Alpha's Revenge-26a
MegaMan Battle Network:
Alpha's Revenge
Una fanfiction di MegaMan Battle Network / NT Warrior scritta da: Justice
Gundam
Bentornati, amici fan di MegaMan! Ancora una volta c'e' voluto un po' troppo
per i miei gusti per aggiornare questa storia, ma alla fine, spero che sia valsa
la pena di aspettare cosi' a lungo! Ho fatto tutto il possibile per tenermi alla
pari con tutte le mie storie, ma questa e il mio crossover di Pretty Cure sono
andati un po' a rilento. Dovro' prendermi un po' di tempo, non appena sara'
possibile, per recuperare un po' di strada...
Ma per adesso, non pensiamo a queste cose, e continuiamo con questa storia!
Ora che ho il mio nuovo computer, sono in grado di scrivere e aggiornare piu'
celermente, e quindi spero di poter scrivere una porzione significativa di
questa storia prima di fine anno! I fan di MegaMan non saranno delusi, questo lo
posso assicurare... non mi sono dimenticato di loro!
Comunque, si e' appena conclusa una battaglia importante... infatti, MegaMan
e i suoi compagni, non senza un bel po' di confusione e parecchi colpi di scena,
sono riusciti a sconfiggere PlantMan, che stava seminando il panico
nell'ospedale in cui veniva operato il piccolo Mamoru. Dopo un bel po' di
peripezie, i pazienti dell'ospedale sono stati salvati, Anetta e' stata
catturata dalle forze dell'ordine (e come se non bastasse, ha comunque deciso di
collaborare con le forze dell'ordine), e PlantMan, sconfitto e umiliato, e'
stato finito dal misterioso Serenade. E cosi', con lui se ne va uno dei
personaggi piu' moralmente offensivi (assieme al Dr. Regal e a Slur) della saga
di MegaMan Battle Network, quindi... non credo che manchera' a molti! Questo
capitolo sara' piu' rilassante, visto che trattera' della fine della crisi
nell'ospedale, e di come il piccolo Mamoru se l'e' cavata... inoltre, sara'
menzionata di nuovo la Cross-Fusion, e i nostri eroi dovranno fare ancora
qualche test per verificare la loro attitudine. Tra non molto, la fusione tra
esseri umani e NetNavi assumera' un ruolo fondamentale... e vi anticipo subito,
inoltre, che la squadra della vecchia WWW, cioe' Kenichi e i suoi compagni,
stanno per rientrare in scena! Con quale scopo... ancora non ve lo posso dire,
ma sono convinto che sara' un ritorno ben gradito ai miei lettori!
Bene, bene... quindi, ora che abbiamo illustrato l'antefatto, passiamo a
rispondere alle vostre recensioni!
KillKenny: Gia', finalmente possiamo dire addio a PlantMan, e la fine che
tu hai in mente per lui mi sembra piu' che soddisfacente! Ho fatto il possibile
per rendere questa battaglia quanto piu' mozzafiato possibile, e spero di aver
fatto un buon lavoro ancora una volta! Per quanto riguarda chi dovra' essere
blastato... heheheee... ancora non posso dirtelo, ma in compenso ci sara'
qualche vecchia conoscenza che non vede l'ora di rientrare in scena e fare un
po' di sfracelli! Ti ho gia' dato un'idea delle prossime vittime designate?
Okay, ci siamo! Che la storia vada avanti... e ancora una volta, amici
lettori, mi scuso per il tempo che vi ho fatto attendere!
A fine capitolo!
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Capitolo 26 - Una vittoria
"Hmm... che cosa... dove..." mormoro' Anetta, mentre lentamente riprendeva i
sensi. Non si sentiva piu' avvinghiata da tutte quelle liane, e non si sentiva
piu' neanche mancare il respiro... e per un attimo, le venne addirittura in
mente che poteva essere morta, e che quello in cui si trovava fosse l'aldila'...
si rese conto che per lei non era ancora finita quando senti' la voce di un
bambino di non piu' di undici anni che la chiamava, con la speranza che lei lo
sentisse...
"...etta... Anetta? Riesci... Riesci a sentirmi? Rispondi..."
"Sembra che si stia svegliando, meno male..." rispose una voce piu' roca,
appartenente comunque ad un ragazzo non molto piu' grande del primo che aveva
parlato. Anetta corrugo' la fronte e, dopo aver stretto i denti a causa del duro
giaciglio su cui era stata posta, cerco' di alzarsi in piedi. Apri' lentamente
gli occhi e si guardo' attorno, stupendosi un po' di vedere il viso preoccupato,
e al tempo stesso sollevato, di Netto Hikari che stava sopra di lei, guardandola
con i suoi profondi occhi nocciola.
"Anetta? Meno male che stai bene..." disse Netto, tirando un sospiro di
sollievo quando la ragazza dalla pelle scura apri' gli occhi e si guardo'
attorno, appartenemente confusa. "Ti abbiamo trovata in quella stanza, priva di
sensi... se tardavamo ancora un po', avresti potuto davvero vedertela
brutta!"
"Adesso la situazione e' sotto controllo." disse MegaMan dal suo PET. "Il tuo
NetNavi ha minacciato di soffocare tutto l'ospedale con le sue liane, ma siamo
riusciti a respingerlo e a riportare tutto alla normalita'."
La ragazza dalla pelle scura si mise lentamente a sedere, massaggiandosi la
testa con una mano e cercando di fare mente locale. L'ultima cosa che ricordava
era che si era rifiutata di aiutare PlantMan dopo aver sentito di quello che era
successo a Mamoru, e poi PlantMan si era sottratto al suo controllo e aveva
cominciato a fare di testa sua... un momento! Ma... ma cos'era successo mentre
lei era svenuta? E... come mai adesso era tutto calmo? Era tutto finito? In che
modo? E... quel bambino se l'era cavata in qualche modo? Il pensiero le fece
correre una scarica di adrenalina nelle vene, e la giovane dalla pelle scura si
alzo' di scatto dal suo giaciglio - niente piu' che un paio di sedie affiancate
in una sala d'aspetto, con un cuscino posto dietro la testa - e si guardo'
attorno, solo per vedere che numerose persone erano li', accanto a lei: oltre a
Netto, Meiru, Enzan e Raika, c'erano un variegato gruppo di ragazzini, tutti
piu' o meno dell'eta' di Netto... due adulti che lei non riconosceva... e una
ragazza alta e snella, vestita di un hakama tradizionale e con lunghi capelli
blu scuro legati in una coda, che la guardava con rabbia repressa.
Fu Enzan a rispondere alla domanda di Anetta - e nel suo tono di voce,
nonostante mantenesse il suo solito tono distaccato, era ravvisabile rimprovero
e condanna. "In questo momento, mentre stiamo parlando, Mamoru Urakawa e' ancora
in sala operatoria. L'operazione a cui e' sottoposto e' ripresa senza apparenti
problemi dopo il ripristino dell'alimentazione elettrica." affermo'. "Ma...
ancora non e' stato possibile fare previsioni sull'andamento dell'intervento.
Bisognera' aspettare che sia concluso."
"I-io... capisco..." mormoro' Anetta, messa dolorosamente di fronte alle
conseguenze di quello che aveva fatto. Dopo un attimo di silenzio, Anetta si
afferro' l'abito da infermiera con le mani e riprese. "Mi... mi dispiace... per
quello che ho fatto... io non..."
Raika la interruppe, alzando una mano. "Non e' con noi che devi parlare di
questo. Noi siamo semplici tutori della legge." affermo' il giovane soldato. "Ci
sono delle persone che sono state colpite molto piu' profondamente da quello che
hai fatto, ed e' con loro che devi scusarti."
La rossa ex-agente della Neo-WWW segui' lo sguardo di Raika mentre indicava
gli adulti all'angolo opposto della camera. Riconobbe subito Tamako, la ragazza
con la hakama rossa che aveva combattuto a fianco di Netto e Meiru quando tutta
la confusione era iniziata... e gli altri due non potevano che essere i genitori
di Mamoru... Ora piu' che mai, Anetta si ritrovo' con il groppo in gola, a
cercare di pensare a cosa dire... e a rendersi conto che nulla di quello che
avrebbe potuto dire sarebbe stato adeguato, dopo l'enormita' delle sue azioni.
Pote' solo restarsene li', con la testa bassa e lo sguardo rivolto verso il
terreno, mentre Tamako e i genitori di Mamoru si avvicinavano. Si sentiva un
verme anche soltanto per il fatto che non riusciva a sostenere il loro
sguardo.
"Allora?" disse infine Tamako, mettendosi le mani sulle anche. La ragazza di
Yoka torreggiava sopra Anetta, e se anche la ragazza dalla pelle scura fosse
stata in piedi, avrebbe fatto ben poca differenza... "Sei soddisfatta? Spero che
tu ti renda conto di quello che hai fatto... grazie alla tua idea, non solo
Mamoru, ma altre persone in questo ospedale hanno rischiato di morire. Ti
ricordo che ci sono numerosi pazienti in reparti come terapia intensiva che non
possono sopravvivere senza essere attaccati alle macchine di supporto. Che, a
loro volta, sono dipendenti dalla rete e dal rifornimento elettrico. O pensavi
che si alimentassero da sole, eh? Per puro caso, l'alimentazione d'emergenza era
pronta ad essere attivata, e i danni sono stati contenuti... ma ti rendi conto
che con una tua azione hai rischiato di rovinare la vita ad innumerevoli
persone?"
