E forse un giorno passeggiando
riconoscerò quel fiore accanto
che mai ho dimenticato e vedendo,
ogni volta voltando un canto,
che tutto è stato visto e perduto,
ricorderò di quel sole d'estate
nel qual tempo i fiori risalivano
e i tuoi sorrisi illuminavano.
Ricorderò forse di ciò
che il tuo suono, dolce armonia,
riappacificava quei demoni un po',
come fosse semplice melodia.
E quel che mai potrò dimenticare
è ciò che forse ha fatto più male,
è ciò che forse colpirà nel cuore,
un lieve gesto dei tuoi occhi.
Armonici pezzi di cielo,
risplendendo così di primavera
quando tutto intorno ha il velo
di un inverno di gelosia intera.
Sono forse lontani, ma sereni,
son forse parti di me che riaffiorano
o semplici note di un capolavoro dipinto
quello che i tuoi occhi il mio cuore han vinto.
Così vorrei prendere il mio animo,
stringerlo e strapazzarlo fino ad uno,
cogliere l'istante in cui correrò per primo,
vederlo infranto per quel perno freno
che mi costringerà a rimanere,
così distante e platonicamente desiderare.
Perché nulla mai ti potrà allontanare
dalla perfezione immacolata di un sogno.
Vorrei guidare per te quel sogno,
quella gioia di un inverno già da me lontano
fiorire della tua splendente vicina primavera. |