Harry Potter e la guerra mondiale magica
Cap. 1
Tutto ebbe inizio così
La vita è strana.
Questo era il pensiero di un ragazzo moro, con i capelli
molto spettinati.
Mi sembra di rivivere l’anno scorso. Quando è morto Sirius…
Quel ragazzo era Harry Potter, diciassettenne, che stava
camminando per Privet Drive.
Infatti come un anno prima era morto Sirius Black, pochi
mesi prima era morto Silente, il preside di Hogwarts.
Ora non so più cosa fare. Potrei tornare a scuola oppure no. Ormai sono
maggiorenne…
Questo pensiero lo colpì: era il giorno del suo
diciassettesimo compleanno e lui sapeva cosa significava.
Lì a Privet Drive non aveva più alcuna protezione contro
Voldemort.
Strano ma vero, a nessuno dei suoi amici era venuto in
mente. Sapeva di essere sorvegliato, ma se era come l’anno prima… doveva
cavarsela da sé.
In quel momento sentì un rumore alle sue spalle… il rumore
di una Materializzazione. Anzi due.
Harry scrutò l’orizzonte, finché non vide tremolare un cespuglio: vi si avvicinò, ma non aveva fatto
neanche due passi che due ombre si alzarono da dietro di esso.
Si trovò davanti due uomini che, benché incappucciati,
riconobbe immediatamente: Macnair e Malfoy.
I capelli biondi del secondo contrastavano nettamente con i
capelli scuri del primo.
Due uomini che odiava dal profondo del cuore: uno aveva
quasi ucciso un ipprogrifo suo amico, l’altro era in primis il padre del suo
acerrimo nemico, in secundis era uno stronzo Mangiamorte. Naturalmente anche
Macnair era un Mangiamorte.
I due avevano un ghigno sul volto, un ghigno malefico. Harry
non dovette pensare troppo a quale incantesimo volevano lanciargli
O cazzo…
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Grimmauld Place 12
Ron fissava Hermione: non la smetteva di camminare e intanto
diceva:
-
Perché Ron? Perché Harry non ha risposto a tutte le lettere
che gli abbiamo mandato? Quelli dell’ordine non si preoccupano, dicono che
vuole essere lasciato solo…. Io non credo. Secondo me è nei guai e dovremmo
andare a trovarlo.
-
Per la barba di Merlino! Oggi è il suo diciassettesimo
compleanno!!! Vo…Voldemort lo può colpire!
-
Per tutte le cavallette hai ragione!!!
Hermione e Ron corsero giù per le scale e, appena
incontrarono Lupin, gli raccontarono quello che avevano capito.
-
Lo so – rispose – ce lo siamo ricordato anche noi. Abbiamo
mandato di corsa Tonks e Moody a Privet Drive, ma non ci hanno ancora risposto.
Hermione impallidì: Harry era nei guai se lo sentiva. Ma
cosa poteva fare?
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-
Immobilus!! - urlarono all’unisono i due.
Cosa?? Harry si ritrovò spiazzato. Pensava che quei
due fossero venuti lì per ucciderlo, ed invece lo bloccavano?
Questo permise ai due Mangiamorte di riuscire nel loro
intento.
Già, pensò Harry, solo
Voldemort ha il dovere di uccidermi.
Stava pensando questo che sentì
il rumore di una terza Materializzazione.
Voldemort.
-
Salve Potter. Non si saluta più un vecchio nemico? Ah già, non
puoi parlare…. Ragazzi lasciatelo.
-
Cosa, signore? Non dirà sul serio?- chiese Macnair.
-
Oh, invece sì.
Macnair guardò Lucius, che annuì col capo. Abbassarono le
bacchette.
Finito l’effetto dell’incantesimo Harry pensò.
O merda… Cosa cazzo faccio?
Harry prese, dalla tasca dei pantaloni, la bacchetta.
-
Avada Kedrava!!
Prima ancora di poter anche lontanamente pensare ad un
incantesimo il fascio verde gli era già addosso.
Il tempo rallentò. Harry poté dare uno sguardo a quel fascio
mortale che si avvicinava.
Potrei anche morire. Non sono che una nullità.
Invece no. Io devo uccidere Voldemort, la persona che ha
ucciso i miei genitori e anche, indirettamente, Sirius e Silente. Lo devo fare
per loro, per Hermione, per Ron, per Lupin, e per tutti i miei amici.
Cosa faccio?
Harry sentì uno strano formicolio agli occhi…
Che si tramutò in un lampo.
-
Ahh!! – urlò Voldemort. La maledizione senza perdono era
ritornata indietro, tramutata: ora era Vodemort sotto l’effetto dell’incantesimo
Immobilus. Si liberò poco dopo e si Smaterializzò.
I due Mangiamorte guardarono impietriti il loro capo
andarsene.
Tentarono di lanciare degli incantesimi contro Harry, ma
furono bloccati da due persone che Harry conosceva bene: Moody e Tonks. Macnair
e Malfoy sparirono subito dopo.
-
Harry stai bene?- domandò Tonks.
Harry però era ancora sbalordito da quello che era successo.
Sono stato io? E se sì, cosa diavolo ho fatto?
E così svenne.
Fine.
Lo so, è un po’ corto. È la mia prima fanfic siate clementi
e recensite.