"Mamoru e' nostro figlio..." continuo' il professor Urakawa. "Fin dalla
nascita, ha dovuto lottare contro una orribile malattia... la HBD, ne hai
sentito parlare, immagino... una malattia genetica che colpisce il cuore,
condannando la vittima ad una vita breve e tormentata. Questa operazione... e'
la prima del suo genere, ed e' stata possibile grazie ad una scoperta
rivoluzionaria che ha permesso di curare questa malattia. Mamoru si e' convinto
ad affrontarla dopo numerose preghiere, e dopo che Netto-kun e i suoi compagni
lo hanno incoraggiato. E questa operazione... e' la sua piu' grande speranza di
sopravvivere e condurre una vita normale..."
L'uomo si fermo' all'improvviso, vedendo le labbra di Anetta contorcersi, e
sentendo un singhiozzo provenire dalla ragazzina dalla pelle scura. Ora,
soltanto ora, Anetta si trovava sbattuta in faccia la responsabilita' delle sue
azioni... e si senti' una persona orribile. Veramente orribile. Con quale
coraggio, si chiese, aveva potuto fare delle cose del genere... e peggio ancora,
pensare di essere nel giusto? Chi poteva mai condannare un bambino ad una morte
cosi' misera, per qualsiasi motivo? In quel momento, la comprensione di tutto
quello che aveva fatto e che aveva detto di essere disposta a fare la colpi'
come un peso colossale... e la ragazzina, incapace di reggere a questa
rivelazione, scoppio' in un pianto dirotto...
"I-io..." balbetto', cercando senza troppo successo di controllarsi. "Io...
non... non... c'e' nulla che io possa dire che sia... adeguato... ad esprimere
come mi sento per... per quello che ho fatto, signori... non... non ho neanche
il diritto di chiedervi scusa, me ne rendo conto... quello che ho fatto a vostro
figlio e' troppo grande... perche' voi possiate perdonarmi... voglio... voglio
soltanto dire che... che... uuuugh... mi dispiace... mi dispiace cosi' tanto...
sono pentita... di tutto quello che ho fatto... mi... mi consegnero' alle
autorita'... e cerchero' di aiutarle il piu' possibile a catturare il resto
della mia organizzazione... piu' di questo... piu' di questo... non posso
proprio..."
Anetta si copri' il viso con le mani e inizio' a singhiozzare disperatamente
davanti a tutti i presenti. "Mi... dispiace... io... io... provo tanta vergogna
di me stessa..." gemette. "Io... non avrei mai dovuto..."
Netto sospiro' tristemente, guardando quella ragazza che si disperava per
quello che aveva fatto. Quando l'ospedale era ancora sotto l'attacco
informatico, doveva ammettere di aver voluto prendere la sua vendetta contro di
lei, per quello che stava facendo. Ma ora, vedendo quanto Anetta si fosse resa
conto delle conseguenze delle sue azioni, e di quanto si stesse tormentando per
esse, non poteva fare a meno di provare compassione per lei. Non riusciva,
neanche con tutto quello che era successo, ad odiare una ragazza che in quel
momento gia' stava odiando se' stessa con tutte le sue forze... e poteva bene
immaginare che MegaMan e gli altri suoi amici la pensassero allo stesso
modo...
Netto volto' lentamente lo sguardo verso Enzan, che gli restitui'
un'espressione apparentemente distaccata... ma poi, capendo cosa stava pensando
il suo amico e rivale, annui' e si sposto' un po', permettendo a Netto di
avvicinarsi ad Anetta. Con un sospiro, il ragazzino appoggio' una mano sulla
spalla dell'ex-agente della WWW, che smise di singhiozzare e guardo' verso
l'alto, rimanendo sorpresa quando il ragazzino le rivolse un sorriso
speranzoso.
"Gia' ammettere di aver sbagliato e' qualcosa, Anetta." disse MegaMan in tono
gentile. "Certo, non ti assolve da quello che hai fatto, e hai ancora delle
serie responsabilita'... ma gia' il fatto che ti sei pentita depone a tuo
favore. Hai capito di aver sbagliato, e adesso posso vedere chiaramente che vuoi
redimerti. Questo ti fa onore."
"Noi... siamo gente che crede nel dare un'altra possibilita' al prossimo."
continuo' Netto. "Io e MegaMan... siamo convinti che tu in realta' non sia una
persona cattiva... altrimenti adesso non ti sentiresti cosi' male per quello che
hai fatto!"
Anetta si passo' una mano sugli occhi per asciugarsi le lacrime, e parlo' di
nuovo, questa volta con un barlume di speranza. "Voi... voi lo credete davvero?
Davvero pensate... che io non sia un caso disperato?" chiese con voce tremante.
Non riusciva a credere che qualcuno fosse disposto a darle un'altra possibilita'
dopo quello che aveva fatto, eppure in quel momento, quel ragazzino e quel
NetNavi che la conoscevano a malapena, e dei quali era stata nemica fino a poco
tempo prima le avevano offerto un'altra possibilita', senza che per loro ci
fosse nulla da guadagnare. Sapere che c'erano almeno due persone a credere in
lei la faceva sentire meglio, almeno un po'... E per quanto Tamako continuasse a
guardarla ferocemente, anche la NetBattler di Yoka aveva un po' addolcito la sua
espressione, anche se aveva borbottato tra se' qualcosa circa il fatto che Netto
e MegaMan fossero un po' troppo buoni...
Ma il momento solenne venne interrotto da qualcuno che busso' alla porta
della sala d'aspetto, facendo zittire immediatamente tutti i presenti. Non era
difficile immaginarne il motivo... evidentemente, a quell'ora, si era conclusa
l'operazione su Mamoru, e qualcuno dello staff ospedaliero stava venendo a dire
a tutti com'era andata...
Quello era il momento della verita'... solo in quel momento si sarebbe potuto
sapere se Mamoru ce l'aveva fatta, o se era stato tutto invano...
Dekao ando' ad aprire la porta... e da dietro essa apparvero un medico,
vestito con il camice bianco in dotazione a tutto lo staff ospedaliero, e la
signora Hikari, che era rimasta fuori nel corridoio per fare piu' spazio agli
altri. Il ragazzone dalla pelle scura prese un po' fiato, cercando di calmare i
suoi battiti cardiaci... e pose la domanda fatidica. "Ah... dottore, e' lei...
ci... ci dica, l'operazione e' finita?"
"E... com'e' andata?" chiese la signora Urakawa, tenendosi una mano sul
cuore. "La prego, non ci nasconda nulla..."
Il medico resto' in silenzio per qualche istante, alimentando l'ansia di chi
gli stava attorno... ma poco dopo, alzo' la testa, e Dekao pote' vedere che
stava sorridendo per la gioia!
"Signori Urakawa... ragazzi... e' con grande piacere e sollievo che vi
informo che l'operazione e' riuscita, e Mamoru e' fuori pericolo." affermo'.
"Signori... vostro figlio, questa notte, e' stato la prima persona al mondo a
sconfiggere la HBD!"
Ci fu come un brivido di gioia che percorse tutta la stanza. Dopo un breve
istante di silenzio stupefatto, i volti dei presenti, in particolare quelli dei
signori Urakawa, di Netto e di MegaMan, si illuminarono dalla gioia... e i due
coniugi si abbracciarono in lacrime, mentre gli altri ragazzi esultavano o, nel
caso di persone piu' controllate come Enzan o Raika, abbozzavano comunque un
sorriso di soddisfazione. Dekao e suo fratello minore Chisao si abbracciarono
euforici, mentre Meiru si avvinghiava con le braccia attorno a Netto minacciando
di farlo cadere! Anche Tamako non pote' trattenersi, e strinse i pugni davanti a
se' in segno di vittoria, sfoderando un sorriso radioso che Netto non ricordava
di aver mai visto sul volto di quella ragazza brusca e priva di fronzoli. La
mamma di Netto, a sua volta, sorrise per la felicita' e il sollievo nel vedere
che tutto si era risolto per il meglio, nonostante la situazione fosse
precipitata in quel modo...
La signora Urakawa per prima raggiunse il medico e gli afferro' la mano in un
impeto di gioia e gratitudine. "D-dottore, io... io e mio marito... non sappiamo
davvero come sdebitarci!" esclamo', la voce ancora rotta dall'emozione. "E... ci
dica, quand'e' che potremo vederlo? E... quando potra' uscire dall'ospedale?
Come si presenta il suo decorso?"
Il medico non si scompose davanti a quella comprensibile pioggia di domande,
e rispose con la compostezza di un professionista. "Beh, signora, ancora non
possiamo dirlo per certo... e' stata un'operazione piuttosto lunga e complessa,
e ci vorra' un po' prima che Mamoru-chan si risvegli dal coma farmacologico in
cui lo abbiamo indotto... ma le reazioni vitali sono buone,
l'elettrocardiogramma e' normale, e l'attivita' cerebrale e' ottima. Possiamo
ormai dire per certo che recuperera' al cento per cento, anche se ci vorra'
tempo prima di raggiungere questo livello di guarigione. Ma... per quello che
puo' valere, signora Urakawa, signor Urakawa... anzi, tutti voi ragazzi qui
presenti... sono felice per tutti voi! Se Mamoru ce l'ha fatta, e' stato anche
grazie a voi, che non avete abbandonato la speranza, e a questi ragazzi e
NetNavi che hanno rischiato la vita per fermare quell'attacco informatico!"
