Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa
Credete che sia bella la vita di una principessa?
Sicuramente tutti diranno “Sì, certo” senza neanche pensarci
due volte. Ma io vi assicuro che non è così… per mia esperienza personale.
Sì, io mi chiamo Strawberry Momomiya, ho 18 anni, e sono la
figlia maggiore del re del piccolo stato di Tokyo.
Certo, essere principessa ha i suoi vantaggi; un sacco di
persone ai tuoi ordini, notorietà, soldi… però ha molti, molti difetti… hai
un’etichetta da rispettare, quindi ti devi comportare in questo e quell’altro
modo senza neanche pensare lontanamente di disobbedire… cioè non puoi vestirti
in modo succinto, non puoi dire parolacce, non puoi andare a feste notturne…
insomma, non puoi fare quello che la maggior parte delle ragazze della mia età
fanno oggi, nel 2005… naturalmente non puoi frequentare gente “normale”, perché
“questo nuocerebbe alla reputazione della famiglia reale!” e bla bla bla… e dei
miei sentimenti chi se ne frega… inoltre, sono destinata a sposare un uomo
appioppatomi dalla mia famiglia… senza avere la facoltà di scegliere la persona
giusta per me…
-Sua altezza, sono venuta qui a prepararla per l’incontro
con il suo promesso sposo…- mi disse una delle donne al mio servizio.
-Ah, era oggi? Me ne ero pure scordato… che allegria, eh?
Oggi conoscerò l’uomo che sarò obbligata a sposare… lo dovrò sposare senza
discutere, capisci?-
-Chissà, magari sarà la persona giusta per lei… ^^-
-Sì, sì, parli bene tu, che puoi fare quello che vuoi,
andare dove vuoi e sposarti con chi vuoi…- le dissi, mentre mi spazzolava i
capelli.
-Ma come, lei è fortunatissima… è ricca sfondata, è la
figlia del re di questo paese, lo capisce? È logico che ci sia qualche
difettuccio nella sua vita…-
-Sì, ma ultimamente i
svantaggi stanno superando di gran lunga i lati buoni!- dissi furente,
scaraventando per terra un vasetto che si trovava sulla mia scrivania.
Quei discorsi mi facevano innervosire tremendamente… che
cosa ne potevano sapere loro della mia vita? Sì, sicuramente loro non avevano
tutti i miei miliardi, ma io ci avrei rinunciato volentieri pur di condurre una
vita normale…
Alla fine, la mia servitrice finì di prepararmi. Avevo un
vestito nero, semplice e liscio… naturalmente i jeans a vita bassa, i top e le
minigonne erano tabù (Beh, anche a casa mia ndAya)… beh, è naturale, che figura
ci avrebbero fatto i miei genitori con una figlia vestita in modo così
“sconveniente”…
Andai nel salone, dove mi aspettava mia madre.
Appena mi videro, una donna della servitù aprì la porta, e
fece cenno a qualcuno di entrare.
-Strawberry, ti presento il tuo promesso sposo, si chiama
Ryan Shirogane, ha 20 anni ed è l’erede del duca di Yokohama-
Il ragazzo entrò dalla porta. Caspita, com’era bello…
(Concordo ndAya) aveva dei capelli biondissimi, degli splendidi occhi azzurri
ed era molto alto… prima di incontrarlo lo immaginavo basso, grasso e miope,
come di solito sono tutti i reali…
-Piacere di conoscerla, signorina Momomiya…- mi disse
baciandomi la mano.
Il mio volto si colorò tenuemente di rosso.
-P…piacere m…mio…-
-Strawberry, questa donna invece è sua altezza la duchessa
di Yokohama, nonché la madre di Ryan Shirogane…-
-Piacere…-
-Strawberry, mostra al tuo promesso sposo la nostra
residenza…-
-Sì, subito madre…-
Immediatamente mi diressi, seguita da quel ragazzo, verso
l’enorme giardino posteriore presente nella nostra lussuosa abitazione.
C’era uno spazio apposito per fare equitazione, un enorme
piscina e dei campi da gioco.
-Ti va di andare a cavallo?-
-Ok…-
Io e il biondo montammo a cavallo.
