché
Naruto? Ti secca così tanto che io voglia proteggerti? – e
poi Sai pose quella domanda a cui Naruto sperava di non dover mai
rispondere in vita sua – Quando Sasuke si preoccupava per
te… tu eri felice, vero? –
Naruto non riuscì a
pronunciarsi immediatamente, attese che Sai si calmasse. Le mani del
giovane scivolarono lentamente dalle sue spalle, solo il rumore
insistente della pioggia che scorreva sui loro corpi infreddoliti
sembrava sibilare nel vento.
- Scusa… - fu la prima parola bisbigliata da Sai a fior di
labbra. Naruto sollevò il viso verso lui leggermente stupito.
Abbozzò un sorriso timido prima di parlare con un tono
decisamente più morbido di prima.
- Nah, non
preoccuparti! So perché ti sei arrabbiato… - fece una
pausa e poi aggiunse – E’ vero, quando Sasuke si preoccupava
per me io ne ero felice! Ma non glielo ho mai dimostrato apertamente,
insomma non è… non è da me! Capisci? –
- Che stai cercando di dirmi? –
- Aha, ma
sei proprio duro di comprendonio! Significa che se tu ti preoccupi per
me, bé… non mi disturba, ecco! –
- Sul serio? –
- Sì!
Però dovresti avere più fiducia in me! Non sono
così imbranato in fondo, e devo ricordarti che ora so usare le
arti eremitiche? –
-
Sarà, ma intanto sei stato battuto di brutto da
Sasuke… - Sai assottigliò gli occhi piegando la bocca in
quel sorriso ambiguo tanto odioso. Naruto scattò immediatamente
punto nel vivo.
- Aah, e non
me lo ricordare! Cavolo, la prossima volta io… - si
bloccò notando lo sguardo serio di Sai. Respirò sommesso
come a volersi controllare e più disteso esclamò –
Starò più attento a non farmi ammazzare! E questa volta
terrò fede a quella promessa… salverò Sasuke!
–
Sai parve soddisfatto di
quella risposta visto che regalò al compagno un vero sorriso.
Anche se c’era un che di malinconico mentre parlava – Ci
tieni proprio tanto a Sasuke, vero? –
Un deja-vù
attraversò le membra di Naruto per qualche istante; tanto tempo
fa era stato lui a dire una cosa simile a Sakura. Prese a grattarsi la
nuca nervoso, tentare di comprendere una persona imprevedibile come Sai
era arduo, specialmente ora che stava riscoprendo le sue emozioni e
aveva questi sbalzi d’umore repentini.
Sulla strada del ritorno fu
nuovamente Sai a prendere la parola – Scusami per quel pugno
comunque! Non è un comportamento da me lo so… ma sono due
giorni che non dormo e sono un po’ stanco… -
- E irritabile aggiungerei! –
-
Sì… - ammise imbarazzato il ragazzo, non poteva
negare l’evidenza d’altronde. La tensione sembrò
sciogliersi ulteriormente quando i due giovani rientrarono nella stanza
della locanda. Erano bagnati fradici e per prima cosa si cambiarono
d’abito. Mentre Naruto si spogliava Sai notò che anche la
fasciatura era zuppa e necessitava di essere sostituita.
- Naruto, devi cambiarti le bende! –
- Mh, lo so!
– cominciò a sfilarle con la sua poca grazia imprecando
contro esse in maniera piuttosto evidente. Dopo alcuni goffi tentativi
si arrese – Ohi Sai… - chiamò con aria
supplichevole – Mi aiuti? –
- Sì,
certo… - si sedette sul letto accanto a lui e con molta calma
gli sostituì le bende sporche. Mentre era intento in tale
operazione a Naruto sfuggì una lieve risata – Stai
diventando bravo a medicarmi… -
- Per forza, tu ti ferisci sempre! –
- Da come lo
dici sembra che io non faccia altro che prendermi mazzate da tutti
dalla mattina alla sera! – lo sguardo eloquente che gli
lanciò Sai bastò per zittirlo. Naruto si imbronciò
per quella reazione voltando il capo di lato.
- Ho finito!
– affermò Sai lasciando l’impronta di una poderosa
pacca sulla schiena del compagno.
- Ahioo! Fai piano, cacchio! –
- Fossi in te non mi lamenterei! In fondo, anche Sakura lo avrebbe fatto! –
- Già, ma lei mi avrebbe fatto ancora più male! –
- Forse hai
ragione… - Sai rammentò non con pochi brividi
l’ultima volta che erano rimasti feriti e di come l’amica
li avesse sottoposti alle sue “amorevoli” cure. Ma
d’altra parte loro erano anche scappati dall’ospedale senza
dirgli niente, quindi un po’ di ragione ce l’aveva ad
essere arrabbiata.