"Abbiamo solo fatto il nostro dovere, dottore." rispose Raika. "L'operazione
l'avete portata a termine voi, quindi e' a voi che vanno i maggiori
riconoscimenti."
"Avete fatto onore alla vostra professione." continuo' SearchMan, molto
semplicemente.
Seduta sulle panchine della sala d'attesa, Anetta senti' uno strano,
rassicurante refrigerio diffondersi nelle sue membra. Per fortuna, non si era
resa responsabile della morte di un bambino innocente... per fortuna, non era
successo nulla di irreparabile. Ma questo non toglieva la sua responsabilita'
nel caos che era accaduto... e questa era una cosa per cui avrebbe dovuto fare
ammenda, al piu' presto. Ma almeno, un peso dalla coscienza se l'era
tolto...
"Beh, ragazzina... diciamo che non ti ho ancora perdonato per quello che hai
fatto..." disse Tamako, rivolta alla ex-agente della Neo-WWW. "Ma... di' pure
che sono state le parole di Netto e MegaMan, di' pure che la loro bonta' mi ha
contagiato, ma... anch'io sono disposta a darti una possibilita' di riscatto.
Visto che sei veramente dispiaciuta e vuoi assumerti la responsabilita' dei tuoi
errori... ti concedero' il beneficio del dubbio."
"Spero che tu abbia visto come si sono comportati Netto e MegaMan..."
affermo' MetalMan, tenendo le braccia conserte e guardando Anetta severamente.
"Loro sono stati persone migliori di quanto probabilmente lo sarei stato io al
loro posto. Vedi di non deludere le loro aspettative."
Anetta sospiro' e tiro' su con il naso ancora un paio di volte, poi abbozzo'
un sorriso di consolazione. "Va... va bene... lo so!" affermo', per poi alzarsi
lentamente dalla sua sedia e consegnarsi senza alcuna condizione ad Enzan.
"Tu... sei Enzan Ijyuin, vero? L'asso di SciLab... E va bene, mi consegno alle
autorita' senza condizioni. Voglio... voltare pagina e porre fine a tutto
questo. Fai quello che devi, e arrestami."
"Bene. Mi fa piacere che tu lo abbia capito." disse stoicamente il ragazzo
dai capelli bianchi. "In tal caso... con l'autorita' conferitami come membro
degli Ufficiali, io ti dichiaro in arresto. Hai il diritto di non rispondere
alle domande che ti verranno poste. Se scegli di rinunciare a questo diritto,
tutto quello che dirai da questo momento potra' essere usato contro di te in
giudizio. Hai il diritto ad un avvocato. Se non puoi permettertene uno, te ne
sara' assegnato uno d'ufficio. E, come pentita della Neo-WWW, hai diritto ad una
scorta personale che ti proteggera' 24 ore su 24. Non possiamo escludere che
tentino ritorsioni su di te."
"Si', lo so..." rispose Anetta, annuendo debolmente. "Mi va bene... in fondo,
e' la punizione che merito per le mie azioni..."
Enzan annui', apprestandosi a portare Anetta con se' al quartier generale
degli Ufficiali... ma un attimo prima che potesse andarsene, il signor Urakawa
alzo' una mano e chiese la parola. "Un momento, agente Ijyuin... avrei...
un'ultima cosa da dire alla signorina..." disse debolmente. Anetta si volto'
verso di lui, tenendo ancora lo sguardo basso in segno di vergogna e pentimento,
e si preparo' a qualunque cosa l'uomo volesse farle. Dopo tutto, la ex-agente
della WWW penso', era nel suo pieno diritto prendersi un po' di vendetta per suo
figlio...
Invece, con grande sorpresa di Anetta, l'uomo si limito' a guardarla
severamente, per poi metterle una mano sulla spalla!
"Io... non posso dirti con certezza quando potro' perdonarti." disse
l'insigne scienziato, parlando in qualita' di padre. "Apprezzo molto che tu
abbia riconosciuto i tuoi sbagli e voglia rimdiare... ma ho bisogno di tempo
per... mettere ordine nei miei sentimenti e non correre il rischio di farmi
trascinare da essi. Detto questo, voglio comunque farti i miei piu' sentiti
auguri. E spero che troverai una nuova strada che ti permettera' di essere
felice. Altro, per adesso, non posso dirti."
"Lo capisco, signor Urakawa..." rispose Anetta. "E... la ringrazio comunque
per la fiducia. E'... davvero piu' di quanto credo di meritare, davvero..."
Detto questo, Anetta si inchino', in un ultimo gesto di scusa, e segui' Enzan
fuori dalla sala d'aspetto e verso l'uscita dell'ospedale, dove un nutrito
gruppo di persone attendeva con ansia la fine di quel momento di crisi. Per
qualche istante ancora, il gruppo di Netto e MegaMan resto' li', solennemente in
silenzio... e poi, MegaMan sorrise sollevato!
"Beh, e' tutto finito per il meglio, oserei dire!" affermo'. "Ora forza...
andiamo! Ci stanno aspettando fuori... c'e' tanta gente che ancora aspetta che
questa storia abbia un lieto fine!"
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Infatti, all'esterno dell'ospedale, sotto un cielo scuro e illuminati dalle
mille luci della citta' di notte, si era radunata una folla, tra pazienti
evacuati, medici, infermieri e parenti dei ricoverati... oltre alle troupe
televisive che filmavano ogni istante di quanto stava accadendo, e all'ormai
nota cronista amante delle rane che si manteneva su un lato dell'obiettivo, gli
occhi fissi sull'edificio ospedaliero e soprattutto sull'ingresso, e la mano
destra stretta attorno al microfono. Kero Midorikawa era speranzosa ed ansiosa
come tutti... e il fatto che da un po' non ci fosse piu' alcun segno di
attivita' proveniente dall'ospedale non riusciva certo a renderla meno nervosa.
Prese un bel respiro per calmarsi, proprio un attimo prima che il suo NetNavi,
ToadMan, la chiamasse dal PET, segnalandole che era appena arrivato un
messaggio.
"Kero! Kero-chan, ascolta! Ci sono novita'!" esclamo' il buffo NetNavi-rana.
La ragazza, sorpresa, si slaccio' il PET dalla cintura e lo tenne davanti a se',
facendo cenno a ToadMan di dire cosa stava succedendo. "Sembra che il direttore
dell'ospedale abbia appena mandato una buona notizia... l'alimentazione e' stata
ripristinata, e le piante che stavano minacciando di soffocare l'ospedale sono
tornate alle dimensioni normali! Non solo, ma l'operazione in corso su quel
bambino malato di HBD si e' conclusa per il meglio, e adesso e' fuori
pericolo!"
Il visetto tondo di Kero si illumino', e i suoi tondi occhi nocciola si
spalancarono di gioia. "Cosa? Dici... dici sul serio, ToadMan? Sono riusciti...
a fermare i virus che stavano invadendo il sistema?" esclamo'. "Ma questa e' una
notizia favolosa! Sono proprio queste le notizie che mi piace dare!"
"Allora preparati, Kero-chan, perche' credo che la darai tra pochi istanti!"
ribatte' ToadMan, indicando i cameraman che, a pochi metri da lei, le davano
segno di prepararsi...
"Kero, quello che dice il tuo NetNavi e' vero! L'ospedale ha ripreso a
funzionare, e l'operazione che si stava svolgendo e' andata stupendamente!"
esclamo' uno degli addetti alle riprese. "Credo... che tra non molto i
responsabili di questa vittoria usciranno da quelle porte, ed e' giusto che noi
li onoriamo come meritano, no? Quindi... preparati, perche' tra un attimo
andiamo in diretta!"
"Subito!" rispose Kero vivacemente. Si mise un po' a posto la maglietta e la
gonna, e si preparo' con il microfono vicino alla bocca, per poi iniziare a
parlare quando il tecnico le diede il via con il pollice in alto. "Signore e
signori... buona serata, e benvenuti a questa edizione straordinaria di DNN
News! Ci e' appena giunta notizia che l'attacco informatico all'ospedale della
zona costiera di Dentech City, iniziato non piu' di due ore fa ad opera di
agenti della Neo-WWW... e' stato respinto grazie all'intervento di un gruppo di
NetBattler ufficiali e cittadini, che hanno messo a repentaglio le loro stesse
vite per assicurarsi di salvare quante piu' persone possibile! In questo
momento, dovrebbero essere in procinto di uscire da quelle porte... da un
momento all'altro..."
La telecamera inquadro' l'ingresso dell'ospedale... e pochi secondi dopo,
esse si spalancarono, facendo uscire prima Enzan e Anetta... e subito dopo,
tutti gli altri NetBattlers che avevano preso parte a quella grande battaglia!
