Era quasi perplesso, dopo avere incontrato quei grossi coglioni dei
Winchester che nonostante tutto continuavano a tenere duro e restare fissi
sul dire di no! ma perchè tutti dovevano complicare tutto? ci si metteva
anche Castiel, chiedendogli di aiutarlo a cercare loro padre.. perchè non
lo lasciavano in pace?
mettersi in mezzo voleva dire lasciarci la pelle e che cazzo! E lui non
aveva nessuno... si forse era quello il vero problema... Dean aveva Sammy,
Cass aveva Dean e Sam, perfino Lucy aveva qualcuno che lo aspettava anche
se per eliminarlo: Michael! e lui non aveva nessuno. Ormai era chiaro come
il sole. Era solo nonostante tutte le persone che lo reputavano un
fratello (ma non le hai abbandonate tu? Non sei stato tu a scappare
come un coniglio?), non si sarebbe stato nessuno a piangere per lui
nemmeno Kali, il suo primo vero amore.
Schioccò le dita comparendo davanti al bar, bar poi... parola troppo
grossa per quella bettola gestita da un povero demente... bastava solo
guardare chi ci aveva messo dentro: un pizzaiolo tossico, un cameriere che
rubava i soldi nella cassa, l'altra cameriera che la dava come se fosse
aria. Ma c'era un motivo per il quale tornava sempre lì, nonostante fosse
una schifezza, e quel motivo al momento era al bancone del bar. Stava
chiaccherando con i soliti clienti gia sbronzi e che le fissavano le tette
da sopra il bicchiere nonostante il petto di lei fosse coperto da una
giacca da cuoca leggermente sporca.
Sorrise divertito, osservandola mettersi una ciocca di capelli scuri
dietro all'orecchio, non aveva un gran fisico ma nonostante tutto era
dimagrita, non sapeva come lo avrebbe accolto una volta entrato, ma alla
fine si divertiva con le sue reazioni, quasi più che con le reazioni che
avrebbe avuto inserendola in uno dei suoi scherzi. Sospirò aprendo la
porta ed entrando. Come al solito Cri era al tavolo a giocare a carte con
gli altri, gli rivolse un solo gesto della testa senza nemmeno
riconoscerlo, Alice lo fissò passandosi la lingua sulle labbra.
-"Ciao Gabriel!"-
Miagolò superandolo sculettando, ma alla fine l'aveva gia provata.. un
solo giro su questo pennuto, Baby!
Si avvicinò al bancone mentre veniva schiacciato da due occhi di brace,
furiosi... quanto era passato dall'ultima volta che era entrato lì? troppo
decisamente. Sentiva nonostante tutto i suoi sentimenti reali scuotergli
le membra. Cazzo! Allora qualcuno teneva a lui!
-"Ciao micetta!"-
Iniziò mentre posava le braccia sul bancone e lo fissava
sorridendo.
-"Come va dolcezza?"-
Un ringhio lasciò le labbra di lei.
-"Che faccia tosta!"-
Sibilò avvicinandosi al suo viso e fissandolo negli occhi assotigliando
i suoi.
-"Sei sparito per sei mesi ed ora torni qua come se nulla fosse! Con
tutto quello che sta succedendo pensavo avessi tirato le cuoia, coglione!
Fammi il solo favore di farti sparire quel cazzo di sorriso!"-
Gabriel divenne serio e lei si allontanò... chissà cosa pensava di quel
viso che le mostrava per la prima volta.
perchè? cosa c'è che non va ora Gabriel? non ti aspettavi una riunione
più dolce vero? Cazzo, le hai fatto girare veramente le palle... e si è
preuccupata!
Senza dire nulla le prese la mano tirandola fuori dal bancone e
portandola all'aria gelida, sentiva l'impellente bisogno di parlare con
qualcuno.
Una volta fuori la vide rabbrividire ma per fortuna aveva tenuto la
bocca chiusa, lo stava solo fissando.
Su gabriel! Tira fuori i coglioni, ormai sei davanti a lei!
-"Scusa..."-
mugugnò passandosi una mano fra i capelli chiari, evitando di guardarla
in viso, era la prima persona con cui si scusava.
-"Sul serio Charlie... mi dispiace."-
-"Oh, chiudi il becco Gabriel!"-
La sua voce è aspra ma lo sguardo che gli riversò addosso era più dolce
di quanto si sarebbe mai aspettato da lei.
