John si tolse la sigaretta dalle labbra sputando fumo grigio e denso.
-Che roba schifosa!
fece disgustato schiacciando la cicca sotto la scarpa.
-Non direi.Io ne fumo due pacchetti al giorno.
-Abby.Ehi.Finito il turno?
Abby si tirò indietro dalla fronte sudata i capelli.
-Ero appena stata dal parrucchiere.- fece sospirando melanconica.
-Un pazzo mi ha lanciato addosso un boccione di morfina che era
lì in giro.-proseguì con voce roca
-Sì, ho finito il turno per stanotte.Credo che me ne
andrò a casa.E tu?
-Non saprei.-mormorò John con voce strana.Si
allontanò, il camice bianco ancora addossato sulle spalle,
sembrava più vecchio di cento anni quando con passo lento e
triste uscì dal parcheggio dello ER.Guardò con lo
sguardo vacuo le luci fluttuanti attorno a lui, le macchine gli
sfrecciavano accanto senza che se ne accorgesse.Senza rendersene conto
arrivò fino ad un piccolo vicoletto buio e stretto e, sempre
sovrappensiero, vi si intersecò.
-Ehi amico...-gli fece un ragazzo dalla barba incolta e che dimostrava
almeno 20 anni in più di quelli che effettivamente
aveva.John lo guardò come se lo trapassasse con gli occhi e
non lo vedesse veramente.
-Ho qualcosa di bello per te.Di buono.
-Non ho tempo.-rispose con voce molle e stanca, troppo triste anche
solo per ribattere.
-Prendi, che ti costa provare?Poi se ti piace io sono qui, mi trovi
sai?Sto sempre qua, non mi muovo mai.
Il ragazzo-uomo gli pose con la mano inguantata di lana nera e spessa
nel palmo una pastiglietta rosata e tonda.John guardò prima
la pastiglia e poi l'individuo che aveva davanti come se lo vedesse per
la prima volta.Avvicinò la piccola sfera rosa alla bocca,
facendo raffiorare alla mente tanti ricordi.Quei momenti splendidi, e
poi il terrore del dopo.Era meglio smettere di soffrire per qualche ora
oppure continuare ad addolorarsi per sempre?Poi ripensò al
viso sorridente di Kem ,alle sue mani dalle dita sottili e a quelle
sopracciglia nere che amava tanto baciare quando lei dormiva.E al
bambino che aveva visto per pochi secondi prima di dirgli addio per
sempre.Quel bambino che pochi giorni dopo avevano sparso sotto forma di
piccoli granelli grigi nell'oceano.Il suo bambino.Chiuse gli occhi
nuovamente e li riaprì con lentezza, fissò la
pilloletta colorata con aria triste.Poi la cacciò in bocca
pigiando le palpebre in modo da non vedere il ghigno soddisfatto
dell'uomo.
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