Il pubblico esplose in uno scrosciante applauso di gioia e sollievo, e Netto per
primo, dopo essersi guardato attorno quasi meravigliato, alzo' le braccia in
aria e lancio' un grido di vittoria, mentre dallo schermo del suo PET, MegaMan
salutava con le mani!
"Sono proprio loro! I ragazzi che piu' volte ci hannno difeso dal crimine
online, Netto Hikari, Enzan Ijyuin e i loro compagni NetBattler che noi tutti
conosciamo bene! Allora, Netto-kun, MegaMan... che ci potete dire di questo
vostro nuovo exploit? E' grazie a voi se l'operazione e' andata bene, e se
numerosevite innocenti si sono salvate, stanotte! Non siete lieti di questa
vostra nobile azione?" chiese Kero, avvicinandosi a Netto e ad Enzan.
Netto e MegaMan vennero colti un po' di sorpresa dalla domanda inaspettata...
poi, ad un cenno di MegaMan, il ragazzino abbasso' il suo PET in modo che fosse
all'altezza del microfono della giovane cronista, per permettere al suo NetNavi
di rispondere.
"Beh, signorina Midorikawa... a dire la verita', in quei momenti, non avevamo
proprio il tempo di pensare a come sarebbe stata accolta la nostra azione, ne'
del resto ci interessava molto della nostra popolarita'... che vediamo comunque
essere discreta!" affermo' MegaMan, guardandosi attorno e verso la folla
festante. "In quel momento, le uniche cose che stavamo pensando era che c'era un
ragazzino... un nostro amico, per giunta... in pericolo, e non potevamo lasciare
che quei terroristi informatici facessero quello che volevano! E poi...
l'avversario che abbiamo affrontato era particolarmente difficile, e tutto
quelllo che potevamo fare era concentrarci sul combattimento, e tentare di
uscirne vivi!"
"Certo, capiamo bene quello che state dicendo..." rispose Kero, per poi
rivolgersi ad Enzan. "E... per quanto riguarda lei, agente Ijyuin? L'asso dei
NetBattler di Electopia ha qualche dichiarazione da fare riguardo la crisi
appena risolta?"
Enzan alzo' le spalle. "In realta', nulla di particolare. E' stato merito del
gioco di squadra e dell'impegno di tutti se questa situazione si e' risolta per
il meglio." affermo' il giovane asso dai capelli bianchi. Netto fece un sorriso,
a meta' fra il divertito e il commosso. Certo, l'Enzan solitario e scontroso di
diversi mesi fa non avrebbe parlato cosi' bene del lavoro di squadra...
"Penso che abbiate reso bene l'idea, ragazzi..." ammise Kero con un cenno
della testa. Poi, vedendo Anetta che alzava una mano per chiedere la parola, si
giro' nella sua direzione e le pose il microfono. "Hm? Si', dimmi... c'e'
qualcosa che vorresti aggiungere?"
"Si', signorina Midorikawa..." rispose la ragazzina dai capelli rossi,
accettando il microfono che la cronista le stava passando. Si schiari' la gola e
inizio' a parlare, sapendo bene a cosa si stava esponendo. "Signore e signori...
la colpa di quanto e' successo stanotte e' soltanto mia. Sono stata io a
provocare tutto questo caos e a mettere in pericolo tante vite... solo adesso mi
sono resa conto dell'enormita' di quello che ho fatto e me ne pento amaramente!
Per questo... ho deciso di consegnarmi agli Ufficiali, e da questo momento in
poi collaborero' con la giustizia. Voglio solo... fare un appello a tutti i
membri della Neo-WWW che in questo momento staranno sicuramente guardando questo
servizio in diretta! La strada... la strada che avete scelto non vi portera' a
nulla di buono... conduce soltanto nel piu' profondo dell'inferno, e procura
sofferenze a tutti quelli che ci stanno attorno. Per favore, sto facendo appello
alla coscienza che sono sicura vi rimane ancora... abbandonate il nostro
progetto, e consegnatevi alla giustizia. Vi... vi posso assicurare che alla fine
non ve ne pentirete... questi ragazzi... in particolare Netto Hikari e
MegaMan.EXE... mi hanno dimostrato che ci puo' essere un'altra possibilita' per
tutti noi! Per favore, non fatevela scappare!"
La folla riunita tutt'attorno rumoreggio' un po' davanti alla rivelazione di
Anetta, e si senti', per quanto confusamente, qualche mormorio di condanna nei
suoi confronti, ma la ragazzina dalla pelle scura non battte' ciglio. In fondo,
stava probabilmente pensando, questo era quello che lei si meritava per le sue
azioni sconsiderate...
Tuttavia, Kero non sembrava voler partecipare a questo sentimento di
condanna, e riprese il microfono dalle mani di Anetta con un cenno solenne della
testa. "Beh... che cosa devo dire, hai parlato con molta convinzione, e il tuo
discorso e' stato molto toccante. Anch'io, parlando come persona, non posso che
disapprovare di quello che hai fatto, pero'... allo stesso tempo, spero che tu
riesca a trovare il modo di redimerti e di tornare ad una vita normale..."
Affermo', prima di parlare nuovamente alla telecamera. "Signore e signori...
come avete potuto vedere con i vostri occhi, oggi abbiamo visto sia il meglio
che il peggio dell'umanita'... e alla fine, abbiamo visto che ha prevalso la
parte migliore di tutti noi. Credo... che a tutti noi, in fondo, serva tenere
nel nostro cuore un momento come questo, per ricordarci che in fondo il mondo e
noi esseri umani... non siamo poi cosi' orribili come alcuni pensano. Spero...
che la storia che vi abbiamo raccontato stanotte offra a tutti noi degli spunti
per riflettere... e nel frattempo, mostriamo ancora una volta il nostro
apprezzamento a questi giovani eroi. Un bell'applauso, signore e signori!"
Ancora una volta, il pubblico comincio' ad applaudire, mentre Netto, MegaMan
e i loro amici restavano in piedi davanti all'ingresso dell'ospedale, godendosi
quel momento di gloria.
"Hai... hai visto, Mamoru-chan?" disse tra se' Netto. "Questi applausi, in
effetti... sono tutti per te!"
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Tesla sospiro' nervosamente mentre chiudeva la finestra del suo computer
sulla quale scorrevano le immagini della diretta. In fondo, non poteva dire di
essere troppo dispiaciuta che Anetta si fosse fatta catturare e che PlantMan
avesse fallito. Non era certo lei la piu' abile tra gli agenti della sua
organizzazione, e non le sarebbe certo mancato il suo modo di fare irrispettoso
- che diamine, sempre a chiamarla "signora" quando lei aveva solo ventinove
anni! Non c'era nulla che le facesse piu' rabbia...
La giovane donna non era preoccupata di quello che Anetta avrebbe potuto dire
alle forze dell'ordine - in fondo, l'obiettivo minimo della missione di PlantMan
e StarMan era stato conseguito, e ora la Neo-WWW aveva il terzo frammento di
informazioni che avrebbero permesso loro di individuare le Quattro Chiavi. Ne
mancava solo uno, piu' qualche piccola informazione in piu', e poi avrebbero
potuto completare il loro piano. Si trattava solo di avere un po' di pazienza e
sperare che gli altri suoi uomini sapessero portare a termine la missione nei
tempi previsti. Nulla di quello che Anetta avrebbe potuto rivelare agli
Ufficiali sarebbe servito a molto, se tutto fosse stato nelle loro mani al
momento giusto!
"Signorina Tesla, StarMan ci manda il rapporto della missione." disse
MagnetMan dal PET che Tesla aveva appoggiato al proprio fianco. Quando la ricca
erede della Magnets Industry annui' nella sua direzione, il NetNavi magnetico
apri' un file di testo e lesse cio' che il NetNavi stella comunicava loro.
"Bene... StarMan, in effetti, non ci dice nulla che non sapessimo gia'...
l'invasione del network ospedaliero e' andata liscia, grazie anche al supporto
di PlantMan, e la distrazione ha permesso a StarMan di intrufolarsi nel sistema
di sicurezza e trafugare i file che ci interessavano. Al momento, l'ubicazione
di PlantMan ci e' ignota, ma e' ragionevole pensare che sia stato cancellato. In
ogni caso, non e' una perdita importante per noi... gli altri nostri NetNavi
sono comunque piu' che capaci di portare a termine la missione per conto
loro."
"Ottimo." affermo' Tesla. "E... che mi dici di quei quattro? Il signor
Sunayama e il signor Yamashita hanno detto di essere convinti di poterli portare
dalla nostra pare, ma guardando ai loro insuccessi nel periodo in cui hanno
fatto parte della vecchia WWW, non posso fare a meno di essere un po' scettica
in proposito. Dunque... cosa ci assicura che saranno in grado di fare quello di
cui noi abbiamo bisogno?"
MagnetMan, questa volta, sogghigno' lievemente e alzo' le spalle, concedendo
un po' di emozione alla sua espressione normalmente distaccata e cupa. "In
effetti, non ho nemmeno io molta fiducia nelle loro capacita'... ma alla fine,
quello di cui ci dobbiamo preoccupare non e' che riescano a sconfiggere
MegaMan.EXE e i suoi compagni. A noi basta che li distraggano, e per il resto...
possono anche farsi ammazzare, per quello che ci interessa! Considerando poi che
adesso Netto Hikari e i suoi compagni li considerano degli amici, per loro sara'
facile coglierli di sorpresa, non ne conviene anche lei?"
