Con il favore delle tenebre
La sera di Halloween era una serata di
eccitazione globale per la gioventù e Konoha non poteva essere da
mano. L'unico grande problema era che si era lasciato libero l'estro
di Naruto. Si erano fidati e come al solito a torto.
Avevano deciso di andare al BBQ come
ogni volta decidevano di festeggiare qualcosa. Della compagnia che
aveva deciso di proseguire nella topaia dell'Uzumaki erano Hinata,
Kiba, Lee il team 10 con l'inseparabile team della Sabbia che era al
villaggio per la solita cerimonia per rinsaldare l'alleanza.
Alleanza, dicevano i maligni (Ino), che era già confermato da un
certo ascendente che la bionda-maschiaccio aveva sull'ameba-mora.
Le continue passeggiate i continui
impegni avevano creato sempre più una certa confidenza e complicità
che aveva colpito tutti. Anche in quel stesso momento i due erano in
fondo alla piccola processione che si era formata per raggiungere
l'appartamento.
Ci sarebbe da specificare che Shikamaru
si muoveva a due chilometri all'ora, che Temari si era posta dietro
al fratello Kankuro che aveva bevuto “un po'” e tendeva a
fermarsi in mezzo alla strada. Questo non interessava alle malelingue
(Ino) che vedeva solamente un desiderio di isolarsi e di tubare in
santa pace. Infatti Ino progettava da mesi la loro unione e seguiva
tutte le fasi di quella relazione. A tre mesi da quando se n'era
accorta, aveva pensato al loro primo bacio, dopo sei mesi al vestito
da damigella, dopo un anno alla torta a cinque piani. Ma ormai a due
anni dalla scoperta non era successo un granché anzi, i rapporti le
sembravano più freddi.
Questa era una buona occasione per
riuscire a combinare qualcosa: Kiba avrebbe raccontato una delle sue
solite terribili storie dell'orrore che comprendevano sempre o un
cane o sua madre, Temari si sarebbe spaventata e Shikamaru avrebbe
fatto il cavaliere.
La ragazza non aveva contato che Temari
della Sabbia essendo vissuta con un fratello marionettista, un
fratello assassino e dei genitori crudeli non si sarebbe facilmente.
E poi, diciamocelo, Shikamaru non poteva essere un cavaliere.
Arrivarono finalmente a destinazione,
facendo naturalmente una deviazione per l'Ichiraku perchè Naruto non
si sentiva completamente soddisfatto della sua cena. anche Choji si
univa al biondo, per “fargli un favore”. Nel frattempo Ino
continuava a gettare occhiate alla coppia-non coppia che si era unita
la conversazione generale, o meglio la scommessa, su quante ciotole
sarebbero finite prima che quei due fossero sazi.
L'appartamento di Naruto era il solito
casino informe pieno di scatole di ramen e cartocci di latte
scaduto,ma nessuno si lamentò dell'inezia per quanto riguardava la
sua casa fin quando Hinata si spaventò, tra l'altro buttandosi al
collo di Naruto, per uno scarafaggio che stava riposando sul cuscino
vicino al tavolo.
-Che seccatura, quante urla per uno
scarafaggio-
I due piccioncini, come ormai gli aveva
soprannominati la nostra piccola impicciona, stavano per arrivare
alla prima base. Infatti Shikamaru inclinava la testa verso la
ragazza e chiaramente non era stravaccato su quel lato della sedia
per puro caso. Temari dal canto suo sembrava volersi staccare dal suo
non-ancora-findanzato-vedi-che-lo-diventerà-te-lo-assicura-Ino dando
continuamente occhiate nervose ai fratelli che si stavano
“divertendo”. Le virgolette vengono usate sempre per un motivo:
infatti il nostro caro Kankuro continuava a guardare con occhi da
micio arrabbiato i capelli del ragazzo come un gatto vede un filo che
oscilla dai tuoi pantaloni preferiti (addio pantaloni), mentre Gaara
semplicemente non poteva sembrare o non sembrare divertito per natura
(anche se aveva compiuto parecchi progressi).
In ogni caso Temari aveva l'aria
colpevole e non voleva farsi vedere così vicina a lui.
Siete nel sacco pensò Ino
vittoriosa Lei se n'è già accorta mentre lui è ancora troppo
tonto. Ma intanto succederà il fattaccio.
Ma, come al solito, non succedeva
nulla. Ma non era come altre volte, Ino ne era convinta che oggi
erano molto, ma molto più vicini a raggiungere il suo
obiettivo che tutte le altre volte. Doveva assolutamente dare una
mano, ma come?
Il come? Accadde pochi minuti dopo.
Avevano deciso tutti insieme,
finalmente unanimi, di giocare ad un gioco da tavolo. Quale
naturalmente era l'oggetto della discussione della prossima
mezz'ora.
Ino aveva spinto Shikamaru un po' in là
per farsi spazio, andando così a trovarsi oltre la distanza di
sicurezza, imposta dalla giovane ragazza bionda, per due persone che
si piacciono reciprocamente. Il ragazzo avvicinò le labbra verso
quel viso ormai così vicino che potevano coglierne tutte le
caratteristiche: il colore, la fragranza, il tepore, la morbidezza.
Gli occhi di Temari resistettero un po', ma dopo furono catturati da
quelle notti eterne troppo a lungo prive di una luna lucente. E
adesso erano lì abbagliati addirittura da un sole. I visi erano a
pochi centimetri, Ino ormai gongolava di gioia mentre gli altri erano
disattenti (Naruto era inciampato ed erra finito addosso ad Hinata,
che sopraffatta era caduta dalla sedia). La ragazza aveva aperto
leggermente la bocca mentre lui, immemore della sua aperta misoginia,
si stava lasciando trasportare dal sentimento per una di quelle.
