I
need you to love me.
«Dio..
è inconcepibile per te, vero? È così
difficile per te anche solo
lontanamente prendere in considerazione l'idea?» chiedo,
quasi con
un filo di voce, stanca, coprendomi gli occhi con le dita della mano
destra. La sposto quasi subito, decisa a guardarlo negli occhi.
Mi
guarda, quasi con astio. «Sì, Mel, lo
è! Perché ciò che tu stai
dicendo è assurdo, okay? Assurdo! Non può essere
possibile, stai
mentendo, ed è questo che mi fa impazzire. Perché
cazzo devi sempre
mentire, me lo spieghi?».
Spalanco
la bocca, ferita. Mi viene da piangere. «Mio dio, mio dio,
mio
dio..» ripeto, in una cantilena insopportabile persino alle
mie
orecchie, ma che non riesco a interrompere.
«Parla,
Mel, maledizione! Dimmi sinceramente
a
cosa stai pensando! Smetti di sparare palle, porca puttana!»
ringhia, afferrandomi per le spalle.
Ammutolisco
e lo guardo negli occhi. Non
mi crederà mai.
Sento
le lacrime premere per uscire, e le fermo. Sposto lo sguardo,
voltandomi verso sinistra, ma fa pressione sulla mia guancia per
costringermi a riportarlo dov'era.
«Cosa
credi, tu, esattamente?» chiedo, sottovoce.
«Credo
che tu stia scappando dalla vita, e che tu cerchi in ogni modo di
nasconderti, di non farti capire, di non farti vedere e, soprattutto,
credo che tu stia cercando di non farti amare da nessuno, che tu non
voglia,
farti amare da nessuno»
Lo
guardo e mi guarda, e temo che la mia vita stia letteralmente andando
a puttane, con tutte queste cose che non dico mai; e io non voglio
che la mia vita vada a puttane.
«Tu..»
inizio. Non sono sicura di volerlo dire, anche se d'altronde non sono
mai stata sicura di niente in vita mia, se non di quello che provo. E
allora, se son sicura di quel che provo, glielo dico. Perché
no?
«Tu
non hai idea di quanto ti stia sbagliando» bisbiglio. Chiudo
gli
occhi e stringo i denti. Lui non parla.
Torno
a guardarlo, negli occhi una nuova scintilla. Speranza? Gioia?
Rabbia?
«E
allora dimmela tu, qual è la verità» mi
sprona.
«La
verità..». Mi blocco. Qual è, la
verità? Che lo amo? Cerco le
parole, non le trovo. Smetto di cercarle, parlo e basta. «La
verità
è che, cristo santo, a me non me ne frega di niente, Chris,
mi
segui? Di niente. E in effetti non è neanche che io voglia
qualcosa,
non si tratta di quello che voglio, si tratta di quello di cui ho
bisogno, okay? E tutto quello di cui ho bisogno è che tu mi
ami,
porca miseria. Ne ho un bisogno assoluto e disperato. E.. e non parlo
di messaggi dolci e “Ti amo” sussurrati, non so se
mi sto
spiegando, perché non voglio quello che tutti possono dare,
okay? Io
ho bisogno di quello che so che potresti darmi tu, non il primo che
passa. Tu.
Ho bisogno che tu mi stringa e che mi porti in un altro mondo,
salvandomi da questo che, detta sinceramente, mi fa schifo, e non
poco, ma con la consapevolezza, capisci? È così,
nel senso, io ho
bisogno di qualcuno.. di qualcuno a cui aggrapparmi, di qualcuno per
cui valga la pena vivere, perché..». Mi blocco,
realizzando
finalmente quello che ho detto. Chiudo gli occhi e abbasso la testa.
Ho
davvero sputato
tutte queste parole?
«Perché..?».
Strizzo
gli occhi. Ho
fatto
trenta, tanto vale far trentuno.
«Perché
io sono schifosamente egoista, Chris» riprendo, guardandolo
di nuovo
negli occhi. «E non mi importa di nient’altro.
Voglio solo essere
amata. Da te».
Sorride.
Perché sorride, poi? Non è che ci sia niente di
cui sorridere;
voglio dire, abbiamo gridato fino a due minuti fa, ora io ho buttato
fuori una cosa molto più che imbarazzante, che non gli ho
mai detto,
mi viene ancora da piangere, e lui, lui, sorride. Ma poi, alla fine,
chiedo, chi se ne frega, del perché sorride? Intendo,
potrebbe -e
dovrebbe- farlo per tutta la vita, ma proprio con questo spirito qui,
che non lo so se è divertimento o se è
felicità o pazzia, non lo
so, però solo a vedere quanto gli brillano gli occhi vien
voglia di
passare tutta la vita a guardarlo sorridere con gli occhi. Senza
niente togliere alla bocca, che, voglio dire, con quelle labbra
carnose che inclina in quel modo tutto suo scoprendo una sola parte
di denti bianchi, ma gli occhi, diamine, gli occhi.
«Respira,
Mel» sussurra, e obbedisco. Non tanto perché me
l'abbia detto lui,
ma perché effettivamente i polmoni si stavano un po'
alterando.
«Perché non dici mai niente, tu, mh? Sai quante
fatiche ci saremmo
risparmiati, tutt'e due, se tu avessi detto prima tutte queste cose
bellissime?».
«Beh,
non è che uno pos-..».
Non
ho il tempo di finire il discorso, perché improvvisamente le
sue
labbra sono sulle mie, e sembra un pensiero da dodicenne allupata che
ancora crede nel principe azzurro, ma è quasi afrodisiaco
appurare
che le nostre labbra combaciano perfettamente. L'incastro giusto del
puzzle che poi è la vita.
E
sorrido, perché la nostra storia è qui, con la
mia confessione ed
il so bacio, che inizia, non da tutto quello che è successo
prima e
tutto quello che succederà dopo, e tutte le storie che si
rispettino, tutte, iniziano con un sorriso.
Sì,
lo so, ho rotto le palle con tutte queste shot quando ho due long da
portare avanti -se serve a qualcosa, ho due bozze di nuovi capitoli,
di entrambe-, ma capitemi.
Le
long vanno pensate, anche. Non è che puoi metterti
lì e buttare giù
tutto a caso, perché vien fuori un macello, e con la scuola
tempo di
pensare ad altro ce n'è poco.
Comunque.
Voi
siete qui a leggere 'sta robetta e non a subirvi le mie chiacchiere
xD
Ad
ogni modo. L'ho scritta nel giro di una mezz'oretta -e credo si veda,
ma tant'è-, quando dovevo essere a ripassare storia e invece
tac,
ispirazione fulminante ripensando a un sogno fatto qualche tempo fa
(sì, sono molto concentrata mentre studio storia, ahah). E
per la
prima volta in vita mia i nomi sono usciti da soli, neanche me ne
sono accorta, quando in genere sto giorni e giorni a pensare ai nomi
giusti.
Mel
e Chris sono i due poveracci di turno, ed ho volutamente lasciato
irrisolta la questione 'Che ca..spiterina è successo
prima?', perché
potrebbero essere due amici, e questa una confessione, o una coppia
in crisi che risolve i suoi problemi.
Ma
perché parlo tanto? o.o
Okay,
fine delle ciance. Spero vi sia piaciuta, e apprezzerei molto sapere
cosa ne pensate. Altrimenti, davvero, mi basta che l'abbiate letta
(:
Un abbraccio,
Human_
(che non parla
più come una congolese, ma in compenso non parla proprio ._.)
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