Tesla sorrise come un serpente che sta per mordere. "Beh, hai ragione anche
tu, MagnetMan... e quand sara' il momento di far scattare il nostro piano,
l'effetto sara' ancora piu' devastante se quei mocciosi non sapranno cosa li
colpira'. Molto bene, MagnetMan... in tal caso, riporro' la mia fiducia nelle
capacita' dei signori Sunayama e Yamashita, che finora non mi hanno mai deluso.
Saranno in grado di persuadere quegli sciocchi a darci una mano, e faranno buona
parte del lavoro per noi!"
Tesla venne distratta un istante dopo dal rumore di qualcuno che bussava alla
porta del suo ufficio, e alzo' la testa per rispondere. "Avanti!" esclamo',
suonando un po' infastidita. Tutti gli eventi di quei giorni, e il fatto di
trovarsi in una posizione piuttosto delicata proprio quando il loro obiettivo si
stava avvicinando, non avevano fatto troppo bene ai suoi nervi.
"Con il suo permesso, signorina Tesla..." rispose la voce morbida ed educata
di Noboru Sunayama, lo strano individuo con il cappello da cowboy che era anche
l'operatore di DesertMan. Dietro di lui, dopo aver fatto un inchino, entro'
anche l'appariscente Hidenosuke Yamashita, l'operatore di VideoMan, e Tesla
sembro' assumere un tono piu' rilassato. Dopotutto, quei due erano i suoi
scagnozzi piu' capaci, e avere a che fare con loro la faceva rilassare un po',
considerando che in quel periodo aveva avuto a che fare con subalterni
deludenti...
"Bene, signor Sunayama... signor Yamashita... puntuali come di consueto! Mi
piacciono le persone efficienti, mi danno la sensazione di stare spendendo bene
i miei soldi. Prego, accomodatevi." disse la giovane donna d'affari, indicando
le due sedie vuote davanti alla sua scrivania. I due scagnozzi si sedettero con
un cenno di ringraziamento, e la giovane donna si schiari' la gola, come
preambolo al discorso che stava per fare. "Allora, bando ai preamboli. Voi
sapete gia' perche' vi ho convocati qui, vero?"
"Certamente, miss Tesla!" ribatte' quasi trionfante Yamashita, riavviandosi
una ciocca di capelli viola. "StarMan ci ha consegnato il terzo frammento delle
informazioni necessarie al conseguimento del nostro scopo, e adesso a noi non
rimane che recuperare il quarto... che, sfortuna vuole, e' in posto un po'
troppo sicuro perche' il mio VideoMan e DesertMan vi possano intrufolarsi.
Abbiamo bisogno... di agire in maniera piu' indiretta, grazie a qualche seme di
dubbio... che i nostri favolosi NetNavi hanno gia' provveduto a piantare in un
gruppo di pedine!"
Sunayama ridacchio' giovialmente. "Gia'... quasi non riesco a credere che sia
stato cosi' facile!" affermo', aggiustandosi il cappello sulla testa. "Un po' mi
dispiace che questo spettacolare evento non avra' copertura da parte dei
network... gli ascolti andrebbero alle stelle, se qualcuno trasmettsse la
disfatta definitiva di SciLab e degli Ufficiali... e il successo del nostro
piano!"
"Oh, per quello non ti dovrai preoccupare, amico... pensero' io ad
immortalare il tutto!" esclamo' con convinzione VideoMan.EXE dal PET di
Yamashita. Il NetNavi fanatico di registrazioni video fece scorrere il nastro
che connetteva tra loro le sue braccia, e le luci luminose sulla sua testa si
accesero ad intermittenza, segno che il Net-criminale era pronto ad entrare in
azione. "Sara' un evento che cambiera' la storia del mondo, dopotutto! Non
sarebbe una bella cosa lasciarselo sfuggire... e poi, sara' un modo per
ricordare a tutti la forza di noi Neo-WWW e fare si' che nessuno pensi di
ribellarsi in futuro!"
"Hohohohoooo! Perfetto, VideoMan! Questo e' quello che mi piace sentire!"
esclamo' Tesla, mettendosi una mano davanti alla bocca e facendo una classica
risata da nobildonna. "Allora... immagino che non serva farvi tutte le
raccomandazioni del caso. Riuscite in questa missione, e potete stare certi che
per voi ci sara' una promozione di almeno due gradi... piu' tutta una serie di
privilegi di cui potrete godere una volta che la nostra Neo-WWW sara' diventata
la piu' grande potenza mondiale! Ovviamente, se fallirete, questa promozione
potrebbe tradursi in una seria riduzione dello stipendio... il vostro futuro
dipende da voi, dai vostri NetNavi, e dalle vostre capacita' come NetBattler...
oltre che, ovviamente, da come saprete convincere i nostri soggetti! Sappiatevi
regolare."
"Non falliremo, signorina Tesla! Il nostro piano e' stato studiato nel
dettaglio... e la possibilita' che fallisca e' estremamente remota!" tuono'
DesertMan, suonando quasi colpito nell'orgoglio dal fatto che Tesla avesse
potuto anche solo insinuare che qualcosa sarebbe potuto andare storto. "Ormai
siamo arrivati a questo punto... e abbiamo anche perso dei NetNavi validi come
DrillMan, FlameMan e BeastMan, per non parlare di Inukai, che non siamo ancora
riusciti a recuperare! Non ci faremo fermare dagli Ufficiali proprio adesso... e
non sara' quella traditrice di Anetta e metterci i bastoni tra le
ruote!"
"Lasciate perdere quella stupida... fin dall'inizio, Anetta non era altro che
una galoppina, utile certo, ma pur sempre sacrificabile. Non potra' raccontare
abbastanza alle forze dell'ordine da metterci seriamente nei guai, quindi...
almeno per il momento, possiamo anche dimenticarci di lei." affermo' Tesla,
facendo un movimento con la mano come per dire che non importava. "Concentratevi
sulla vostra missione. Come giustamente ha detto DesertMan, siamo arrivati
troppo in la' per permetterci un fallimento ora. Ho fiducia nelle vostre
capacita', che sono state provate piu' e piu' volte... quindi, tenete fede alla
vostra fama!"
Sunayama e Yamashita si alzarono dalle loro sedie, e si inchinarono davanti a
Tesla. "Certamente, miss Tesla, non dubiti!" affermo' l'appariscente giovanotto
dai capelli viola. "Quando saremo di ritorno, la Neo-WWW avra' tutte le carte
vincenti in mano!"
"E gli Ufficiali saranno in rotta e sconfitti una volta per tutte!" concluse
Sunayama. "Sara'... un evento storico, e lei e MagnetMan ve lo potrete godere in
diretta assoluta!"
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"Abbiamo capito... e cosi', PlantMan e' stato cancellato." esclamo'
PlanetMan.EXE, con la sua inquietante voce duale, mentre BubbleMan e StarMan
terminavano il rapporto sull'operazione appena conclusa. Il piccolo NetNavi
vestito da palombaro annui', e il fucile ad arpione che portava sulla schiena
tintinno' contro il suo buffo scafandro.
"E' cosi', PlanetMan-sama, de puku!" rispose, la voce acuta che suonava quasi
come uno spillo che entrava nel cervello. "Era riuscito a fuggire dal server
dell'ospedale dopo la sua sconfitta, ma... poco dopo, abbiamo intercettato
l'emersione di una grande potenza vicino al distretto dell'UraNet dove si
trovava. E... di li' a pochi secondi, il segnale di PlantMan e' scomparso, de
puku!"
"Immaginiamo che si tratti di... lui..." affermo' StarMan, pronunciando
l'ultima parola con palpabile apprensione. "Questo vuol dire che le nostre
attivita'... hanno finito per attirare la sua attenzione. Questo... non gioca
certo a nostro favore."
NapalmMan, in piedi vicino ai gradini del trono di PlanetMan, incrocio' le
braccia sul torace-volto, apparentemente assorto nei suoi pensieri. In effetti,
se Serenade.EXE, il NetNavi piu' potente dell'UraNet, era arrivato ad uscire
dalla Secret Area per cercare di mandare all'aria i piani della Neo-WWW, questo
voleva dire che avevano a che fare con un avversario che avrebbe potuto
sopraffarli senza eccessivi problemi. Non si era guadagnato il titolo di "re
dell'UraNet" per caso, e anche i suoi cinque guardiani... tra cui un
ex-servitore della vecchia WWW...
Ma prima che lui, PharaohMan o PlanetMan potessero commentare in proposito,
una figura minacciosa avvolta in un mantello svolazzante apparve dietro il
gigantesco NetNavi sferico, con un suono inquietante che sembrava quello del
vento in una fredda mattina d'inverno, i suoi occhi terrificanti che fissavano
minacciosamente davanti a lui. Si poteva vedere chiaramente che nello sguardo
del misterioso NetNavi ammantato brillavano odio e sete di vendetta...
sentimenti che si erano risvegliati non appena si era parlato di Serenade!