- Sai, ti sei messo in contatto con il capitano in qualche modo? –
- Sì, lui e il resto della squadra saranno qui entro stasera secondo i miei calcoli! –
- Capito! Che palle però, dovremo starcene chiusi qui dentro senza fare niente! –
- Dovresti riposare Naruto invece che agitarti così tanto! –
- Nah, sto
bene adesso! E poi ho dormito un sacco! – lo osservò di
sottecchi prima di esclamare concitato – Tu invece dovresti
dormire un po’! Hai una faccia ancora più pallida del
solito! –
- Non temere, sono a posto! Prima ho dormito per una mezz’ora… -
- Eh?! E
pensi che basti per recuperare due giorni di veglia?! – si
alzò dal materasso cigolante e poi con fare teatrale
puntò un dito verso esso – Vai a dormire, subito! –
- Naruto, assomigli tanto ad una mamma in questo momento… -
- E smettila
di prendermi per il culo! Aha, fa come ti pare idiota! Non venirti a
lamentare se sarai a pezzi quando stanotte ripartiremo! Il viaggio di
rientro dura almeno due giorni e siccome siamo di fretta dubito che
faremo molte soste! –
- Non ti
preoccupare per me Naruto… se avrò sonno mi
riposerò! Per ora non mi va, grazie! –
Dopo aver discusso ancora un
po’ e litigato altrettanto tempo Naruto a dispetto di quanto
diceva crollò nuovamente fra le braccia di Morfeo. Aveva ancora
un po’ di febbre e questo lo faceva sentire spossato, così
si era abbandonato all’ennesimo sonno ristoratore. E Sai aveva
ripreso a vegliare su di lui con più solerzia di prima. Si
sentiva ancora un po’ stranito per il suo comportamento di prima,
accidenti reagire senza prima pensare non era davvero un atteggiamento
degno di lui!
Si sfiorò incerto la
fronte, forse aveva pure lui la febbre, invece constatò che era
fresca. Chissà perché allora si era arrabbiato
così tanto con Naruto, da anni non provava una simile furia e
voglia di urlare contro qualcuno. L’unico che lo aveva fatto
sentire così era stato suo fratello quando ancora erano due
poppanti che si addestravano ad annullare le emozioni. Era così
preso dai suoi pensieri che non si accorse subito della mano di Naruto
che gli sfiorava un braccio.
- Ohi
Sai… dormi un po’, dai… - disse flebile
socchiudendo gli occhi assonnati – Mi mette ansia sapere che sei
lì che mi fissi! –
Sai sorrise divertito da
quella frase e questa volta non se la sentì di rifiutare
–Ok, adesso una dormita me la farei volentieri… -
bisbigliò l’artista prendendo posto accanto al compagno.
Quando si distese Naruto si rese conto della paurosa vicinanza che
avevano i loro visi e subito indietreggiò arrivando fino al
bordo del letto.
- Vedi però di mantenere le distanze! –
- Mh, non temere, la tua verginità rimarrà inalterata… -
- C… che cosa?! E tu che ne sai che io sia ancora vergine?! –
-
Perché non lo sei? – colto alla sprovvista Naruto
divenne paonazzo e si girò di scatto dando le spalle a Sai,
bofonchiando concitato – Tsk! Come se non lo fossi anche tu!
–
- Sì, forse… -
- Che
significa? Tu non sei più… vergine? – Naruto si era
girato appena verso l’amico solo per scorgerne un sorrisino
sornione.
- E’ un segreto! –
Irritato per quella risposta
ambigua riprese la sua posizione sbuffando apertamente contro Sai che
se la rideva sotto i baffi. Anche Sai gli diede la spalle e rimasero
così schiena contro schiena, l’ideale per scaldarsi.
Dapprima il contatto per Naruto fu fastidioso ma poi quando si rese
conto di non poter allontanarsi oltre per non cadere dal letto si
arrese e lasciò che il calore del compagno lo contagiasse.
Certo che però Sai era
un termosifone, non lo avrebbe mai detto, disgusto a parte per essere
così vicino ad un altro uomo avrebbe dovuto prendere in seria
considerazione l’idea di “usarlo” per scaldarsi
quando dormivano all’aperto. Il pensiero folle per un attimo lo
sfiorò e questo lo fece sussultare dallo stupore fra se e se.