-Ehi, tu che ne pensi di questa faccenda?- gli chiesi
-Che cosa ne dovrei pensare? Una gran rottura di scatole e
basta… perché dovrebbero scegliere i miei la persona con cui condividerò parte
della mia vita?-
-Già, hai pienamente ragione… senti, visto che ormai,
volenti o nolenti, dobbiamo stare insieme, che ne dici di conoscerci meglio?-
-Che cosa? Tu sei matta… che cosa me ne potrebbe mai fregare
di te, ragazzina?-
-Ehi, come ti permetti?! Inoltre, guarda che ho solo due
anni meno di te, quindi non sfottermi più di tanto!-
-Sarà, ma hai la mente e soprattutto il corpo da bambina,
quindi ti chiamerò così…!-
-Cretino! Guarda che i ragazzi mi dicono continuamente che
sono molto carina!-
-Sì, sì, come no, quelli che vogliono approfittarsi della
tua fama e della tua ricchezza… comunque, anche se fosse vero, a me non piaci
per niente. I tuoi capelli, soprattutto, sono orribili. Io odio le rosse.-
-Maleducato! Scemo e antipatico!-
E io che l’avevo considerato bello…
Per vendicarmi presi una fionda che tenevo sempre in una
tasca presente sulla sella, e tirai un sasso contro il suo cavallo. Questo si
imbizzarrì, corse molto velocemente e saltò la bassa staccionata che divideva
la parte del prato adibita all’equitazione dalla piscina. Fece un bel salto e
finì direttamente dentro l’acqua.
Scoppiai a ridere.
-Maledetta… sei stata tu, vero?-
-Io? Nooo… sai, forse il cavallo si è arrabbiato perché mi
hai detto tutte quelle cose cattive…
-Ah sì? Vediamo ora se si arrabbia…-
Il ragazzo dagli occhi azzurri uscì rapidamente dalla
piscina, mi venne incontro, mi prese tra le sue braccia e mi buttò in acqua
insieme a lui
-Ahhh!! Il vestito… i capelli!-
-Come immaginavo sei come tutte le altre principesse e
similari… “Ah, le scarpe! Ah, il trucco! Ah, i capelli! Ah, il vestito!”
eccetera eccetera…-
-Non è vero! Ed ora lo vedrai!-
Cominciai a spruzzarlo, ma lui rispose schizzandomi molto
più forte.
-Ok, ok, mi arrendo!-
Indietreggiai un poco, poi nuotai velocemente verso di lui,
e gli misi la testa sott’acqua.
-Ahahah! Ci sei cascato!-
-…-
Eravamo uno di fronte all’altro, io avevo delle ciocche tra
le labbra, lui me le tolse.
I nostri sguardi si incrociavano…
Ci stavamo avvicinando a vicenda…
Solo allora ci accorgemmo di quello che stavamo per fare…
Ma che cavolo, mi ero rimbambita?
Pensare a queste cose con quell’antipatico di un promesso
sposo che mi hanno appioppato…
Lui arrossì leggermente e girò la testa…
-Beh, ragazzina, che ne dici di uscire da qui?-
-Non chiamarmi ragazzina, biondino!-
-E tu non mi chiamare in quel modo! È davvero odioso!
-Beh, allora io non ti chiamo ragazzina e tu non mi chiami
biondino, ok?-
-Ok… Momomiya…-
Mi dava un gran fastidio essere chiamata per cognome… però
se gli avessi detto di chiamarmi semplicemente Strawberry magari avrebbe
frainteso il motivo per cui glielo avevo chiesto…
-Beh, Shirogane, ci vediamo…-
-E purtroppo per me credo anche molto presto…-
-Antipatico!-
-Smettila di rivolgerti a me in questo modo, stupida
ragazzina!-
-E tu smettila di prendermi in giro!-
-Aah… la finisco giusto per non mettermi al livello di una
bambina, va…-
Gli feci la linguaccia.
Shirogane se ne andò.
Io salii in camera mia… certo che tutti i ragazzi che
esistono, proprio con quel biondo antipatico mi dovevano organizzare il
matrimonio?! Maledetti genitori… grr…
Bussarono alla porta.
-Mi scusi se l’ho disturbata, signorina, volevo solo
informarla del fatto che sua altezza la regina la aspetta giù per la cena…-
L’ennesima servitrice…
-Sì, dille che arrivo subito…-
-Va bene, signorina…-
Dopo un po’ scesi. Mia madre e la mia sorellina minore mi aspettavano
sedute all’enorme tavolo dove consumavamo abitualmente i pasti.