"Il re dell'UraNet, eh?" sussurro' minaccioso Forte.EXE. "E' passato molto
tempo dall'ultima volta che io e lui ci siamo sfidati... e da allora, ho sempre
desiderato l'opportunita' di prendermi la rivincita."
"Lo sappiamo bene... e sappiamo anche che, di tutti noi, sei tu l'unico in
grado di sorpassare la sua potenza." rispose brusco PharaohMan. "Per
quanto alla mia divina persona ripugni ammetterlo, non sarei in grado di
sconfiggere Serenade.EXE senza perire a mia volta, e anche PlanetMan-sama si
troverebbe in svantaggio contro di lui. Tu, Forte.EXE, sei l'unico in grado di
sconfiggerlo... ed e' anche per questo che ti abbiamo reclutato. Il tuo
risentimento nei suoi confronti, e nei confronti della razza umana, ti rendono
il NetNavi ideale per questo incarico. Dopodiche', noi NetNavi non avremo piu'
ostacoli, e potremo dominare entrambi i mondi a nostro piacimento, per la gloria
della nostra specie!"
"Risparmiami le tue prediche, PharaohMan." taglio' corto Forte, sapendo di
potersi permettere un tale modo di fare anche con uno dei NetNavi piu' potenti
della rete. "Io ho accettato di unirmi a voi soltanto perche' avrei avuto
l'opportunita' di avere la mia vendetta e diventare piu' potente. Quello che poi
volete fare del mondo e della razza umana non mi interessa minimamente, ne' mi
importa della cosiddetta gloria di noi NetNavi. Io combatto unicamente per me
stesso."
"Certo. Questo lo sappiamo bene." rispose PlanetMan, mentre PharaohMan
si ritraeva, allo stesso tempo oltraggiato per la mancanza di rispetto, e
irritato per non poterci fare niente. "Ma in questi casi, come si suol dire,
una mano lava l'altra, ad entrambe lavano il viso. Visto che i nostri interessi,
almeno fino ad un certo punto, coincidono, tanto vale renderci le cose piu'
facili e collaborare. BubbleMan, StarMan... sapete gia' quale sara' la prossima
mossa dei nostri... collaboratori?"
Mentre Forte distoglieva lo sguardo, la sua espressione illeggibile, i due
NetNavi di rango inferiore nonpersero tempo a drizzarsi in piedi e a mettersi
sull'attenti. "Si'... si', PlanetMan-sama!" esclamo' StarMan, con meno
convinzione di quanta gli avrebbe fatto piacere averne. "Adesso... credo che
abbiano intenzione di sfruttare gli ex-membri della nostra organizzazione... sia
umani che NetNavi... in modo da avere accesso al quarto e ultimo frammento del
file di informazioni sulle Quattro Chiavi. C'e'... qualcosa che dobbiamo fare in
proposito, mio signore?"
Gli occhi luccicanti di PlanetMan si strinsero. "Per adesso, limitatevi ad
osservare... e, se necessario, intervenite indirettamente per disturbare gli
Ufficiali. Questa parte del nostro piano deve riuscire, a tutti i costi. Se
falliamo ora, il nostro progetto verra' ritardato di alcuni anni... nella
migliore delle ipotesi. E nella peggiore, fara' convergere gli Ufficiali sulla
nostra posizione prima del momento ideale. Noi siamo senz'altro potenti, ma
nemmeno noi e Forte.EXE potremmo farcela se venissimo attaccati da un esercito
di NetNavi Ufficiali del livello dei nostri avversari, compresi Serenade e i
suoi guardiani." commento'. "Quindi, ci aspettiamo da tutti il massimo, e
non tollereremo errori. E' tutto chiaro?"
Forte fece un cenno con la testa, appena visibile. PharaohMan ridusse gli
occhi ad una fessura, mentre NapalmMan, StarMan e BubbleMan si inchinavano.
Soddisfatto, PlanetMan punto' una delle sue tozze mani verso i suoi sottoposti.
"Molto bene, dunque! Ora e in questo momento, noi, PlanetMan.EXE, diamo
ufficialmente inizio alla parte finale del nostro piano! Per la gloria della
Neo-WWW e il dominio dei NetNavi sul mondo intero!"
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"Tre elementi... finalmente, dopo che quegli incompetenti hanno fallito cosi'
tante volte, sono riusciti ad ottenere tre dei file che ci servivano..." disse
una voce roca, dall'accento folle, appartenente ad un vecchio, curvo sotto il
peso degli anni e del suo odio, che stava guardando con bramosia i grafici che
apparivano in rapida successione sullo schermo del portatile a cui stava
lavorando, unica fonte di luce in una sala buia e fredda, piena di enormi
terminali che emettevano, di tanto in tanto, alcuni inquietanti segnali
acustici. Era una sala fredda, asettica, quasi inumana nella sua pulizia e
precisione, accompagnata da quella tetra penombra che rispecchiava benissimo
l'animo dell'uomo che, ingobbito sullo schermo, continuava a tramare...
"Finalmente... dopo la disfatta del Life Virus... dopo che anche la Gospel ha
fallito nel suo incarico..." sussurro' l'individuo, il cui volto rugoso e
scheletrico venne per un attimo illuminato dalla luce dello schermo.
"Finalmente, la mia vendetta sta per compiersi! Questo mondo... paghera' per
avermi messo da parte! La Bestia si risvegliera'... ed inaugurera' l'Armageddon
del CyberWorld e della Terra! E questa volta... questa volta, il maledetto
Tadashi Hikari e la sua discendenza non potranno in alcun modo ostacolarci!"
Una roca risata asmatica riecheggio' sinistra nella sala, mentre fuori dalla
finestra, un colpo di vento ululo' in maniera agghiacciante, come se anche
l'architettura di quel posto e gli elementi esterni volessero partecipare alla
crudele gioia del vecchio...
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Netto, i suoi genitori e i suoi amici non potevano certo dire di aver dormito
molto, quella notte... tra l'emergenza che li aveva colti tutti di sorpresa,
l'adrenalina della battaglia con PlantMan, e l'emozione che avevano provato alla
notizia che Mamoru era sano e salvo, e aveva superato quella delicata
operazione... non era rimasto loro molto tempo per riposarsi. Tuttavia, per
quanto il piccolo Chisao facesse fatica a tenere gli occhi aperti quella mattina
- e Dekao, giustamente, gli aveva suggerito di restare a casa e dormire ancora
qualche oretta -, nessuno di loro sembrava essersi fatto pesare troppo quella
nottata, e infatti, adesso, il gruppo stava tornando all'ospedale dove si era
svolta la grande battaglia, non appena si era saputo che finalmente Mamoru era
uscito dal coma farmacologico in cui era stato dalle fine dell'operazione. Anche
dall'esterno della struttura ospedaliera, comunque, si poteva vedere che la
tensione e lo sconvolgimento del giorno prima non erano ancora sfumati del
tutto... c'era un certo viavai di personale, probabilmente addetti che cercavano
di rimettere a posto sia l'ospedale che il server dopo il caos che PlantMan
aveva provocato... degenti che dovevano essere spostati da altre parti... e di
tanto in tanto, si vedevano anche infermieri che portavano con se' scatoloni
pieni di tralci tagliati, appartenenti alle piante cresciute selvaggiamente che
erano state sfoltite per consentire maggiore agibilita'. Anche se il peggio era
stato evitato, l'attacco della Neo-WWW aveva comunque lasciato dei segni...
"Ancora non riesco a credere a quello che e' successo... e' accaduto poche
ore fa, e mi sembra ancora un sogno!" commento' Roll dal suo PET. La sua
operatrice, che teneva nelle mani un mazzo di fiori colorati, non pote' fare
altro che sospirare e dirsi d'accordo.
"Capisco cosa vuoi dire, Roll-chan..." disse Meiru. "Anch'io, se devo dire la
verita', mi sento come se mi fossi da poco svegliata..."
Yaito soffoco' uno sbadiglio. "Yaaawn... strano, Meiru-chan, se pensi che
questa notte non abbiamo praticamente chiuso occhio... heh, ma se non altro,
tutto e' andato bene, e il piano della Neo-WWW e' stato sventato..."
"Purtroppo, Yaito-chan, non del tutto... odio dover fare il guastafeste, ma
c'e' un particolare che, nell'entusiasmo del momento, non abbiamo
considerato..." intervenne Netto, con un sorrisetto imbarazzato... che, si
sarebbe potuto capire guardandolo in viso, nascondeva una preoccupazione molto
concreta. Quando gli altri ragazzi si chiesero cosa volesse dire il loro amico
con quelle parole, MegaMan intervenne e rispose per il suo Net-Op.
"L'obiettivo della Neo-WWW, quando ha attaccato questo ospedale, era di
ottenere il successivo frammento di informazioni che li avrebbero condotti alle
Quattro Chiavi... e sfortunatamente, nel corso della battaglia, qualcuno e'
riuscito a portarle via dal luogo dello scontro." affermo' MegaMan. "Il loro
scopo era questo, fin dall'inizio... e PlantMan, anche se mi secca ammetterlo,
e' riuscito egregiamente nel suo compito di distrarci, e permettere al suo
complice di portare a termine la missione."
