SCHEMAEFP2
L O S T
[Those who stayed and lived]
Lasciare
l'Isola: un'utopia che, tanti anni prima, gli aveva strappato la carne
e il sangue, insieme alla speranza e, forse, ad un brandello di ragione
che ormai penzolava inerte dalla sua mente. Guardò il mare
piatto, la barca, e poi guardò Hugo, il suo sorriso
d'incoraggiamento e Desmond sorrise, tanto da farsi venire le lacrime
agli occhi. «Grazie, fratello.»
Lui scrollò le spalle e gli si avvicinò, soffocandolo nel
suo braccio impacciato. «Loro ti aspettano,»
bofonchiò. «E poi l'Isola ha già preteso
abbastanza, da te. Fa buon viaggio, Coso.»
Desmond si divincolò dalla sua stretta e annuì. «Anche tu, fratello.»
Osservò
il profilo netto delle montagne, i boschi che si raccoglievano a ciuffi
sulle pendici, la sabbia bianca e calda che, da sotto i suoi piedi, si
apriva e allargava e si spandeva tutt'intorno fino al mare chiaro e
alla spuma biancastra che si infrangeva sulle rocce e sulle coste.
Conosceva quel luogo come il palmo della sua mano – come la sua
anima – e fino al giorno prima non aveva mai
esitato a chiamarla sua, a pretenderla per sé. Eppure solo
adesso capiva veramente che quell'Isola – la sua
vita – non gli era mai davvero appartenuta.
Mai quanto gli apparteneva adesso.
Se ne
stava lì, immobile, tra la costa e l'entroterra, lo sguardo
perso sulle decine – e decine – di croci che spuntavano
come arbusti dalla sabbia, e a malapena tratteneva i singhiozzi ogni
volta che i suoi occhi incontravano la linea di un nome marchiato sul
legno. Boone e Shannon; Charlie; Libby. E poi Sayid, Jin e Sun; Locke.
Jack. Tutti lì, raggruppati ai suoi piedi,
tutti presenti. E gli altri fuggiti.
Si stropicciò il naso con il polso, singhiozzando. «Sono rimasto solo io.»
E quando sentì la mano calda appoggiata sulla sua spalla, finalmente le lacrime trovarono il loro corso.
Tremava
e oscillava, la nave, sobbalzando tra le onde e il vento che la
spingevano e la schiacciavano sotto la superficie nera e ghiacciata del
mare e tra i cavalloni, e sulla riva, con gli occhi sbarrati e il
respiro mozzato, Hugo non poteva far altro che guardare e tremare,
mentre le sue labbra fremevano dietro alla cortina spessa e pungente
della pioggia.
«Non so se ce la faccio,» mormorò, senza distogliere
lo sguardo e Ben, accanto a lui, si voltò a guardarlo con
l'ombra di un sorriso stiracchiato sulle labbra. «Certo ce la
farai. Sarai un grande Numero Uno.»
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N/A
Era tipo una vita che volevo scrivere una cosa del genere, una raccolta
di drabble le cui lettere iniziali formassero la parola LOST (o
qualsiasi altra parola, se è per questo!) e l'altro pomeriggio,
tutta contenta, mi sono messa al lavoro per scrivere su Kate, James e
Claire che tornano a casa. Come "ma questi non sono Kate, James e
Claire!"? Lo so. XD È che mentre cercavo di scrivere su di loro
– e fallivo miseramente – mi son detta: Mah. Ho scritto
dell'Alt, ho scritto On Island, ho scritto Off island, ho scritto
perfino del Post Off Island... gli unici che mi mancano sono
Hugo&co! Quindi eccoli qua, Desmond, Ben e Hugo, in tutto il
loro spendore. *_* (Lo so, in teoria Desmond doesn't stay, ma
lasciatemi questa licenza, okay? XD)
Che altro dire: spero che vi sia piaciuta, questa raccoltina, anche
perché era parecchio che non rimettevo mano a Lost, quindi
probabilmente sono un po' arrugginita! ^^
Grazie a te che leggi e che probabilmente se
t'è piaciuta – ma anche se t'ha fatto schifo – sei
troppo pigra/o per farmelo sapere. Io ti voglio bene lo stesso.
~♥ ;P
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