31 Ottobre 1966, casa Evans.
"Ehi Tuny, sei sveglia?"
"Si Lily, forse ho mangiato troppi dolci perchè ancora non
riesco a dormire."
Era quasi la mezzanotte e due bambine erano a letto e cercavano di
prendere sonno anche se ancora non ci riuscivano.
Ogni anno era la stessa storia, la mattina andavano a scuola e
organizzavano tutto per la festa del pomeriggio e la sera si
travestivano e andavano a chiedere "Dolcetto o scherzetto?" in tutte le
strade del quartiere, com'era da tradizione. Ogni anno era la stessa
storia, ma allo stesso tempo c'era sempre qualcosa di diverso... che
fossero i dolci?
Erano i nuovi costumi?
Allora perchè ancora aleggiavano quelle emozioni, nonostante
fossero a letto con i loro pigiami?
No, le bambine sapevano che quella era una notte magica, era una notte
speciale in cui gli spiriti dei morti tornavano per un giorno sulla
Terra e rendevano tutto diverso, come se un soffio magico spazzasse via
la monotonia delle loro vite.
Per una notte soltanto.
"Neanche io riesco a dormire, Tuny, posso chiederti una cosa?"
"Si Lily, tanto anche se ti dicessi di no lo faresti lo stesso e non mi
faresti dormire."
"Cattiva!" così dicendo la bambina più piccola
lanciò il proprio cuscino al letto a fianco al suo, andando
a sbattere contro la faccia della sorella maggiore.
"Shhhh! Stavo scherzando! Se continui così rischiamo di
prenderci una punizione! Ti ricordi l'anno scorso, quando abbiamo
provato a rincorrere quel lenzuolo in lontananza credendo fosse un
fantasma? Per essere scappate ci hanno messe in punizione per 2
settimane!"
"Si che me lo ricordo, ho i brividi ancora!"
"Bene, allora parla piano!"
"Ok, volevo chiederti se sai se le streghe esistono! e i maghi?"
a quelle domande la sorella maggiore non sapeva cosa rispondere...
già, in fondo sua sorella aveva solo 6 anni e non le
sembrava giusto rovinarle la sorpresa... in fondo lei c'era rimasta
malissimo quando 3 anni prima aveva scoperto che ne le streghe ne i
maghi e addirittura Babbo Natale e la Befana non esistevano!
perchè fare un torto anche a lei?
In fondo aveva la stessa età di Lily adesso.
Si, da brava sorella maggiore decise che era giusto che lei credesse
ancora in queste cose.
"Si Lily, le streghe e i maghi esistono davvero."
"Veramente? E assomigliano un pò al mio vestito? Quello che
portavo oggi io?"
"Si Lily, hanno proprio quel vestito! Indossano una lunga veste dai
colori più scuri e molto spesso sono nere, hanno un grande
cappello a punta, hanno una bacchetta magica per fare magie e una copa
che usano per volare!"
"Davvero? Hanno anche una scopa?"
"Si Lily, serve per arrivare sempre più in alto in cielo e
riescono anche a toccare le stelle e le nuvole!"
"Tuny?"
"Si?"
"Secondo te le nuvole sanno di zucchero filato?"
"Si, secondo me sono buonissime! Io adoro lo zucchero filato!"
"Bene, allora ho deciso! quando sarò grande sarò
una strega e volerò alto nel cielo e prenderò una
montagna di zucchero filato, così sarai molto ma molto
contentissima!"
"Lily, non si dice molto ma molto contentissima, si usa o solo
contentissima o solo molto contenta..."
"Secondo me è più bello molto contentissima!"
Così dicendo scoppiarono a ridere e si risistemarono dentro
al letto finchè...
"Tuny? Sei sveglia?"
"Si, ma tu non dovresti, dovresti dormire!"
"Non riesco a dormire! E tu?"
"Neanche io, posso dormire con te per questa notte sorellona?"
"Solo per questa notte?"
"Si Tuny, promesso!"
"Dopo dormirai?"
"Promesso" così dicendo la piccola Lily si
arrampicò e si accovacciò vicino alla sorella e
dopo neanche 10 minuti...
"Tuny? Sei sveglia?"