"Accidenti, Mega, adesso si' che la situazione si fa seria..." commento'
Dekao, grattandosi la testa quasi calva con un indice. "Quanti file di
informazioni restano, prima che abbiano completato la composizione delle
indicazioni? Due? Tre?"
"Uno soltanto, signorino Dekao. Uno soltanto." rispose Glyde.EXE con tono
piatto ma nel quale si riusciva comunque a ravvisare un certo allarme. "E
abbiamo buone ragioni di credere... che sappiano gia' dove andare a cercare.
Sono andati a colpo sicuro questa volta, ed e' quindi molto probabile che si
stiano gia' organizzando per tentare un altro attacco... temo che sentiremo
parlare ancora di loro, e molto presto."
Tohru sospiro'. "Allora, tra non molto dovremo combattere di nuovo... chissa'
quando finira', tutto questo... e poi, per colpa dei piani sempre piu' audaci
della Neo-WWW, il crimine online e' in aumento..."
"Beh, per oggi non pensiamo a queste cose!" esclamo' Netto, cercando di far
vertere la conversazione su un argomento un po' piu' lieve. "Adesso, stiamo
andando a far visita a Mamoru-chan, quindi... non parliamo piu' della Neo-WWW!
Quelle canaglie non ci rovineranno anche questa giornata!"
MegaMan, Meiru, Roll e gli altri ragazzi si sentirono piu' sollevati, e quasi
tirarono un sospiro di sollievo all'idea che almeno per quel giorno non
avrebbero dovuto pensare alle NetBattle e ai loro nemici della Neo-WWW. Nel
frattempo, il gruppo era arrivato alle porte dell'ospedale, dove vennero accolti
con saluti e ringraziamenti da diversi dei medici e degli infermieri che li
avevano visti in azione il giorno prima.
"Ah, siete voi, ragazzi! Dobbiamo ancora ringraziarvi per quello che avete
fatto ieri!" esclamo' un dottore, che Netto, Meiru, MegaMan e Roll riconobbero
subito come il medico a cui si erano rivolti quando Mamoru aveva avuto la prima
crisi, sulla spiaggia. "Se non foste stati presenti quando e' cominciato
quell'attacco... temo proprio che avremmo perso Mamoru! E' stato anche merito
vostro se questa operazione e' stata un successo!"
"Heheheee, addirittura..." affermo' MegaMan, sfregandosi la nuca. "Molto
semplicemente, Mamoru-chan e' un nostro amico, e non potevamo lasciarlo al suo
destino... come non potevamo abbandonare tutti i malati che erano in pericolo in
quel momento!"
"A proposito, dottore, non ci sono state vittime, spero..." chiese Yaito.
"Dopotutto, molti pazienti erano in reparti che dipendevano dalla fornitura
elettrica..."
"E' vero... ma per fortuna, siamo riusciti ad evitare il peggio!" rispose il
medico. "Alcuni di loro sono ancora in gravi condizioni, tuttavia, e ci vorra'
del tempo prima che si possa dire per certo come se la sono cavata...
quell'attacco informatico ha inflitto parecchi danni al nostro server..."
"Capisco... mi dispiace per quello che e' successo, e ci piacerebbe poter
fare di piu' per aiutarvi..." rispose Netto, facendosi piu' serio... ma il
medico lo tranquillizzo' immediatamente, muovendo una mano davanti a lui.
"Tranquillo, ragazzo mio, voi avete gia' fatto piu' che abbastanza!" rispose.
"Piuttosto... immagino che siate venuti a vedere come sta Mamoru-chan,
vero?"
"Si'..." rispose Dekao. "Noi siamo i suoi amici, e... saremmo desiderosi di
vederlo, e renderci conto se sta guarendo bene..."
"Capisco... state tranquilli, ragazzi, il fisico di Mamoru ha retto
benissimo, anche se l'operazione era in effetti piuttosto rischiosa..." fu la
risposta del medico, che poi indico' con lo sguardo i piani superiori
dell'edificio. "Comunque... adesso si', e' in condizioni di ricevere visite! E
anzi... con lui ci sono anche i suoi genitori e la signorina Tamako, quella
ragazza di Yoka! Credo che saranno molto felici di vedervi!"
"Grazie, dottore, e buon lavoro! Spero che tutto torni alla normalita' quanto
prima!" saluto' MegaMan. I ragazzi salutarono a loro volta ed entrarono
nell'indaffarato ospedale, ripercorrendo la strada che Netto e MegaMan avevano
gia' fatto la prima volta per andare a trovare il loro piccolo amico, prendendo
poi l'ascensore e salendo fino al piano che ormai conoscevano bene. Non ci volle
molto per arrivare davanti alla stanza del loro piccolo amico, e una volta
giunti li', Meiru si fece avanti per prima e busso'.
"Chi e'?" chiese una voce dall'interno, che i ragazzi riconobbero essere
quella del professor Urakawa.
Netto e MegaMan, con un sorriso sollevato, si fecero avanti. "Siamo noi,
professor Urakawa! Netto Hikari, MegaMan e i loro compagni!" rispose il NetNavi
azzurro. "Siamo venuti a vedere come sta Mamoru-chan!"
"Ah, bentornati, ragazzi!" esclamo' una energica voce femminile, chiaramente
quella di Tamako. Un secondo dopo, la porta si apri', rivelando il volto
sorridente della ragazza di Yoka. "Mi stavo giusto chiedendo quando vi sareste
fatti vedere! Prego, entrate pure! Mamoru-chan voleva vedervi!"
"Benvenuti!" disse MetalMan dal PET di Tamako. "E' un piacere vedere che
state bene."
"Permesso..." disse Netto, entrando per primo nella stanza d'ospedale... e
una frazione di secondo dopo, il bambino che giaceva sul letto, circondato da
inquietanti macchinari e da tubicini che entravano nel suo corpo, si mise
semiseduto, guardando verso i suoi salvatori con un sorriso radioso sul
volto!
"Netto-kun, MegaMan!" esclamo' il piccolo Mamoru, felice di rivedere i suoi
amici. Ora che si era rialzato, Netto e i suoi amici potevano vedere meglio i
segni che l'operazione aveva lasciato sul suo corpo: il torace di Mamoru era
fasciato stretto, e una piccola macchia di sangue color rubino era visibile
sulla parte anteriore delle bende. Alcuni tubicini trasparenti entravano nel suo
corpo, facendo scorrere nelle sue vene sostanze nutrienti, immunodepressori, e
chissa' quali altre strane medicine, di cui Netto non voleva neanche pensare, e
nonostante fosse in condizioni tutto considerato buone, il suo colorito ancora
pallido e i suoi occhi velati dal sonno tradivano il trauma a cui il suo piccolo
corpo era stato sottoposto... "Ragazzi, sono cosi' contento di rivedervi! Ho
sentito quello che e' successo mentre facevo l'operazione... e vi ringrazio
infinitamente! Mi avete... mi avete salvato la vita due vote!"
"Mamoru-chan!" esclamo' Netto, piazzandosi a fianco del lettino mentre, a sua
volta, salutava i genitori di Mamoru, seduti vicino al figlio. "Hehehee...
tranquillo, in fondo non e' stata poi un'impresa cosi' difficile! Abbiamo
fatto... il nostro dovere, e ci fa piacere vedere che la tua operazione e'
riuscita!"
"Signori Urakawa... buongiorno!" esclamo' Dekao, entrando a sua volta nella
stanza, accompagnato da tutti gli altri ragazzi del gruppo. "Siamo gli amici di
Netto-kun e Meiru-chan... il mio nome e' Dekao Ooyama, e questo e' il mio
NetNavi, GutsMan!"
"GUTS!" esclamo' il massiccio NetNavi, sollevando un pugno in aria in segno
di trionfo.
"Io sono Yaito Ayanokouji, e il mio NetNavi e' il mio fedele maggiordomo
Glyde!" si presento' la ricca ereditiera dello Zaibatsu Ayanokouji. "Je suis
tres heureux di fare la vostra conoscenza, monsieur et madame
Urakawa!"
"E per finire, ci siamo noi... anche se non siamo certo gli ultimi!" disse
IceMan, precedendo il suo introverso operatore. "Io sono IceMan, e il mio
operatore, qui presente... e' Tohru Hikawa! Piacere di conoscervi!"
"Ehm... buongiorno, signori Urakawa..." concluse Tohru, vagamente
intimorito.
I genitori di Mamoru si alzarono, accogliendo i ragazzi con calore e affetto.
"Oh, che sorpresa! Siete venuti tutti!" esclamo' la signora Urakawa, sul cui
viso era ancora visibile qualcuno dei segni che l'ansia del giorno prima aveva
lasciato sul suo volto. Anche loro non avevano avuto molte possibilita' di
riposarsi, durante quei momenti frenetici... "Ragazzi, siamo tutti molto felici
di vedervi... e non potremo mai ringraziarvi abbastanza per quello che avete
fatto pr noi!"
"Gia'... voi e Tamako-san siete intervenuti proprio al momento giusto!"
affermo' il professor Urakawa. L'espressione dell'uomo era cambiata
visibilmente, dalla prima volta che i ragazzi lo avevano visto... ora sembrava
quasi ringiovanito! "Se... non fosse stato per voi... ma per fortuna, e' andato
tutto bene, e i medici hanno detto che Mamoru potra' uscire dall'ospedale tra
due settimane!"
