Number 17 Contest "Donne"
-nick: Poseidonia
-titolo: "Donne"
-personaggi: Hermione Granger; Draco Malfoy; Scorpius Malfoy; Altro personaggio.
-pairing: Draco/Hermione
-rating: Verde
-genere: Sentimentale
-avvertimenti:One-Shot
-intro: Casa Malfoy, pomeriggio triste sia all'interno che all'esterno
del grande Manor. In questi casi le donne devono essere sempre unite.
-Nda: Nessuna
"Donne"
Anacleto planò improvvisamente sul trespolo del salone Malfoy quel piovoso venerdì pomeriggio.
L'accolsero sospiri e gemiti di sollievo e meraviglia. Hermione Jane
Granger e sua madre scattarono dal divano per prendere la lettera di
piccole dimensioni dalla zampa del falchetto del piccolo Malfoy.
Quel piccolo falco dal piumaggio scuro e dal verso possente era il
connubio perfetto tra le personalità dei coniugi Malfoy.
L'essere sicuro e risoluto della madre e l'altisonanza e la freddezza
del padre.
"Hermione cara! Cosa dice il piccolo Scorpius?" chiese dolcemente la
signora Granger. Dalla nascita di Juliet, la secondogenita Malfoy, era
molto più presente a casa della figlia.
"Niente mamma! Un ciufolo dice! Ecco cosa c'è scritto! Un maledetto ciufolo!- berciò indispettita-
"Mamma come va?
A me tutto bene! Lo sai che ho fatto guadagnare ben 100 punti in meno
di venti giorni alla mia casa?? Come sta Juliet? Io sto bene mamma, non
preoccuparti per me! Dai un bacio a July, uno alla nonna e naturalmente
il più grande a te! Alla mamma più bella del mondo!
P.S puoi chiedere a papà di inviarmi la scopa? L'ho dimenticata!
Per favore mamma! Ho il dovere di risollevare l'onore della squadra!
N.b. Possibilmente entro il prossimo venerdì, sarebbe una
settimana precisa mamma! Ricordalo! Faccio il cercatore mica bazzecole
come Hugo?! Sono l'esatta copia del tuo bellissimo marito!
Tuo figlio, con infinito
amore.
Scorpius Draco Malfoy "
- Ecco cosa farnetica tuo nipote! Diciassette giorni che non si fa vivo
e poi chiede di farsi mandare la scopa?! Un folle è! Altro che
mio figlio!"- ringhio furiosa.
La Grifondoro da quando era cominciato l'anno scolastico non aveva
ancora ricevuto una misera lettera in cui facesse sapere dove diavolo
si fosse cacciato suo figlio. Era immensamente preoccupata ma per puro
orgoglio rosso-oro non aveva ceduto alla tentazione di inviargli una
strillettera con i fiocchi. Intanto riceveva da parte delle sue amiche
dettagliate descrizioni delle attività del suo primogenito. Non
era l'esatta copia del padre, ma la copia proprio "sputata"!
Ma la vita della sue amiche d'altronde era diversa: non stavano
trascorrendo quello che stava accadendo ad Hermione. Non avevano da
pochissimo partorito una bambina affetta da Sindrome di Down.
Non avevano un marito che da quando era diventato padre per la
seconda volta tornava a casa il più tardi possibile. Non avevano
un figlio che si disinteressava di loro. Non avevano un marito
spaventato dalla diversità. Spaventato per quella
"atrocità" che aveva toccato la sua famiglia.
Non credeva che Draco, suo marito, fosse stato quel genere di persona.
Juliet.
Una bambina stupenda, arrivata dopo molti anni dalla nascita di
Scorpius. Nata il 17 Luglio scorso. Le doglie colsero Hermione a casa
Potter, dove il piccolo Sirius junior stava festeggiando "l'onomastico
della civetta Edvige". Spaventò tutti, perfino Scorpius e Draco.
Lui alchimista di spicco per il San Mungo, per tutto il Mondo Magico,
che assisteva ogni giorno a cose ben peggiori. Che cosa poteva essere
avere una bambina con la Sindrome di Down? Perchè lui non
l'amava come aveva amato dal primo istante Scorpius? Eppure
quest'ultimo era arrivato con una gravidanza piuttosto inaspettata.
Erano alla fine del sesto anno quando ebbe l'occasione di conoscere il
vero Draco Malfoy, quello che in seguito dopo soli sei mesi di
fidanzamento sposò perchè Hermione aspettava già
Scorpius. Quel bambino che somigliava infinitamente a suo padre ma che
in fondo erano tanto diversi. Scorpius per la felicità di
Hermione era diventato un Ravenclaw.
Naturalmente con due menti geniali per genitori era impossibile
che loro figlio risultasse uno zuccone. Prima di iniziare Hogwarts
infatti, aveva appreso dalla madre tutte le nozioni fondamentali delle
materie che avrebbe affrontato nei prossimi sette anni e in più
aveva desiderato conoscere sia la storia babbana che la letteratura
antica greca e latina. Conosceva ben tre lingue oltre la sua:
l'italiano da zio Blaise, il francese dalla zia Fleur e il bulgaro da
zio Viktor. Per Scorpius tutti gli amici dei suoi genitori erano
diventati zii. Infatti a villa Malfoy era d'obbligo incontrarsi il
mercoledì per gli uomini di casa, il venerdì per le dame
e la domenica si scatenavano tutti.
L'austerità non era più di moda nella famiglia Malfoy.
A piccoli passi la signora Granger si avvicinò alle spalle
della figlia e abbracciandola dolcemente iniziò a sussurrarle
tra i capelli tante parole.
Una calda lacrima solcò la guancia rosea della strega mezzosangue più brillante del Regno Unito.
"Mione! Non piangere ti prego! Vedrai che è soltanto un momento
di crisi, naturalmente di passaggio! Draco ti ama, ama i vostri figli
Tuo marito la sera, anche se a tardi torna sempre Hermione! Ricordi
invece il tuo di padre? Colui il quale anche il giorno del tuo
diciottesimo compleanno non c'era. E ricordi anche il perchè? Se
vuoi ti rispolvero la memoria. "Mi dispiace Ellison, ma lo sai che il
venerdì ho il torneo di poker con gli amici. Perchè non
cambiate giorno per festeggiare?" -scimmiottò la voce del
marito- Hermione dai tempo a Draco. Adesso anche tu sei stressata. Hai
tanto da fare con la piccola, non fare il mio stesso errore tesoro! Che
se ho fatto una sola cosa buona nella mia vita, me ne pento dal
profondo del mio cuore. Ascoltami." E la voltò verso il suo
viso.
"Non sarò un'eroina del mondo magico però spero tu possa ritenermi almeno una buona madre"
Hermione che intanto l'aveva trascinata con sè sul divano del
Manor la strinse forte e nonostante avesse la voce rotta rise.
"Oh mamma! Ma io ti adoro! Tu per me sei la più grande eroina della storia! Ti voglio bene!!!"
Ed Ellison con le lacrime agli occhi le sussurrò un "Anche io bambina mia!"
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