To be safe
Isabella
mi sorrise malinconica.
Sapevo che voleva
abbracciarmi, così come lo volevo io.
Tantissimo.
Ma si limitava a
starmi davanti, immobile.
Un fascio di nervi.
Mi avvicinai a
lei, la presi per le spalle e la strinsi più forte che
potevo.
Erano passati
molti anni dall’ultimo nostro abbraccio.
Molti di
più ne erano trascorsi dal primo.
Lei si
aggrappò forte come me a quel ricordo assaporando il momento.
Erano cambiate
molte cose: io avevo una famiglia, famiglia che mi sentivo in dovere di
proteggere dal pericolo imminente.
“Sono
qui per aiutarti, Carlisle”.
Aiutarmi.
Quelle parole le
aveva già pronunciate in passato, quando come un randagio mi
aveva raccolto per strada e portato con se.
Giungemmo in
prossimità di una splendida abitazione, più
simile ad un castello Medievale.
Alte torri si
innalzavano rendendo il complesso imponente.
Il cancello si
aprì consentendoci di entrare; la carrozza si
fermò dinnanzi l’ingresso.
Il portone era
già aperto ed una donna bassina e non più giovane
aspettava paziente sulla soglia.
“Bienvenida
señora”, ci accolse.
“Maria,
prepare un baño caliente para nuestros huéspedes
y una muda de ropa adecuada.
Luego se lo quita
de mí: yo estoy en mi estudio. Fermín
ha encendido el fuego*?”,
chiese Isabella entrando in casa.
“Si
señora. Fermín encendió el fuego hace
una hora” , annunciò la cameriera seguendoci,
“Sigame”, disse poi rivolgendosi a me. **
Non parlavo lo
spagnolo. Guardai Isabella stranito.
Lei mi sorrise
comprensiva.
“Vi ha
chiesto di seguirla”, mi sussurrò.
“Parlate
bene lo spagnolo”.
“Mia
madre era di Siviglia.. Incontrò mio padre in uno dei suoi
viaggi qui in Inghilterra e fu subito amore”, sorrise
allontanandosi.
Circa
un’ora più tardi, Maria mi portò nello
studio come da raccomandazione.
Trovai Isabella
seduta accanto al fuoco, assorta in chissà quali pensieri.
Quella scena era
talmente bella, che me ne restai sulla porta qualche minuto prima di
entrare, per non rompere l’atmosfera che si era creata.
Sembrava la scena
di un quadro bellissimo.
Isabella si
accorse della mia presenza e si voltò a guardarmi.
Mi sorrise con gli
occhi e mi invitò ad entrare.
“Adesso
si che si ragiona!”, esclamò guardando il mio
nuovo aspetto.
“Pulito,
profumato, elegante. Ai vostri ordini, milady”, mi inchinai
prima di sedermi sulla poltrona a lei di fronte.
Isabella rise di
gusto.
“Siete
un bel tipo Carlisle. E’ stata una fortuna incontravi. Avete
rallegrato la mia serata”, disse sciogliendo i
lunghi capelli corvini.
“Ne sono
più che lieto, signora. Ma, mi è concessa
un’ennesima domanda?”
“Prego..”
“Perché
mi avete portato qui, con voi?”
“Non lo
so. Non credo ci sia un motivo… oh, ma si che
c’è un motivo! C’è sempre un
motivo per cui si fanno le cose…
Avete
l’aria di uno che è stato da solo per molto
tempo… d’ora in poi non sarà
più così.
Sono qui per
aiutarvi, Carlisle”, mi rispose giocherellando con il
fermaglio di diamanti che teneva in mano.
Le sue parole mi
toccarono profondamente.
Forse fu per la
delicatezza con cui le espresse, o forse fu la delicatezza con la quale
il suo sguardo mi accarezzava.
“Diciamo
anche che odio la solitudine… Ma toglietemi una
curiosità: per quale bizzarro motivo i vostri occhi hanno
assunto quel colorito dorato, al contrario del rubino dei
miei?”.
“Perché
ho scoperto un nuovo tipo di alimentazione per quelli come
noi…”
Mi guardava
incuriosita.
“Invece
che nutrirmi di sangue umano, ho scelto quello animale”,
spiegai fugando i suoi dubbi.
“Bizzarro…
davvero. E ce ne sono altri come voi?”
“Non
saprei… sono un vampiro da soli cinque mesi e non ho avuto
modo di riscontrare se la mia scoperta sia già in
utilizzo”.
Isabella rise di
nuovo.
“Particolare..
mai incontrato in vita mia un vampiro vegetariano! E pensare che ho un
centinaio di anni alle spalle”.
“Vegetariano?”
“Bè
è come dire un umano che mangia solo la verdura disprezzando
la carne: vegetariano”.
“Non
avrei saputo trovare una definizione migliore, Isabella”.
La mia nuova amica
mi sorrise.
Leggevo la
felicità e l’entusiasmo nei suoi occhi.
