vi chiederete chi sia.
questa è una domanda interessante, dato che per lungo tempo
ho sofferto di crisi di identità e solo da poco ho ritrovato
me stessa, non tanto grazie a me, piuttosto grazie a coloro
che mi sono stati vicini, persone che ho amato, che sono morte o che
vivono ancora, o che semplicemente sono andate via, lontane da qui,
lontane da me.
è grazie a loro se sono ancora in vita, se sono ancora qui,
se posso raccontare questa storia.
mia figlia è un'esserino adorabile. ha appena un mese di
vita, non fa altro che dormire e mangiare. è un angelo, e
Angelica è il suo nome.
Boromir è stato subito d'accordo.
ora Angelica dorme serena nella sua culla, io sono seduta sulla
terrazza ombreggiata del nostro appartamento e Boromir riposa accanto
alla culla di sua figlia, e io lo guardo teneramente, li guardo
entrambi, i miei gioielli.
ecco di cosa voglio parlare: voglio parlare di loro, i miei gioielli, e
di come sono giunti a me.
ecco la mia storia.
io non sono di questo mondo, sia ben chiaro, e non so nemmeno come feci
a finirvi, tanto tempo fa, ancora bambina.
so solo che ebbi una gran fortuna a incrociare Gandalf il grigio sulla
mia via: quell'uomo dall'aspetto tanto trasandato, che nel mio mondo
avrei tenuto alla larga, mi dieide non una, ma ben due mani per
aiutarmi nei miei primi anni nella Terra di mezzo.
mi portò a Isengard, mi affidò alle cure di
Saruman il bianco, e io crebbi e divenni una ragazza sana e forte, che
se la cavava con l'elfico e amava le grandi storie di avventura, storie
racchiuse in quei vecchi libri polverosi che Saruman mi lasciava
consultare e portare per la torre e nel giardino, dove li leggevo
all'ombra del melo.
anni belli, quelli, anni senza pensieri, fino al compimento del mio
diciottesimo compleanno.
fu allora che Gandalf mi fece quella strana proposta.si era nel pieno
dell'estate, e io leggevo sotto al melo quando lui mi si fece vicino e
iniziò a parlare.
<< Anna?ho un'offerta. >>
<>sollevai gli occhi dal libro e
lo guardai. << che genere d'offerta? >>
<< del genere che piace a te. >>
sorrisi<< e che piace a me? >>
scherzavamo spesso così, per vedere chi cedeva per ultimo.
anche lui sorrise << le avventure, le mele e le
torte! >> ridacchiò un pò, quindi
tornò serio << seriamente: ho
intenzione di portarti in missione con me. >>
rimasi senza parole << in missione...con te??fai sul
serio?? >>
lui mi guardò come se fosse la cosa più normale
del mondo << si, perchè no?
>>
chiusi il libro e lo posai sull'erba resca, respirando forte
<< è l'offerta più bella
che mi sia giunta finora, Gandalf...credo proprio che
accetterò- se lo Zio è d'accordo .>>
gandal f rise di gusto: lo Zio era Saruman <<
oh tesoro! è stato proprio lo zio a dirmi di portarti via da
qui, di mostrarti il mondo, di "liberarti" da Isengard! >>
non ero mai stata così felice, e non potei trattenermi
dall'abbracciare Gandalf.
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