Come Arianna

di Voltura
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Uno sguardo. Solo una frazione di secondo per capire che tu eri diverso, che tu eri adatto a me. I tuoi grandi e profondi occhi plumbei, i tuoi capelli neri e ricci, ribelli come te. Il tuo portamento deciso, le tue spalle larghe, le tue labbra rosse. Mi avevi completamente stregata, colpita, annullata.

Non credevo che il colpo di fulmine esistesse prima di incontrare te.

A soli 15 anni odiavo la mia vita. Ero una delle ragazze più desiderate, avevo molti amici. Ma ogni giorno appena alzata dal letto scendevo in cucina a fare colazione e qui iniziava la solita commedia: mia madre e mio padre che fingevano di amarsi e di andare d’accordo. Subito dopo ci raggiungeva mia sorella maggiore e solitamente in questo momento iniziavano le grida. Voleva andare via di casa, anche lei non sopportava la solita sceneggiata: mio padre tradiva ripetutamente mia madre, mia madre sapeva, ma faceva finta di nulla.

Anche io volevo andar via. Volevo cambiare libro. In teoria si dovrebbe dire “cambiare pagina” ma io  volevo proprio iniziare una nuova storia. Grazie a te, fulmine a ciel sereno ci riuscì.

Il giorno in cui i nostri sguardi s’incontrarono tu facesti di tutto pur di conoscermi. Ricordo molto bene quel giorno, fu l’epilogo della finzione. O forse solo un nuovo inizio?

Diventai presto la tua ragazza, certa che sarebbe durata, certa che avremmo superato qualsiasi ostacolo. Mi sbagliai. Avevi solo voglia di popolarità. Avevi solo voglia di divertirti.

Mi avevi ingannata, tu e quei tuoi occhi magnetici.

Non so cosa quel giorno ci lessi dentro, ma qualunque cosa io abbia letto, con il passare dei giorni si era cancellata. Gli occhi profondi e ammalianti diventarono piatti e spenti. Non ti riconobbi più.

Tradisti me e la mia fiducia. Tu che eri così importante per me. Tu che mi spronasti a parlare chiaramente con mia madre. A te dovevo anche la mia nuova vita, in quanto mia madre decise di chiedere il divorzio e di andare a vivere con noi in un’altra casa, dove regnava la serenità.

Mi spensi dentro. La ragazzina dai biondi capelli, dolce e solare, che nonostante le sofferenze in famiglia trovava sempre una ragione per sorridere e il lato positivo delle cose, scomparve. Per un lunghissimo e noiosissimo anno.

Come Arianna, folgorata del bel Teseo e poi abbandonata sull’isola di Nasso.

Ma non ho rimpianti. Ogni persona che incontri nel tuo cammino ti insegna qualcosa, specialmente se questa persona ti ha ferita. Volevo cambiare vita, grazie a te ci riuscì.

A tutto c’è un prezzo.

Io persi te.





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