“Come sono carnose
quelle labbra, si nota dalla fotografia…”
mi disse Anna.
Si…lo erano e io
finalmente l’avevo constatato.
Dio come mi mancavano quelle
labbra…sempre arrossate, piene
di tagli e morbide come nient’altro.
Questa sera sento una vera e
propria mancanza fisica. Lui è
andato via ed è tornato mille volte. Io l’ho
sempre accolto…ora è di nuovo con
me non so per quanto tempo ancora…poi riandrà
via…e magari ritornerà per l’ennesima
volta…ma stasera è davvero terribile
ciò che provo.
Vorrei prenderlo e sbatterlo in
qualche angolo per strada e
mangiarlo, mangiarlo di baci, di abbracci, di parole che sanno di
disperazione.
E’ pura disperazione
quella che provo, sono sei mesi che va
avanti così.
Che voglia pazza di stringerti
a me..di farti sentire quante
volte il mio cuore si blocca per te, quanti battiti perdo, quanti
battiti
riprendo in pochissimo tempo, con un solo gesto.
Le tue labbra morbide,
profumate, spaccate sulle mie. Questo
è uno dei momenti in cui il battito lo riprendo. Una parola
sbagliata…ed ecco
che il battito lo riperdo.
E’ una corsa affanosa
verso la sofferenza che apparterrà
solo a me.
Ti importa poco, sei preso da
altre cose…non senti e non
provi ciò che provo io.
Le carte si sono ribaltate, eri
tu che prima la pensavi come
me, ora sono io.
Sei riuscito a farmi
rimbecillire eppure non sei mai stato
esperto. Allora forse l’unica stupida sono io?
Non lo so. So solo che ho
bisogno di raccontare questa
storia. Perché devo sfogarmi, perché nei momenti
in cui vorrei stringerti e non
posso, devo trovare un rifugio.
Non ho mai amato davvero, forse
questo non è l’amore
perfetto, ma è amore irragionevole, irrazionale, senza senso.
“Perché
non rispondi alla mia affermazione?” mi riprese
Anna..
“Scusa, stavo
contando quanti voli sta perdendo questa
maledettissima farfalla nello stomaco! “
Benvenuti nella mia storia. Credo che vi
lascerà qualcosa
nell’anima, lo spero.
Questo è ciò che
sento stasera. Poi ci sarà la storia al
completo a partire dal prossimo capitolo.
Spero in qualche recensione. Un bacio.
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