E ora dimmi.
Cosa dovrei fare in una notte come questa?
In una notte
nella quale vorrei piangere.
In una notte nella quale vorrei tornare laggiù.
In una notte di incertezze.
E mi chiedo se
quella è la
persona.
E mi chiedo se quella dinanzi al portone stava aspettando te.
E ora dimmi.
Cosa dovrei fare in una notte come questa?
Volendo
tornare in quel luogo.
Nascondendo il sentimento di distruzione che si espande
dentro.
Come una ferita bagnata dall’acqua, questa non aiuta.
Ed il liquido non si ferma.
Così la ferita qui dentro si dilaga.
E mi chiedo
chi fosse, chi è.
E cerco scuse, cerco coperture, ma è difficile.
Un nodo alla
gola mi ferma, non riesco più a cantare, e fa
male.
Perché non posso esporre i miei sentimenti,
perché non ne
sono capace.
Non ho tempo
per rilassarmi, non ho tempo per pensare, non
ho tempo per giocare.
Tutte scuse.
Semplicemente si dimentica, si dimentica come ci si rilassa,
ci si dimentica come si pensa, ci si dimentica come si gioca.
Crescere significa diventare stupidi?
Piangerei
tanto, tanto, tanto.
Come un bambino piccolo.
Perché vorrei tornare, perché vorrei sentirti.
E ora dimmi.
Se ti dicessi che mi trasferisco all’estero tu cosa faresti?
Mi saluteresti normalmente, affinché la ferita si dilaghi
nel cuore e col passare del tempo, magari si trasformi in cicatrice?
Non lo so.
So solo che ora vorrei piangere.
E' strano pubblicare
questo racconto.
Ricordo benissimo il momento in cui ha iniziato a plasmarsi.
Questa fan fiction
può
definirsi il seguito di ‘Corri, e corro’.
Per me le tre fan
fiction ‘S e n u a r’, ‘Corri, e
corro’ e ‘E ora dimmi…’ solo
l’una all’altra
collegate.
Trattano di
sentimenti nati tutti dalla stessa forza.
Forza che è svanita
andando avanti nel tempo, ma che in questa fan fiction persiste ancora.
Ma si può leggere
anche come racconto a se stante.
Sta diventando sempre
più raro che
pubblichi e scriva.
Ciò mi rattrista
molto.
Infatti, le storie
che mi sto appestando a pubblicare sono tutte vecchie.
Di nuove non ne
esistono.
Nonostante ciò,
cercherò di trovare nuovamente il tempo per scrivere.
Grazie a tutti coloro
che hanno letto questa storia,
che hanno letto
quelle già pubblicate
e che leggeranno
quelle che pubblicherò.
L
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