-Ciao sorellina!- mi disse mia sorella Satsuki.
-Ciao…- le risposi io.
Iniziammo a mangiare. Tra una portata e l’altra, mia madre
mi chiedeva che cosa ne pensassi di Shirogane…
-È proprio un bel ragazzo, vero? Inoltre mi sembra molto
gentile…-
Sì, sì, come no…
-Non so che dirvi, madre, ancora non lo conosco bene…-
Satsuki improvvisamente pose questa domanda:
-Scusatemi madre, ma se Strawberry non vuole che voi
decidiate con chi si debba sposare, perché è obbligata a sottostare alle sue
decisioni?-
Grande Satsuki!
Io e la mia sorellina eravamo molto complici, lei capiva
subito quando qualcosa non mi andava bene e viceversa, inoltre se io avessi
detto quelle cose mi avrebbero già linciato, mentre da lei lo accettavano già
più di buon grado, dato che non era l’erede del regno e che era una ragazzina,
infatti aveva 13 anni (La mia età! NdAya Ma che ce ne frega…? NdTutti)…
-Satsuki, tua sorella sa già che ha bisogno di una persona
importante da sposare, perché la aiuti a prendere le decisioni migliori per il
regno quando non saremo più io e tuo padre a governare…-
-Ma lei non lo ama!-
-L’amore non rientra nei suoi diritti. Ora chiudiamo il
discorso.-
Che parole orribili aveva pronunciato…
“L’amore non rientra nei suoi diritti”… che schifo di
genitori. Idioti, approfittatori e nient’altro. Secondo me, hanno fatto dei
figli giusto per la discendenza… per quello e nient’altro. Sono come delle
macchine, fredde, senza sentimenti, senza amore persino con le loro figlie…
Satsuki fece una faccia triste. Per una ragazzina è dura
vivere quella vita, e lo so bene…
Appena finimmo la cena, io e mia sorella andammo nelle
nostre rispettive camere.
L’indomani mi svegliai per andare a scuola.
Ero stata fortunata di non avere un insegnante privato,
almeno potevo avere un po’ di vita sociale all’infuori dei banchetti reali…
Il mio autista privato mi portò proprio fuori la scuola.
Appena arrivai, vidi la mia amica Yui.
-Ciao!- mi disse
-Ciao…-
-Che ti è successo?-
-Lascia stare… senti, a proposito, ti va di diventare
principessa al posto mio?- dissi ironicamente
-Certo! Non me lo faccio chiedere due volte!-
-Io te lo sconsiglio… anzi, non lo augurerei neanche al mio
peggior nemico…-
-Accidenti, ti dev’essere successa proprio una cosa grave…
ti hanno proibito di vestirti come volevi? Non ti hanno fatto uscire la sera?-
-Magari fosse solo questo, magari…-
In quel momento suonò la campanella.
-Dobbiamo andare in classe…-
-Già!-
le lezioni passarono abbastanza velocemente.
Forse perché non avevo ascoltato una parola, ripensando a
quel cretino di fidanzato che mi avevano affibbiato…
-Senti Strawberry, ti va di andare a bere qualcosa con degli
amici? Così ti presento qualcuno…-
-Mi piacerebbe molto, ma l’auto del mio autista arriverà fra
due minuti esatti…-
-Non ti puoi trovare una scusa?-
-No, no… anzi, ora che ci penso… un modo c’è… eh eh…-
Mi spostai un po’, presi il mio cellulare e chiamai a casa…
-Pronto? Ah, è lei, signor maggiordomo… ho chiamato per dire
al mio autista di non venirmi a prendere, dato che verrà Shirogane… ah, e dica
anche a mia madre che è probabile che ci fermeremo a prendere qualcosa, quindi
ritarderò un po’… grazie… arrivederci-
Evviva, allora quel biondino mi serve a qualcosa…
-Bene, posso venire!-
-Ma come hai fatto a convincerli…?-
-Segreto!-
Io e Yui mettemmo tutta la nostra roba negli zaini, uscimmo
dall’aula e indossammo le giacche.
