Quel pomeriggio di fine agosto il
colonnello Hannibal Smith usci' dal furgone che condivideva ormai dai
piu' di dieci anni con Sberla e Baracus e prese ad andare avanti e
indietro sul marciapiede. Circa tre settimane prima gli era
giunta una lettera da una ragazza la quale si descriveva come sua
nipote figlia di suo fratello minore Micheal, li per li' penso' ad un
imbroglio ma quando vide la foto allegata che ritraeva una giovane
coppia con una bambina piccola in braccio dovette ricredersi: scavo' a
lungo nella memoria fino a giungere al fatto che, si era vero: appena
cominciata la guerra del Vietnam Micheal e sua moglie Janet avevano
avuto una figlia Alyson ma a causa dell'arruolamento non l'aveva mai
conosciuta, solo vista in una fotografia gli era stata spedita, poi
erano arrivati il carcere e la latitanza e non aveva piu' saputo nulla
di loro a parte il divorzio e non si era mai piu' curato d'informarsi
riguardo alla bambina.
Nella lettera Alyson lo informava che qualche anno prima aveva saputo
della sua esistenza e che, se lui fosse stato d'accordo sarebbe giunta
a Los Angeles per conoscerlo, allora lui si consulto' col resto della
squadra e quando essi si dissero d'accordo, in fin dei conti era sempre
sua nipote, Hannibal rispose affermativamente e le dette appuntamento
alla periferia della citta' nn molto lontana dalla stazione dove
sarebbe scesa
Guardo' l'orologio: erano le 14.30 ormai non doveva mancare molto, dopo
aver fissato per qualche minuto i graffiti sul muro di fronte si volto'
e vide una ragazzina non molto alta con lunghi capelli neri sciolti
sulle spalle, era piuttosto magra e indossava un vestitino azzurro che
le arrivava alle ginocchia con infradito nere, dietro di se trascinava
due grosse valige, gli occhi del colonnello si posarono su quelli della
ragazza: erano identici ai suoi, azzurri e vivaci. lei gli sorrise:
"lei e' il colonnello Smith?" "si certo, tu sei
Alyson?" chiese lui di rimando.
"si, io sono sua nipote", fece lei porgendogli la mano, se la
strinsero brevemente. "oh andiamo" disse lui in tono bonario
"chiamami zio, anche se penso non sia facile dato che praticamente non
ci siamo mai visti" "va bene zio, allora se vuoi
puoi chiamarmi Aly" disse lei senza smettere di sorridere.
John la fece salire sul furgone e le presento' gli altri membri
dell'a-team dopo di che' le mostro' un bagno pubblico in cui pote'
darsi una rinfrescata, dopo circa mezzora Alyson era seduta davanti a
loro sul sedile stringendo una coca tra le mani, si era cambiata ed ora
indossava una maglietta bianca con un paio di pantaloncini grigi ed era
a piedi nudi.
"allora" esordi' Hannibal, "come sei venuta a sapere della mia
esistenza?" "beh,"
disse lei, " sai che i miei genitori divorziarono quando io
avevo otto anni, io fui affidata a mia madre ma purtroppo mori' in un
incidente stradale e mi misero in un orfanotrofio siccome mio padre era
irrintracciabile, dopo qualche tempo seppi che era morto di
cancro" "non ce l'avevi mai detto" intervenne
Sberla rivolto al suo colonnello, "mi dispiace ma in tutti questi anni
tra una cosa e l'altra non mi e' mai passato per la testa, non che non
mi dispiacesse per Micheal" disse rivolgendosi alla nipote
"ma devi capire che abbiamo avuto non pochi problemi da
allora...." "si lo
so," disse Alyson " non ti biasimo per questo, comunque
sia, dopo la morte di mia madre e fino a un mese fa son
vissuta in un orfanotrofio, eravamo trattati bene sono andata a scuola
e mi sono diplomata. quando ebbi quattordici anni lessi sul giornale un
articolo che vi
riguardava"
"fammi indovinare" disse Baracus stappandosi la
seconda birra "ci descrivevano come pazzi criminali senza
scrupoli" "si
qualcosa del genere" fece lei un po'
imbarazzata "tuttavia , per mezzo di
alcune persone venni a sapere che aiutate la gente a risolvere i
problemi e questo non mi sembra proprio tipico del criminale anche se
siete evasi, cosi decisi che vi avrei cercato appena raggiunta la
maggiore eta'" concluse.
"ascoltami bene Aly" disse John sedendosi di fianco
a lei "tu non sei una bambina quindi devi sapere bene a cosa vai
incontro vivendo con noi: siamo clandestini, per vivere dobbiamo fare i
mercenari e nasconderci, tu sei cosi giovane, non devi
sacrificarti"
lei rispose: " ci ho riflettuto, e ho pensato, che tanto non voglio
continuare a studiare, potrei trovare un lavoro e vi darei una
mano."
"non e' una cattiva idea colonnello" intervenne a
quel punto Murdock stranamente tranquillo, "se dovesse
succedere qualcosa potrebbe anche esserci utile: in fondo chi
sospetterebbe mai di una ragazzina?" "e
poi"
aggiunse Sberla "le autorita' non sanno che hai una nipote quindi tanto
di guadagnato"
"Bene ragazzi, ho il piacere di annunciarvi che da oggi l'a-team ha un
nuovo elemento: Alyson Smith
disse Hannibal solennemente, "non ti deludero'
zio" disse compiaciuta facendo il saluto militare.
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