Cullato da quel calduccio
piacevole e il rumore della pioggia non gli fu difficile prendere
sonno, e lo stesso fu per Sai. Di una cosa però si rammaricava:
non aveva ringraziato Sai per avergli salvato la vita. Per la storia
del pugno aveva già pareggiato i conti, ma nonostante il
comportamento assurdamente fuori di testa dell’amico, doveva
ammettere che un piccolo grazie se lo meritava. E a Naruto non piaceva
lasciare le cose a metà.
Si sforzò di sollevare
la palpebre e si rimise seduto chiamandolo piano, ma dal ragazzo non
provenne alcuna risposta. Si era assopito piuttosto profondamente ma
Naruto parlò ugualmente – Grazie Sai… e perdonami
se ti faccio impazzire ogni volta! Credo di essere l’unico che ti
fa perdere la bussola, vero? –
Naruto si sentì
sollevato, vincendo il suo sciocco orgoglio era riuscito a dirgli
ciò che voleva. Si ributtò giù sospirando
rilassato quando improvvisamente si sentì dare una pacca sulla
schiena. Non si mosse ma sorrise, quel furbastro di Sai era ancora
sveglio evidentemente e quello era il suo modo per dirgli che aveva
recepito il messaggio.
-
Baka… - sussurrò infine Naruto addormentandosi
finalmente sereno. I due ragazzi erano così stanchi che nemmeno
si accorsero dell’incursione del resto della squadra nella camera
solo un paio di ore più tardi. Così come nemmeno udivano
le sfrecciatine maliziose di Kiba o lo sgomento di Hinata mentre li
osservavano dormire beatamente accoccolati schiena contro schiena. Il
capitano Yamato si limitava a brontolare perché trovava
vagamente rischioso addormentarsi entrambi quando erano ancora braccati
dai nemici. Ma quando si soffermarono sui loro volti distesi, non
poterono fare a meno di lasciar scivolare via qualunque commento,
rimprovero o battuta.
E il dolce sonno sarebbe
durato ancora se non fosse stato per Akamaru che abbaiò
praticamente nelle orecchie dei due poveri shinobi.
END
13-09-2010
* * *
Ciriciao a tutti!!! Infine ce
la feci, ecco la nuova raccolta SaiNaru!!! Sicchè mi ero ormai
affezionata al nome Inchiostro e Vento l’ho riproposto,
aggiungendo all’altra raccolta il sottotitolo “Summer
Version” perché la tematica estiva era il punto in comune
principale oltre alla coppia, ovvio! ♥
Questa volta Sai e Naruto
saranno gli unici elementi dominanti della raccolta, li
racconterò in tutte le versioni, yaoi, shounen ai, AU,
friendship, etc etc! ^ ^ Man mano che ho qualche idea su loro
aggiornerò la raccolta, spero di riuscire a portarla avanti il
più a lungo possibile! :D Conoscendomi, ci ficcherò nel
mezzo anche qualche bel triangolo con Sakura,
occasionalmente Sasuke (se mi gira di inserirlo, tsk tsk! XD)! U_U
Insomma, di tutto un po’! ^ ^
Il primo capitolo è
venuto fuori un po’ strano, ero partita con l’intento di
raccontare un semplice litigio fra i due ragazzi e poi la storia
è andata per i fatti suoi! XD
Volevo raccontare Sai e Naruto
versione friendship, la mia prediletta, anche se temo che questa volta
siano usciti un pochino OCC! >__<’ Volevo rappresentare un
Sai molto più passionale del solito e sì, più
carico di rabbia verso Sasuke. Sono stata un po’ combattuta sulla
scena del pugno, spero di non aver rovinato troppo il personaggio in
questa occasione in cui gli ho concesso molta più libertà
di quanto non gli darebbe il suo carattere originale! XD
Naruto reagisce di
conseguenza, spero che il suo stato di smarrimento per il comportamento
di Sai vi sia stato chiaro anche se mi sono soffermata più sui
pensieri di quest’ultimo! XD Sarà interessante leggere i
commenti a questa strana prima shot della nuova raccolta, ha ha! XDD
Ringraziamenti speciali a Sarhita e Taila per gli ultimi commenti alla shot finale della "Summer Version", thank you!!! ♥♥♥
Bene, non ho niente altro da
dire se non grazie a chi leggerà-seguirà questa nuova
follia e un caloroso arrivederci alla prossima shot!! :D
See you soon fan writer…
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