-Guarda, ieri ho conosciuto dei ragazzi della scuola
maschile qui accanto, sapessi quanto sono carini… sarebbe bello se tu ne
conoscessi qualcuno…-
Ero così contenta… finalmente, dopo tanto tempo, potevo
avere un’uscita normale, di quelle che i ragazzi della mia età avevano quasi
tutti i giorni…
Stavamo camminando quando un’auto si fermò proprio davanti a
noi. Aveva i vetri oscurati, quindi non si capiva chi fosse, ma quando tirò giù
il finestrino vidi che era…
-Shirogane?!?! Che ci
fai qui?!?-
-Se qui c’è una persona che si deve arrabbiare, quello sono
io, ragazzina…-
-Brutto scemo di un biondino, che diavolo ci fai qui?-
-Un minuto fa mi ha chiamato tua madre, chiedendomi se ti
ero già venuta a prendere e a che ora saremmo tornati… quindi sono stato
praticamente obbligato a venirti a prendere, ho dovuto pure guidare io per
“essere galante” come mi hanno suggerito i miei, e ti ho pure creato l’alibi,
quindi mi devi un favore!-
-Ehi, Strawberry, chi è questo ragazzo?-
-Solo un gran cretino…-
-Ehi ragazzina, modera i termini! Ricordati che sei in
debito con me!-
-Scusala, ma è una gran cretina, ha un ragazzo così carino
intorno e lo tratta anche male!-
-Ecco, era per questo qua che volevo farti prendere il mio
posto come principessa!-
-Che cosa significherebbe quello che hai appena detto? Che
state insieme?-
-Purtroppo sì…- le rispose Shirogane precedendomi
-Cioè vuol dire che…-
Annuimmo con la testa.
-Ahahahahahah!! Scusate… scusate se rido, ma è troppo forte!
Esistono… ahahahah!! Esistono ancora le nozze combinate? Ahahah!! E io che
pensavo che si fossero estinte un secolo fa…-
-Purtroppo ti sbagliavi… comunque, Shirogane, non è che
magari toglieresti il disturbo? Mi aspetta un appuntamento con degli amici…-
-Fosse per me lo avrei già fatto… ma purtroppo sono
obbligato dai tuoi e dai miei genitori…-
-Scusa, Strawberry, però lui è il tuo fidanzato, quindi non
pensi sia meglio provare a conoscerlo meglio?- disse Yui
-È quello che gli ho chiesto ieri, ma lui non…-
-Bene, oggi ho cambiato idea! Vengo con voi!-
Brutto antipatico! Crede che non abbia capito che lo fa
apposta per farmi arrabbiare?!
-Beh, ragazzi, ci sono degli amici che ci aspettano
all’istituto maschile, andiamo?-
-…ok…-
Maledetto Shirogane! Era riuscito a rovinarmi una giornata
perfetta…
Ma sì, meglio non pensarci…
-Allora, loro sono Akira Abe, Satoshi Nomura e Mark Aoyama,
lei è Strawberry e lui si chiama…-
-…Ryan, piacere di conoscervi-
-Piacere nostro!- risposero i tre ragazzi all’unisono.
Erano davvero molto carini, certo, mai come quell’antipatico
di Shirogane, però…
Quello che si chiamava Satoshi era castano e aveva gli occhi
verdi. Akira invece aveva i capelli biondi ramati e gli occhi castani.
Quello che mi aveva colpito di più però era Mark Aoyama;
aveva la carnagione piuttosto scura, era moro, i suoi ochi erano castani, e
soprattutto aveva un sorriso dolcissimo…
-Ma com’è che mi sembra di avervi già visto da qualche
parte?- ci chiese Satoshi
-Ce lo dicono spesso… almeno, a me sì, a lui non so…-
-E qual è il motivo?- ribatté Akira
-Segreto! Non voglio che lo sappiate…-
-Ok, va bene, non importa ^^- mi disse Mark, rassicurandomi
un po’
-G…grazie…- gli dissi, arrossendo leggermente.
Andammo ad un bar, dove prendemmo da bere.
Parlavamo del più e del meno; io discutevo soprattutto con
il ragazzo moro, gli altri parlavano fra di loro, eccetto Shirogane, che taceva
da quando eravamo arrivati… ci guardava. Osservava attentamente me e Mark.
Mentre io e quest’ultimo parlavamo, io appoggiai le mani sul
tavolino e il ragazzo moro mise le sue sopra le mie. A quel contatto diventai
rossa, ma ne ero contenta…
Improvvisamente, però, Shirogane ruppe questa “atmosfera”.
