PERFECT
PERFECT
Subito a
me il cuore s’agita nel petto solo che appena ti veda,
e la voce
non esce e la lingua si spezza.
Un fuoco
sottile affiora rapido alla pelle,
e gli occhi più non
vedono e rombano le
orecchie
[Saffo]
Mi giravo e rigiravo nel letto. Guardai
la sveglia sul comodino: l’una.
Da due ore cercavo di addormentarmi
invano; il perché lo sapevo: mi mancava Jacob.
E quanto mi mancava! Era una cosa
assurda, impossibile, non lo vedevo da un giorno solo e ne sentivo il
bisogno come
se fosse l’aria che respiravo… sentivo un senso di vuoto, mi sentivo
sola!
Eppure non avrei dovuto sentirmi in quel modo, la mia famiglia mi
adorava, mi
era sempre vicina; ma nonostante li amassi immensamente, i miei parenti
dal
corpo freddo e dall’affetto immensamente caloroso non riuscivano a
colmare quel
vuoto.
L’unico
che ci riusciva era Jacob, da sempre.
Ripensai
a quando ero piccola, quando dormivo sempre accoccolata sul petto di
Jake, il
suo calore mi cullava e mi dava tranquillità, tra le sue braccia mi
sentivo al
sicuro, come se il resto del mondo lì non avesse potuto raggiungermi.
Arrossii.
Ora dimostravo almeno diciassette anni ma quando era con me sentivo
ancora
quelle meravigliose sensazioni. Moltiplicate per mille, però.
Infatti
ora, oltre a adorarlo come quando ero bambina e giocavamo insieme, ne
ero
follemente innamorata. Chi l’avrebbe mai detto .. la piccola
mezza-vampira
amava il gigante licantropo!
Sentii
mio padre sbuffare al piano di sotto.
Mi
scappò una risatina. Povero Edward, costretto ad ascoltare i pensieri
sdolcinati di sua figlia e non poterci fare nulla; non mi avrebbe mai
impedito
di vivere la mia esistenza al meglio, soprattutto perché sapeva
dell’indiscutibilità dei miei sentimenti per Jacob.
Strizzai
gli occhi e mi sforzai di non piangere. I miei sentimenti erano tali, ma
i
suoi? Cosa provava il licantropo per la mezza-vampira? Ah, cavoli non
potevo
dormire e basta, non arrovellarmi il cervello di continuo?! Non potevo non essere completamente dipendente
da lui?!
Sospirai.
«Hey
piccola, ancora sveglia?» sobbalzai e per la sorpresa caddi dal letto;
Jake mi
osservava divertito con un sopracciglio alzato, era entrato dalla
finestra.
Alla faccia dell’udito da mezza-vampira!
Lo
guardai di sottecchi fingendomi irritata, ma appena si sciolse nel suo
luminoso
sorriso non resistetti più: gli saltai letteralmente addosso. Come
sempre mi
strinse dolcemente a sé.
«Ooh
Jake!!!» sussurrai strusciando in naso nella cavità del suo collo e
inspirando
forte il suo odore meraviglioso. Mi baciò teneramente i capelli.
Mi
beai del contatto bollente del suo petto, perennemente nudo, con il mio e
delle
sue carezze delicate.
Dopo
numerosi ringhi di Edward ci staccammo e ci scambiammo un sorriso
complice.
«‘Sera
anche a te, Edward! » esclamò Jake tra il divertito e l’ironico.
«Non
pensarci nemmeno, Jacob! » ringhiò mio padre dal piano di sotto.
Guardai
Jacob interrogativa; in tutta risposta fece un sorriso impertinente e mi
prese
la mano conducendomi giù con lui.
Entrammo
nel salotto con le mani intrecciate: non era una cosa strana, era un
gesto
abituale per noi.
«Buonasera
a tutti, tranne alla psicopatica, naturalmente!» esclamò sorridendo Jake
facendo una leggera smorfia, non si sarebbe mai abituato all’odore dei
vampiri.
Tutti
lo salutarono cordialmente, zio Emm con un leggero pugno sulla spalla e
la
mamma con un abbraccio veloce.
Zia
Rose lo fulminò con lo sguardo e gli disse, acida «Proprio non ce l’hai
una
cuccia, Fido?!»
Jake
accennò ad un sorriso ma lo smorzò subito quando vide papà.
«Edward..
» cominciò.
Papà
sbuffò e mi guardò, contrariato, poi si rivolse a Jake «Va bene, Jacob»
Lui
con un sorriso compiaciuto strinse di più la mia mano nella sua e
dichiarò raggiante
«Stanotte ti porto con me!»
Gli
feci un sorriso enorme e corsi al piano di sopra.
Entrai
nella cabina armadio e mi vestii velocemente con canotta
bianca, jeans corti e Converse
bianche.
Scesi
di sotto e annunciai che ero pronta. Quando mi vide, Jake distolse
subito lo
sguardo.
«Andate,
prima che cambi idea!» c’incitò papà.
Ridendo,
uscimmo.
Appena
fuori, Jake mi cinse le spalle con un braccio e mi avvicinò a sé «Non
hai idea
di quanto mi sei mancata, piccola insolente!» sussurrò.
«Oh
io non mi sono neanche accorta che non c’eri!!» gli dissi scherzosa
dandogli un
pugnetto nello stomaco.
«Ah
è così?!» sorrise con aria furba.
«Si»
dissi, testarda, annuendo.
«Rimangiati
quello che hai detto!» mi intimò in un modo che avrebbe dovuto mettermi
paura.
Trattenni
un sorriso. «Solo se non manchi più per tanto tempo» dissi
seria.
«Parola
di scout» disse poggiandosi una mano sul cuore.
Scoppiammo
a ridere e ci addentrammo nella foresta.