-"Sò bene che non lo pensi! Dai... sei troppo coglione per dispiacerti
davvero! in fondo sei tornato, qui sta impazzendo tutto... sembra quasi
che sia arrivata.."-
-"L'apocalisse?"-
-"Esatto!"-
Uno scambio di sguardi, un lampo di compressione in quelli di lei che
si impanicano subito.
Gabriel sorride grave, non pensava di riuscire ad essere così serio, ma
lì con quella ragazza non riesce a fare battute stupide, non riesce a
mostrarsi stupido.
-"Cherlie non devi spaventarti, nessuno ti farà del male."-
Lei arretrò di qualche passo...Aveva paura di lui? Per una volta si
ritrovò a pregare Suo padre perchè non fosse così.
-"Cosa sei Gabriel?"-
Era la domanda che si era aspettato da quando l'aveva incontrata, ora
gliela aveva posta.
Ingoiò prima di darle le spalle.
-"Hai mai avuto l'impressione che tutti ti abbandonassero? Che se tu
avessi fatto qualcosa magari la tua famiglia non sarebbe così disastrata?
Che quello che stai faccendo è fuggire ma che sei certo che anche se tu
mettessi a rischio la tua vita non ci sarebbe nessuno a cui
importerebbe?"-
Le parole gli uscirono come un fiume in piena mentre le unghie ferivano
il palmo della mano.
-"Sono un coniglio, Charlie. I miei fratelli stanno per distruggere
tutto quello che mio padre ha creato per una semplice discussione
famigliare, non si accorgono cosa stanno facendo? oppure non gli importa?
Io cosa devo fare? Cosa?"-
Tirò un pugno contro il muro in un gesto frustrato e stanco prima di
rigirarsi e guardarla, gli occhi chiari leggermente umidi.
-"io non posso fare nulla! perchè nessuno lo capisce? Perchè tutti mi
danno addosso? io sono scappato solo perchè non li sopportavo più! Sono
venuto qui, mi sono integrato con voi.. ma loro sono la mia famiglia ed io
sto fuggendo! Solo perchè non sono così forte come gli altri
vorrebbero."-
Charlie sospirò.
-"Gabriel..."-
Iniziò con voce tranquilla.
-"il primo punto e che si stai fuggendo, stai scappando, ma ti rendi
conto che forse qualcosa potresti fare... l'unica cosa che posso fare è...
fallo! Sei in grado di farlo, lo sò per certo, se sei ancora sicuro che
qui qualcosa si può salvare allora non farlo per la tua famiglia, fallo
per ciò che vuoi salvare!"-
L'arcangelo ingoiò osservandola.
-"Ed il secondo punto?"-
Domandò preuccupato. Charlie scoppiò a ridere scuotendo la testa,
quando rideva le si formavano due piccole fossette quasi inesistenti.
-"pensi davvero non ci sia nessuno ad aspettarti?"-
-"E chi sarebbe così pazzo?"-
Gabriel tirò fuori un sorriso triste che lei non gli aveva mai visto in
volto e che la fece avvicinare. Gli posò una mano sul volto avvicinando il
volto al suo, sfiorando appena le sue labbra.
-"io..."-
Sussurrò la ragazza.
-"io sono così pazza da aspettarti."-
si staccò ravvivandosi una ciocca di capelli riprendendo il solito
aspetto strafottente.
-"Ed ora se permetti mister idiota ho del lavoro da fare... ed anche
tu!"-
gabriel si riscosse dallo stupore, scoppiando a ridere.
-"Ehi micetta! torno presto! è una promessa!"-
le gridò dietro.
Charlie si voltò osservandolo a lungo e con una note triste ma riuscì a
sorridere.
-"Tu non mantieni mai le promesse, Gab!"-
poi rientrò.
L'arcangelo sorrise, era vero! Lui le promesse non le manteneva...
Ridacchiò prima di schioccare le dita e scomparire. Aveva un lavoro da
fare!
Nota dell'autrice: Che dire?^O^ mi sono divertita a scrivere questa
parte... anche se Gabriel è leggermente oocO.O ma credo di avere avuto
bisogno di renderlo un pò più serioXDDD ho deciso che sarà divisa in due
partiU.U la seconda sarà leggermente diversa>.< |