-Ehi tu, non ti prendere troppa confidenza con la mia
donna!- urlò il biondo al moro.
-Ma che diavolo dici, Shirogane?!- dissi io
-Ah, voi due state insieme? Scusa, non…-
-No, non devi ascoltarlo, Mark! Lui è solo un cretino e
basta!-
-Però noi stiamo insieme, o sbaglio?-
-Sì, ma… no, cioè, no!
-Strawberry…-
-No, Mark, non devi ascoltarlo! Io lo odio! Odio
quest’individuo! Non lo sopporto!-
-Ma tu stai con me, cara mia… inoltre, ieri mi stavi per
baciare…-
-Non è vero! Non è assolutamente vero! ///////-
-Invece è vero, anzi, verissimo!-
-Guarda che quello eri tu! tu mi volevi baciare!-
-Mi sa che ti sbagli, cara…-
-Invece no! eri tu, tu mi hai tolto i capelli bagnati dalle
labbra!-
-U-uh!- gridarono Satoshi, Yui e Akira in segno di
interessamento alla “storia”.
Solo allora capii.
Solo allora mi resi conto delle stupidate che avevo detto e
del fatto che Shirogane mi aveva provocato apposta per farmi fare brutta figura
davanti a Mark… brutto antipatico! Gli feci un’occhiata storta, lui rideva
sotto i baffi compiaciuto…
-Mark, ti prego, non credere a ‘sto cretino!-
-Sì, ma tu stessa hai ammesso che siete fidanzati…-
-Sì, ma… senti, è una cosa difficile da spiegare, ma ti
prego, fidati… fidati di me…-
-…va bene… continuiamo a frequentarci… ti perdono-
-Oh, grazie, grazie mille Mark!-
Questa volta fui io a fare un sorrisetto di superiorità al
biondo.
L’avevo spuntata, avevo vinto io…!
-Ragazzi, ora devo proprio andare… ci vediamo!-
Quando mi stavo per alzare, però, Mark mi diede un
bigliettino con il suo numero di cellulare. Gli sorrisi.
Io e Shirogane ci allontanammo dal gruppetto.
-Shirogane, perché mi stai seguendo?-
-Mi sembra logico, ti devo accompagnare, no?-
-E perché dovrei venire con te? Ci sono tante alternative;
l’autobus, il taxi, il mio autista…-
-Per quanto me ne frega potresti pure fare l’autostop, ma
purtroppo i miei e i tuoi mi obbligano…-
-Uffa, come sei ligio ad ogni ordine! Prova a disobbedire
ogni tanto, proverai nuove emozioni…-
-Senti, ragazzina, sali in macchina senza fiatare!-
-Ti ho detto di non chiamarmi in quel modo!-
-Tu sei in debito con me, quindi ti chiamo come voglio!-
-Ah, credevo, che dopo la figura che mi hai fatto fare
fossimo pari…-
-Ti sbagliavi!-
Ah, a proposito di questo, ti ringrazio infinitamente per
avermi fatto fare quella pessima figura prima! Credevo che Mark non mi avesse
più cercata dopo quello che hai detto!-
-Ma è vero che mi stavi per baciare, però…-
-////////// Non è vero! Come ho già detto, quello eri tu!-
-Sì, sì, come no… ora sali in auto, va…-
Mio malgrado salii. In fondo aveva ragione, chissà che
casino avrebbero fatto se non fossi tornata a casa con lui…
Dopo un po’ arrivammo a casa.
Mia madre ci stava aspettando sul portone.
-Oh, ciao
Ryan! Ho saputo che sei uscito con Strawberry, ne sono contenta!-
-Grazie, sua altezza… ora però devo…-
-No, Ryan, aspetta, resta un po’ a casa nostra!-
Ah, quanto mi sarebbe piaciuto imprecare contro quella
cretina di mia madre! Ora che finalmente me l’ero tolto di torno, doveva
proprio dirgli di restare?!
-Strawberry, cara, mostra al tuo fidanzato le stanze al
piano superiore…-
-Sì, madre…-
Ma che rottura! Inoltre quel “tuo fidanzato” mi aveva
proprio fatto innervosire…
Salimmo le scale.
