Le ragazze con gli orecchini di corallo

di ChristineB
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Prologo

 

Bones era lì, accanto a me.
Eravamo legati su due sedie, schiena contro schiena.
«Bones, sei sveglia?» chiesi dandole un piccolo colpetto con la testa.
«Diciamo di si... ma non sto molto bene... »
«Cos'hai?»
«Sono sicura di avere la febbre, e mancanza di ossigeno... »
Cercavo in tutti i modi di slegarmi, non avevo neanche un coltello per forzare la fune che si stringeva attorno ai miei polsi.
«Bones, non svenire. Cerco di slegarmi. »
Bones non rispose.
Facendomi anche male, riuscii a togliere una mano. Cercai a togliere anche l'altra e, dopo vari tentativi, ci riuscii. Mi massaggiai i polsi e poi slegai le gambe.
Il nostro rapitore dormiva o non c'era. Lì non c'erano finestre ma solo una lampadina che illuminava la piccola stanza in cui eravamo. Bones aveva chiuso gli occhi ma respirava perfettamente. La slegai e poi la presi in braccio.
Non era una piuma ma riuscivo a sollevarla.
«Tranquilla Bones, riusciremo ad uscire da quest'inferno. »
Quando uscii fui accecato dalla luce. Quanti giorni erano passati? Dieci? Venti? Erano passati mesi da quando quel pazzo di aveva rapito?
Vidi una macchina, ci infilai Bones dentro e mi misi a cercare le chiavi. Con tutta la fortuna del mondo, le trovai attaccate alla corteccia di un albero di banane. Mi misi a correre verso la macchina, la misi in moto e premetti l'acceleratore.
Eravamo liberi, finalmente.





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