Anche io per la
prima volta dal giorno della mia trasformazione ero sereno.
“Carlisle,
parlatemi di voi. Sono curiosa di conoscere ogni singolo particolare
della vostra vita”, disse attizzando il fuoco.
“Non
c’è molto da dire… Sono nato
qui, a Londra, nel 1643. Come ben sapete mio padre
è un pastore anglicano con la particolare avversione per
streghe, licantropi, vampiri e tutto ciò che la mente umana
non può spiegare.
Un giorno, troppo
vecchio per proseguire, mi lasciò in eredità
questa sua folle impresa: distruggere le creature del demonio.
Finché io stesso non divenni ciò che mio padre
disprezzava.
Cosciente di
ciò, mi rifugiai in un deposito di patate dal quale riemersi
come vampiro diversi giorni più tardi.
Disgustato da quel
che ero diventato, provai a togliermi la vita in diversi modi, ma
purtroppo fallirono tutti.
La sete diveniva
sempre più forte e faceva male: ecco il modo per morire.
La mia
volontà mi stava abbandonando, quando un giorno un branco di
cervi passò dinnanzi la mia tana; disperato li attaccai e da
qui nacque la mia scoperta.
Da allora vivo in
solitudine cercando di resistere alla tentazione di uccidere”.
Isabella
ascoltò il mio racconto rapita e intristita dalle mie
sofferenze, specchio evidente delle sue.
Lentamente, senza
aprir bocca, si alzò dalla sua poltrona e mi si fece
incontro.
Mi
accarezzò il viso sedendosi leggiadra sul bracciolo della
mia poltrona.
Con un braccio mi
cinse le spalle e con l’altro avvicinò la mia
testa al suo petto: un abbraccio.
Immediatamente una
sensazione di calore avvolse il mio corpo gelido.
Per la prima volta
in vita mia mi sentivo al sicuro.
Per un momento
assaporai quell’attimo.
Un brivido.
Poi il distacco.
[*Maria,
prepara un bagno caldo per il nostro ospite e un cambio di vestiti
adeguato.
poi
portalo da me: sarò nel mio studio.
Fermín ha acceso il fuoco?]
[** Si
signora. Fermín ha acceso il fuoco un'ora fa.
mi
segua.]
Come
promesso sono tornata!
Non avrei mai e poi mai potuto lasciarvi con i dubbi e le
curiosità suscitati dalla prima shot "Te amo", e
così ho deciso di creare una serie di shot incentrate su Carlisle/Isabella
(anche se non so se tutto ciò sia legale XD).
Le shot seguiranno una precisa linea temporale quindi attenzione!
Che ve ne pare della mia ideuzza????????
E del nuovo "chappy"???????
Ma ora passiamo ai ringraziamenti!
Thanks to:
Giulia_Cullen:
Sai che non ci avevo fatto caso?? Hai ragione, gli uomini
Cullen sono destinati a donne di nome Isabella! Solo che ad Edward
è andata meglio... capirai presto perchè! Grazie
per il tuo bellissimo commento e per i complimenti! Un bacione <3
_Bri: My
love!!!!!! E che dirti????? Certo che la storia del dottorino
dottorello attizza molte eh??? Muah!!! :Q_______ Comunque come promesso
continuerò questa storia!!! Ti
adorooooooooooooooooooooooooooooo!!! <3
Athena 1:
Tesò grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!! I tuoi
commenti sono sempre belli!!! Lo sai che non so come farei senza il tuo
parere! TVB <3
Exentia_Dream:
Diciamo che sei stata tu a convincermi a continuare la storia! Il tuo
entusiasmo è stato davvero travolgente e così mi
sono convinta ed ho subito iniziato a scrivere questo chappy (che per
colpa del ferragosto è rimasto incompiuto fino ad ieri
pomeriggio). Grazie per lo splendido commento e per i tuoi complimenti!
Sono lusingata ^_^! <3
Detto questo, vi anticipo che ho già iniziato il prossimo
chappy e che si intitolerà "The first wife".
Continuate a seguirmi se vi va!!!
Prima di salutarvi vi consiglio di leggere una nuova storia a cui tengo
tantissimo e che sto scrivendo con una delle mie migliori amiche
(è colpa sua se le traduzioni dallo spagnolo con l'asterisco
le ho dovute fare colorate XD):
The
Last Secret
Storia a Quattro mani:
_Brì*&Evie08
"Edward, ma tu chi sei?"
"Tuo fratello Julie"
La storia riparte da dopo l'incontro/quasi scontro tra i Cullen ed i
Volturi in "Breaking Dawn", con un particolare punto di vista sui
Volturi.
Nessuno, o quasi, di loro avrebbe mai immaginato che un validissimo
elemento del clan fosse realmente imparentato con uno dei Cullen...
Cosa sucederà quando sia Julie, che Edward, ricorderanno di
essere fratello e sorella?
Ma già da subito si presentano altri grattacapo in vista per
Aro...
Leggete e...
A presto!
Baci
Evie
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