Ricomincio da qui
Cammini per un viale
che non hai mai percorso. O quasi mai. Ti piace sebbene tu abbia un
legame particolare con le altre strade che sei solita frequentare. Ma
l’ignoto ha sempre avuto un fascino particolare. Il viale
è alberato, con grandi olmi, le foglie dei quali si stanno
trasformando. Da quel verde brillante che ti piace così
tanto, in cui trovi la serenità e la
tranquillità, le foglie assumono le calde
tonalità del giallo e dell’arancio, un’
antitesi rispetto al freddo invernale che ti costringe a coprirti e a
indossare il tuo caldo piumino nero. Ma è un freddo
rigenerante per te. Dopo il tanto dolore che ha sofferto durante la
stagione estiva, ecco un po’ di pace per te. Non sai ancora
se sia una pace di una passata tempesta o un breve intermezzo tra due
tempeste, ma ti culli in questa pace, circondandoti delle tue amiche
più care, delle tue confidenti. È grazie alla
loro e alla tua ritrovata routine che eviti di pensare e
cerchi di riprendere in mano la tua vita. Forse.
Ed è
proprio mentre cammini per il viale con una tua amica alla ricerca di
un libro di testo quasi introvabile che lo incontri.
Uno sconosciuto.
Seduto su una sedia di
un bar chiacchiera allegramente con un amico. Ride di una
risata gaia, gioiosa, così diversa dalle tue ultime risate
che nascondono sempre una punta d’amaro tendente al pianto.
E poi si volta.
Tutto si annulla per
te: non senti più la voce dell’amica,
né il rumore delle auto che circolano.
Nulla, silenzio.
Solo lui e te.
E ti perdi nei suoi
occhi verdi. Non sono di quel verde smeraldo tanto adoperato dagli
scrittori, ma un semplice, argenteo verde oliva che tanto ti ricorda la
tua terra.
I suoi capelli,
scompigliati dal vento, sono si un caldo biondo scuro, color grano
maturo, color dell’oro.
La sua bocca
è una sottile linea rossa che immediatamente tu vorresti
saggiare, assaporare, baciare.
E ti chiedi quale sia
il suo profumo, i suoi gusti, le sue passioni, i suoi desideri. Tutto
di lui, in questo momento, ti sembra interessante.
Cosa fare allora?
La tentazione
più forte sarebbe quella di andare a presentarti. Ma subito
ti dai della stupida, del’infantile: non sei più
una bambina e non puoi commettere queste sciocchezze. Ti viene in mente
quel film, uno dei film che ami di più, “Orgoglio
e Pregiudizio”: una delle sorelle Bennett per conoscere gli
ufficiali lasciava cadere casualmente ai piedi dei giovani il proprio
fazzoletto e, casualmente, lo raccoglievano insieme. Ma sai che per te
non sarà così. Non siete più nel
‘700 e le cose non funzionano più certamente
così. Non funzioneranno più così. E
rischieresti di passare per pazza, solo per una pazza romantica e
squilibrata.
Continui,
perciò, a camminare, pensando al suo sguardo che forse non
si è nemmeno posato su di te, ma sulla tua bella amica magra
e filiforme e rinunci a questo ragazzo, rinchiudendo questi istanti del
tuo cassetto dei sogni.
E, poi,
improvvisamente, quasi come un fulmine a ciel sereno, una rivelazione:
capisci che è appena giunto il momento di una rinascita
anche per te, se, dopo tanto tempo, riesci a guardare un ragazzo con
occhi innamorati.
Chiedo
scusa per questo mio sclero assolutamente banale e gratuito, ma avevo
necessità di scriverlo.
Il
titolo è ripreso dalla canzone di Malika Ayane che io adoro
incondizionatamente.
Grazie
a chi non ha abbandonato la lettura ed è arrivato fino a qui.
Un
bacio
Federica
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