-Allora dove andiamo?-
-Ti mostro la mia stanza… oh, ciao Satsuki!-
-Chi è questa ragazza?-
-Vi presento… Satsu-chan, lui è Ryan Shirogane, Shirogane,
lei è mia sorella Satsuki…-
-Lui è…- disse mia sorella in tono interrogativo
-Purtroppo sì…-
-Beh, non mi sembra una tragedia, è un ragazzo così carino…-
-Ma come mi sei simpatica, Satsuki! Quanti anni hai?-
-Tredici!-
-Sembri molto più grande, sai? Che ne dici di fare scambio
con tua sorella e di sposarti con me-
-Molto volentieri…!-
Mia sorella e Shirogane risero.
Non avevo mai visto quel ragazzo ridere, aveva una risata
cristallina, spontanea e travolgente… com’era carino…
-Strawberry, perché sei diventata tutta rossa?-
-Chi, io? Beh, sai, fa caldo… ///////////-
-Secondo me si è arrabbiata perché ha paura che la tradisca
con te… anche se lei mi ha già messo le corna…-
-Ma come, Strawberry…?-
-Umpf! Tanto a lui non gliene frega niente di me, e
tantomeno a me importa di lui. La nostra unione è stata decisa di nostri
genitori, quindi perché farsi tutti ‘sti problemi? Io frequento chi voglio e tu
vai con chi vuoi, no?-
rimanemmo tutti e tre in silenzio per un po’.
Vidi che Shirogane fece un’espressione un po’ triste, ma
forse era solo la mia impressione…
-Beh, ragazzina, non dovevi farmi vedere la tua camera…?-
-…ah, sì, andiamo… Satsu-chan, ci vediamo dopo…-
Io e Shirogane entrammo nella mia stanza. Era davvero
enorme, ed era quasi una piccola casa a sé… c’era di tutto; divani, tavoli,
letti…
-…bella camera…-
-…grazie…-
Ci sedemmo su un letto. Eravamo a venti, trenta centimetri
di distanza…
Piano piano lui si avvicinò a me. mi avvicinò ancora di più
a lui mettendomi un braccio sulle spalle.
Ma cosa stava facendo quel ragazzo…? Mi metteva
tremendamente in imbarazzo, il cuore mi batteva forte…
Appoggiò la sua testa sulla mia.
Poi mi diede un bacio sui capelli.
-…tu… tu mi avevi detto… che i miei capelli non ti
piacevano… ///////-
Che cretina che sono stata! Avevo detto una cosa
stupidissima e fuori luogo, sicuramente ora mi avrebbe preso in giro… e invece…
-Credo… credo di aver cambiato idea…-
gli misi il mio braccio sulla sua schiena… ero tesa e
imbarazzatissima…
rimanemmo così per alcuni minuti. Dopo Shirogane si spostò
leggermente, probabilmente per farmi capire di staccarmi, infatti io mi
scostai.
-Io… devo andare… ciao…-
-…ciao…-
Ma che diavolo era successo? Quell’antipatico mi aveva
trattata così dolcemente…
Sentivo ancora il suo tocco sulla pelle…
-Allora, com’è andata?-
La mia sorellina era entrata improvvisamente in camera mia.
-Satsu-chan! Te l’ha mai detto nessuno di bussare prima di
entrare nelle stanze altrui? Comunque a cosa ti riferisci?-
-Lo sai benissimo… cosa hai fatto con Ryan?-
-CHE COSA?! Niente, è logico che non abbiamo fatto niente!-
-Sì, sì… ah, chissà cosa avete combinato su quel letto
matrimoniale…-
-Ma che diavolo ti viene in mente, Satsuki?! //////////-
-Dai, confessa!-
-L’unica cosa è stato un bacio…-
-Uao! Con la lingua?-
-Fammi finire! Un bacio sui capelli, e basta…-
-Secondo me, è cotto!-
-Ma va, mi prende sempre in giro… forse sarà stata l’
“atmosfera romantica” ad averglielo fatto fare…-
-Mah… poi non dirmi che non ti avevo avvertita…-
-Sì, sì, tanto non succederà più nulla del genere… senti,
Satsu-chan, io sono stanchissima, quindi vado a dormire… ciao…-
-Ciao sorellina, e ricorda che Ryan è innamorato di te…!
^.- -
Sì, sì, come no…
Satsuki se ne andò.
Io mi buttai su un letto e mi addormentai.
To Be
Continued…