INCONTRO
Per
mesi mi sono
accontentata di guardare le foto che trovavo.
Le
ho vissute quelle
foto; le guardavo e prendevano vita, immaginavo i tuoi movimenti, le
tue espressioni e le tue smorfie. Vedevo il tuo sorriso, i tuoi occhi
che si illuminavano e prendevano vita. Ti vedevo scherzare e ridere
con gli altri e poi farti tutto serio per parlare di lavoro.
A
volte mi sembrava di
sentire anche il tuo respiro, quello di quando dormiamo insieme.
Tranquillo, regolare, profondo e pacato. Mi sembrava di sentirlo sul
collo. E poi mi giravo e tu non c’eri. Di notte mi trovavo
spesso
dalla tua parte del letto, ma anche quella era vuota.
Durante
questi mesi, quei
minuti al telefono mi sembravano aria pura. Sentire la tua voce, non
registrata, non forzata da domande imbarazzanti, ma quel tono
meraviglioso che hai quando sei calmo e sereno. Mi ha sempre
spiazzato. Ti parlavo ma non mi bastava mai. Ne volevo sempre di
più.
Ti rivolevo sempre di più.
Mi
uccideva vedere i tuoi
cambiamenti prima da internet e poi sentirli da te. Mi sentivo
derubata di qualcosa.
Sono
passati 5 mesi,
durante i quali ho provato a ritornare quella di prima, ho provato a
guardarmi dentro e a concentrarmi su me stessa e il mio lavoro. Ma
non ci sono riuscita, perché tu mi hai cambiato dentro. Mi
hai
insegnato la gioia di vivere e la semplicità
dell’essere felice. E
come posso stare adesso senza queste due cose fondamentali? Come
posso stare senza la mia aria?
Io
ho bisogno di te. E
adesso che ti ho qui davanti, non mi sembra neanche vero. Con tutte
le volte che ti ho sognato, sembrerà stupido, ma ho paura di
veder
qualcosa di strano e di dirmi da sola “..non è
reale”. E’ una
paura che mi terrorizza, quindi ti prego, ti prego, girati e
guardami. Guardami, smettila di parlare con tuo fratello, fammi
entrare nei tuoi occhi, fammi ritrovare la mia anima.
Hai
mollato il tuo
borsone, mi fissi. Non capisco cosa sta succedendo, non ti vedo,
dannati occhiali da sole. Trattengo il respiro, ho paura di quello
che sta per succedere.
E
poi, poi vedo una delle
cose che amo infinitamente, il tuo sorriso. E stai sorridendo a me.
Una lacrima bollente mi scende sulla guancia, ma la lascio correre.
Anche perché tu stai correndo da me. Le tue braccia si
allargano e
prima che me ne possa rendere conto, mi hai avvolto in uno dei
migliori abbracci della terra. Sono invasa dal tuo odore, lo voglio
riassaporare, mi è mancato troppo in questi mesi. Le lacrime
scendono senza ritegno, ma c’è anche un sorriso
sul mio viso. E
anche sul tuo. E poi ti allontani, io resto immobile, in balia del
tuo sapermi sconvolgere, ti togli gli occhiali da sole e mi guardi.
Entro
nei tuoi occhi, nel
tuo cuore, nella tua anima, in te. E tu, fai lo stesso in me.
E
finalmente, mi sento
bene.
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