Gli occhi di Ino brillavano e stava per
emettere un gridolino di gioia quando tutto ad un tratto la luce
sparì.
Si sentirono urla e strepiti.
Spaventati o sorpresi, tutti egualmente ciechi, cercavano a tentoni
il loro vicino e si chiedevano che cosa fosse successo.
-O cacchio cacchio, la bolletta della
luce!- si sentì il rumore di Naruto che si dava una botta in testa.
-Baka! Che è successo?- chiese Kiba
arrivando al suo bavero e cominciando a scuoterlo.
-Ho dimenticato di pagare la
luce'ttbayo-
I secondi successivi furono dedicati
agli insulti verso l'Uzumaki che evidente non aveva una buona
concezione del tempo e dello spazio visto che scadenze e date era un
optional.
Frush frush
Si sentì il fruscio di vesti durante
la discussione e poi dal nulla più assoluto Gaara e Kankuro
portarono in mano due belle candele.
-Trovate nell'armadietto- disse Gaara
indicando la cucina. Due volti funerei e spaventosi come potevano
esserlo solo quelli dei fratelli della Sabbia erano apparsi sulla
soglia della porta con il volto mezzo illuminato dalle luci tremule
delle candele.
Le misero in mezzo alla tavola.
-Uh che bello adesso c'è proprio
l'atmosfera da Halloween- disse Ino.
-P-potremo raccontarci storie
dell'orrore- propose Hinata.
-Hai proprio ragione Hina-chan- esclamò
Naruto -Peccato che non ci sia Yamato-daichu lui si che fa paura. Beh
comunque c'è Kiba che ne sa raccontare di buone o anche Shikamaru?
Shikamaru?-
Il ragazzo richiesto non era dove
l'avevano lasciato. Se è per questo neanche Temari era seduta
accanto a Gaara. Presero le candele e cominciarono a scandagliare la
zona del tavolo e sotto il tavolo, non sia mai che fossero finiti lì.
Le candele non è che illuminassero sto
gran che, eh.
-S-sono spariti- mormorò Hinata
aggrappandosi a Naruto.
-Ma che spariti! Guardate questi due
marpioni!- urlò Kiba contento come una Pasqua illuminando la zona
dell'entrata.
Shikamaru aveva costretto la ragazza al
muro per poterla baciare con tutta la passione e violenza possibile
senza farle perdete l'equilibrio. Le sue mani erano appoggiate al
bacino e stringevano con veemenza quel poco di carne scoperta che
avevano raggiunto.
Non pensate che Temari non fosse da
meno. Se avesse potuto avrebbe raggiunto Shikamaru in altezza da
quanto cercava di arrampicarsi su per il collo. La bocca avida
dischiusa in un sorriso euforico.
A Kankuro non piacque la scena: -Oi!-
sbraitò.
Temari spinse il ragazzo lontano da sé
con l'aria colpevole, Shikamaru si mise velocemenete le scarpe e
cominciò a correre visto che Kankuro aveva iniziato ad inseguirlo.
L'altro fratellino, tranquillo e
serafico, aveva squadrato Temari da capo a piedi prima di infilarsi
con garbo i sandali: -Scusa Naruto, tornerò subito con che gli
ospiti che ti mancano- e uscì seguito da un -Tutti e due vivi mi
raccomando!-
Il cenno che ottenne in risposta dal
Kazekage non sembrò sufficiente a Kiba che saltò in groppa ad
Akamaru e andò a godersi lo spettacolo “di un Nara a cui vengono
avvelenate le palle”.
Gli altri fecero finta che nulla fosse
successo. Durante il gioco una Ino vittoriosa aveva sferzato una
gomitata a Temari:-Eh? Eh? Hai baciato Shikamaru eh? Com'è stato? È
stata la tua prima volta eh?-
-Cosa?- diventò energica di colpa -No,
lo faccio sempre!-
E fu così che una Ino allibita,
sconvolta, sbattuta e lasciata in un angolo a marcire, scoprì che i
suoi supposti sposini timidini in realtà erano da due anni
fidanzati all'insaputa di tutti, che si davano da fare tanto quando
si vedevano e che quella sera proprio avevano colto la prima
occasione per potersi appartare perché erano da sei mesi che non si
vedevano.
La causa? Ai fratelli di lei non era
piaciuta la loro storia, li avevano trovati a letto la mattina di
Natale, ed è per questo che lei si vedeva sempre meno a Konoha o era
accompagnata da tutta la famiglia.
-Povero Shika, questa è la peggiore
notte di Halloween che poteva immaginare- sospirò la ragazza della
Sabbia -Intanto dopo lo risarcisco io in natura-
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Buon Halloween in ritardo!
Ho
accolto il contest del forum più nero che c'è e quindi
ecco qui la mia shikaxtema dal retrogusto nero. Visto che il tema
erano le tenebre non vedo che ci sia di meglio di un bel black out e di
un marioenttisra semi ubriaco assetato di sangue. Alla fine le
seccature se le becca tutte Shika! Per essere un po' originale ho
deciso di far vedere tutta la scena dalla parte di Ino così da
dare una nuova visione della storia.
Mi rendo
conto che la prima parte è scritta con i piedi, ma
l'ispirazione mi è venuta a fine fic. Spero che in ogni caso
vi piaccia!
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