"Se continui a parlare lo sarò per tutta la notte"
"Scusa è che volevo darti la buona notte e dirti che sei la
sorella migliore del mondo e ti voglio tanto ma tanto benissimo!"
Così dicendo la piccola diede un bacio sulla guancia alla
maggiore e per un istante lunghissimo si guardarono negli occhi e il
verde intenso di Lily sembrò perforare il grigio chiaro
della maggiore.
Addirittura lasciò perdere anche di correggerla
perchè rispose:
"Anche io Lily ti voglio tanto ma tanto benissimo".
Le due sorelle finalmente si addormentarono abbracciate l'una all'altra.
31 ottobre 1986, Privet Drive.
Petunia Dursley in quel momento si svegliò istantaneamente e
definitivamente.
Aveva appena rivissuto un flashback di lei bambina a 9 anni.
Sarà stata l'influenza di quella notte tanto odiata o
sarà stato l'urgente bisogno di andare a bere qualcosa, non
si sa, quello che è certo però è che
la donna si alzò dal letto e decise di scendere in cucina.
Fece i passi meccanicamente, tanto da non accorgersi neanche del
frastuono provocato dal temporale che stava avvenendo fuori casa.
Petunia odiava quella notte e pensava che quel tempo
fosse quello perfetto per rovinare la festa a quei bambini
tutti mascherati che andavano in giro mascherati... era odioso dover
aprire la porta e vedersi sempre i figli dei vicini, ogni anno con
costumi sempre più ridicoli, a chiedere i dolci... e se poi
non glieli dava come minimo spaccavano le sue pulitissime finestre!
Immersa in quei pensieri e bevuto il suo succo di frutta,
salì le scale e solo allora si rese conto del rumore che
proveniva da sotto i suoi piedi.
Che stava combinando quel bambino?
Non poteva dormire invece di rompere le scatole?
Decisa a sgridarlo per sfogare il suo cattivo umore, aprì la
porta e si ritrovò davanti nient'altro che suo nipote che
piangeva.
"Z-zzzzia Pppetunia, ho p-paura del temporale!"
Così dicendo il nipote si attaccò alla vita della
zia e si mise a piangere a dirotto.
Non passò neanche un secondo che la donna, però,
staccò il bambino di dosso dicendo:
"Cosa credevi di fare ragazzo? E non piangere, stai facendo un tale
chiasso che sveglierai anche Vernon e Didino!"
"S-ssscusa zia, ma ho paura!"
"Di cosa? Di uno stupido temporale? Sei solo un piagnucolone"
"Ho paura dell'uomo nero! La maestra ha detto che oggi c'è
l'uomo nero e ho paura che mi viene a prendere"
"L'uomo nero?"
"Si zia, l'uomo nero usa la magia e cattura i bambini"
"Non esiste la magia, così come non esistono le streghe, i
maghi e Babbo Natale! E neanche l'uomo nero esiste, però se
ti comporterai male ti farò catturare dall'orfanotrofio,
è lì che vuoi stare?"
"Nno, zia, io voglio stare con te, posso dormire con te?"
E per la seconda volta Petunia Dursley si immerse ancora in quegli
occhi verdi e profondi, così uguali e con emozioni
così diverse da quelli della sorella.
La domanda era la stessa, ma la risposta fu diversa:
"No che non puoi, non ti ci voglio! Nel mio letto possono dormire solo
le persone a cui io voglio bene!" così dicedo chiuse di
nuovo la porta del sottoscala e scappò via in camera.
Quella notte fu molto lunga e insonne per entrambi e la mattina dopo
due paia di occhi erano gonfi e arrossati, ma nessuno ci fece caso e fu
come se non fosse successo niente.
Buonasera, se sieta
qui, vuol dire che avete letto tutta la mia stoira e spero che sia
piaciuta! Non c'è che dire, ho un debole per le storie con
Harry bambino e il rapporto conflittuale con gli zii... ne è
una prova anche l'altra mia storia a capitoli e l'altra storia (siete
invitati a leggerle tutte, se ne avete voglia e a recensire!). Spero
sia stata di vostro gradimento e sia in un si che in un no, vi prego,
recensite! alla prossima, ciao! ^^
P.S. alcuni errori
grammaticali sono voluti, per rendere più reali i discorsi
di Lily e Harry che hanno entrambi 6 anni.
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