"E' vero, Mamoru-chan? Cosi' presto?" esclamo' MegaMan con visibile gioia...
al che Mamoru strizzo' un occhio e mosse debolmente la testa su e giu'.
"Si'... MegaMan..." mormoro', fermandosi a riprendere fiato quasi dopo ogni
parola. "E'... grazie... alle nuove cure... che hanno sviluppato..."
"Non ti affaticare troppo, Mamoru-chan, sei ancora molto debole..." si
raccomando' Netto, mettendo una mano sulla spalla del suo amico per tenerlo
disteso sul letto. "Ma... davvero potrai uscire tra cosi' poco? E' una notizia
stupenda!"
"E... per farti ancora tanti auguri di pronta guarigione, ti abbiamo portato
questi..." affermo' Meiru, presentando i fiori colorati che aveva portato con
se'. "Sappiamo che non e' molto, ma... credimi, questo e' un augurio che ti
facciamo con tutto il cuore!"
"Grazie, ragazzi... davvero... siete troppo... buoni... sono commosso..."
disse Mamoru, ancora n po' ansimante, mentre riceveva il mazzo di fiori dalle
mani della bambina dai capelli fucsia.
"Heh... ragazzi, so di non essere esattamente una tipa a cui piace fare la
sentimentale... ma vi ringrazio comunque per tutto quello che avete fatto per
Mamoru!" disse Tamako. Ora che la negoziante di Yoka aveva messo da parte la sua
espressione da dura, vederla sorridere cosi' gentilmente era quasi strano a
vedersi... "Allora... adesso che cosa si fara'? Immagino che un incidente simile
non sara' fatto passare sotto silenzio."
"Infatti, Tamako-san... hanno gia' mandato diversi momenti in onda, in
diretta nazionale." rispose Tohru. "Gli Ufficiali sono tutti in allarme, fino a
questo momento nessun Net-criminale era mai arrivato a sferrare un attacco cosi'
audace. E questo... sta purtroppo dando morale anche ad altre cellule criminali
di minore importanza. La rete e' di nuovo sotto assedio, come durante i tempi
della Gospel."
"Accidenti... gia', immagino che il lavoro di un tutore dell'ordine non sia
facile..." affermo' il professor Urakawa. "Io... non lavoro direttamente per
quella branca, ma ho sentito spesso parlare delle difficolta' che avete
nell'assicurarvi che la rete sia al sicuro... non posso fare altro che augurarvi
buona fortuna!"
"Lo apprezziamo molto, professor Urakawa..." disse MegaMan, con un cenno
della testa, prima che un segnale acustico e una icona luminosa annunciassero,
sia a lui che al resto del suo gruppo, che era arrivato un messaggio. E non
c'era bisogno di un grande sforzo dell'immaginazione per capire da chi poteva
arrivare, in un momento come quello. "Ah, c'e'... un messaggio! E a quanto pare
proviene proprio da SciLab! Chissa' che novita' hanno?"
"Abbiamo ricevuto lo stesso messaggio..." affermo' Roll, indicando l'icona a
forma di busta che si era illuminata nell'angolo in alto a destra del suo
schermo. "E... posso immaginare che, dal momento che i codici sono ormai quasi
tutti in mano alla Neo-WWW, abbiano intenzione di prendere provvedimenti
straordinari."
"Un messaggio direttamente dal quartier generale? Vuole essere una faccenda
seria..." commento' Tamako, ringraziando tra se' di non essere un membro delle
forze dell'ordine. Per quanto dinamica lei fosse, non era esattamente il tipo di
vita che le si addiceva.
"Gia'... e temo che gia' da oggi pomeriggio saremo di nuovo all'opera!"
sospiro' Netto. "A volte desidererei che anche queste organizzazioni criminali
si prendessero un giorno di riposo... per i NetNavi non c'e' problema, ma noi
oggi non abbiamo proprio chiuso occhio!"
Mamoru, sentendosi un po' in colpa per quello che stava passando il suo
amico, allungo' una mano e gli tocco' il braccio, come per fargli coraggio.
"Netto-kun... MegaMan... voi... e i vostri amici... mi avete... ridato... la
gioia di... vivere!" disse, prendendo fiato tra una parola e l'altra. "So... che
potrete... farcela! Io... credo... in voi!"
"Beh, io sono perfettamente d'accordo con lui, sapete?" rispose Tamako, con
un sorrisetto di incoraggiamento. "Avete affrontato un bel po' di avversita',
finora, e sono sicura che supererete anche questa! E poi, non dimenticate che
c'e' un bel po' di gente in gamba che e' disposta a darvi una mano, non ultimi
la sottoscritta e il suo NetNavi! Dico bene, MetalMan?"
"Sono perfettamente d'accordo, Tamako. E' stato un piacere per me dare una
mano a MegaMan e ai suoi compagni... anche perche' c'era in ballo la vita di un
mio amico." affermo' il gigantesco NetNavi corazzato. "Se avete bisogno di una
mano, non esitate a chiedere di noi, e noi vi aiuteremo con tutte le nostre
forze."
Queste parole, e gli sguardi di gioia e incoraggiamento che stavano ricevendo
da Mamoru, dai genitori del piccolo e anche da Tamako furono una sorta di
iniezione di fiducia per Netto, MegaMan e i loro compagni: per quanto avessero
avuto a che fare con dei grossi problemi, a cui molti ragazzi della loro eta'
non dovevano neanche rivolgere il pensiero, il fatto di dare speranza a tante
persone, e di svolgere un ruolo cosi' importante e ammirevole faceva loro capire
che, in ogni caso, non erano soli... e che potevano sempre contare su qualcuno
che avrebbe fatto loro da supporto. Quella notte, grazie alle loro azioni, molte
persone avevano avuto salva la vita... e un bambino la cui vita rischiava di
essere dolorosamente corta era riuscito a vedere un altro giorno e, soprattutto,
a recuperare la speranza e a ricominciare a lottare per la sua vita. E lo stesso
valeva per i suoi genitori, che ora erano tornati a sorridere con il
cuore...
E questa, in fondo, non era la piu' grande delle vittorie?
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Yuuichiro Hikari e il signor Meijin annuirono, dopo aver dato un'occhiata ai
diagrammi che si avvicendavano sui loro schermi. Dopo aver salvato gli ultimi
sviluppi del loro lavoro nella memoria centrale del sistema, i due ricercatori
di SciLab alzarono la testa dalle loro console, e si rivolsero alle persone che
si erano riunite vicino a loro, in attesa di una loro risposta: Enzan Ijyuin era
alla testa del piccolo gruppo, e accanto a lui si trovavano Raika (che, anche
per un individuo stoico e controllato come lui, sembrava esprimere un fastidio
appena accennato) e i tre Net-Agents, tutti in attesa di ordini.
"Molto bene, signori..." disse Yuuichiro, dopo essersi schiarito la gola ed
essersi voltato in direzione del gruppetto di tutori della legge. "La situazione
e' questa: i preparativi per gli esperimenti di Cross-Fusion sono stati
ultimati, e oggi pomeriggio potremo iniziare i nuovi test, e verificare
l'attitudine di ognuno di voi alla fusione con il proprio NetNavi. Inoltre, per
coloro che sono al di sopra della soglia di adeguatezza, procederemo con il
primo vero e proprio tentativo di Cross-Fusion, in una situazione controllata.
Ci sono domande?"
"Per il momento no, professor Hikari." affermo' Raika. Non era molto convinto
di questa idea della Cross-Fusion, ma non era tipo da mettere in discussione le
decisioni provenienti dall'alto.
Il comandante Biff annui'. "Nessuna domanda neanche da parte nostra,
professor Hikari." disse il pescivendolo mascherato. "Siamo anzi curiosi di
vedere questa Cross-Fusion all'opera, e verificare se e' davvero cosi' efficace
come sembra. Se funzionera', sara' l'inizio di una nuova era, e la fine di
un'altra barriera tra mondo reale e mondo virtuale. Ma... se questa tecnologia
dovesse cadere nelle mani sbagliate, sarebbero problemi per tutti.
"Mi fa piacere constatare che questo e' gia' chiaro a tutti. E' per questo
che abbiamo preso tutta una serie di precauzioni, e abbiamo consentito solo a
persone di comprovata etica e moralita' di usare la Cross-Fusion" disse Meijin.
"Questa potente arma va tenuta fuori dalla portata di qualsiasi Net-criminale...
o le conseguenze potrebbero essere disastrose."
Yuuichiro si aggiusto' gli occhiali e diede un'occhiata preoccupata allo
schermo che gli stava davanti. Quello che aveva detto Meijin era vero, e suo
figlio e i suoi amici erano tra i privilegiati, se si poteva usare questo
termine, a cui era toccato questo oneroso compito. La Neo-WWW, nonostante tutti
gli inconvenienti, continuava ad avvicinarsi al suo obiettivo... e l'unica cosa
che si poteva fare era sperare che la Cross-Fusion funzionasse come era stato
inteso, e desse a SciLab un asso da giocare in piu' contro i suoi nemici...
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CONTINUA...
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