«Ehi,
guarda che sono per metà vampira … non riuscirai a farmi perdere la
strada di
casa così facilmente!» sorrisi. Stavamo camminando da mezz’ora.
«Dai,
siamo quasi arrivati!» ridacchiò scompigliandomi i capelli. Lo avevo
costretto
a non mutare, volevo godermi il mio Jake umano al momento.
«Ma
mi andava bene anche qui, anche a casa, anche in uno squallido pub!Era
lo
stesso! Sto con te, questo è l’importante» gli dissi dolce.
Mi
strinse di più a lui e mi baciò la testa.
«La
mia piccola vampirastra» sospirò.
Se
qualcuno ci avesse visto, non solo ci avrebbe scambiati per pazzi perché
girovagavamo per la foresta alle due e
qualcosa di notte, ma avrebbe pensato che fossimo stati fidanzati.
Era
sempre così. Dovunque andavamo c’era qualcuno che ci guardava con occhi
sognanti o che diceva «Che carini!» e cose del genere.
«A
che pensi?» chiese curioso.
«Al
fatto che ci scambiano sempre per una coppia» ridacchiai. A Jake non
dicevo mai
bugie, anche se la verità era imbarazzante o scomoda. Non ci riuscivo.
«È
una cosa così assurda?» mormorò serio mettendosi proprio di fronte a me.
«Sì.
Un licantropo ed una mezza-vampira …»
«Assurdo,
contro natura, irrazionale … perfetto» conclusi in un sussurro.
Jacob
se ne stava lì a bocca aperta.
«Perfetto?»
balbettò guardandomi intensamente.
«
Sì, se il licantropo è l’unico che conosce la mezza-vampira alla
perfezione, se
è l’unico che non nota solo le sue gambe o il suo seno, se è l’unico che
le fa
girare la testa con una semplice parola, se
l’unico che le fa battere il cuore al doppio della velocità, se è
l’unico che la faccia sentire davvero bene, se è l’unico che la può
distruggere, l’unico che lei possa mai amare. Ecco, in questo caso la
mezza
vampira non può fare a meno di stare con lui e di sperare che duri per
sempre,
perché senza di lui è niente» terminai con voce spezzata e abbassai il
capo.
Avevo messo lì in bella mostra i miei sentimenti e non potevo più
tirarmi
indietro.
Accennò
ad un sorriso. «E se lei fosse l’unica,
per quel licantropo fortunato?» mormorò sollevandomi il mento affinché
lo
guardassi negli occhi. Gli brillavano.
«E
se la amasse?» sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra.
«Perfetto»
soffiai sulle sue labbra.
Feci
scivolare una mano, che era sul suo collo, tra i suoi capelli, l’altra
sul suo
petto.
Le
sue labbra sfiorarono le mie. Un brivido. Il cuore era come impazzito.
Un
suo braccio mi teneva stretta, una mano mi carezzava il collo.
Le
nostre bocche si muovevano insieme, modellandosi perfettamente come se
fossero
state create l’una per l’altra. Quando la mia lingua incontrò la sua fu
uno
scoppio di emozioni.
Le
più belle che avessi mai provato. Ero completamente rapita da lui, dal
nostro dolce
bacio, dal suo sapore.
Avvolta
dal caldo, mi sentivo felice e a casa. Mi sentivo Sua.
Si
stacco da me per riprendere fiato e cominciò a posarmi teneri baci sulle
labbra.
«Ti
amo, piccola» sussurrò roco.
Il
cuore aumentò di nuovo la velocità dei suoi battiti, cercavo di moderare
il
respiro.
«Oh,
anch’io Jake. Da morire» il suo cuore accelerato e gli occhi lucidi la
dicevano
lunga su come si sentisse. Esattamente come me, era emozionato oltre il
limite.
Rimanemmo
così a guardarci negli occhi e coccolarci per non so quanto tempo.
Poi
mi venne in mente una cosa. «Mi stavi portando da una parte prima … »
«Uh,
sì!Vieni» mi prese per mano e mi baciò le labbra.
Mano
nella mano camminammo una decina di minuti scambiandoci baci ed
effusioni.
Oltrepassammo
uno spazio ristretto pieno di alberi vicini e di cespugli.
«Eccoci»
disse sorridendo. A prima vista sembrava solo una parte di foresta
fiorita e
bellissima anche se molto scura. Poi apparvero punti di luce qua e là,
che si
muovevano e intrecciavano il loro volo. Lucciole. Mille lucciole che
illuminavano il buio e che rendevano quel luogo magico e romantico.
«Wow
è meraviglioso!» sussurrai affascinata.
«Sì,
quasi un miliardesimo della tua bellezza..» sorrise compiaciuto
lasciandomi
senza parole. «Ci ho portato un sacco a pelo per stanotte»
«Vuoi
dire che dormiamo qui??» chiesi entusiasta.
Jake
lasciò la mia mano e prese una borsa appesa ad un ramo.
Ne
cacciò fuori un sacco a pelo enorme. «Sì» mi rispose dolcemente
mettendolo sul
terreno.
Ci
stendemmo. Osservammo le stelle, parlammo di Noi.
Stretta
a Jake e cullata dalla sua voce roca e calda finalmente riuscii ad
addormentarmi, felice e innamorata. Le sue dolci parole furono l’ultima
cosa
che sentii «Notte, piccola» una pausa. «Ti amo. Per l’eternità»
Il mio angolino
ciao!!ecco
una nuova one-shot su Jacob e Nessie, scritta di getto in un pomeriggio
domenicale mentre ascoltavo la canzone Airplanes di Hailey Williams e
BOB!
Spero
vi piaccia!!Lasciate un commentino se vi va!=)
Baci
jacoberenesmee
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