Il sognar si fa dolce
In tal giaciglio di fiori
d’arancio
Dove si socchiudon gl’occhi
E si spera di scivolar nel sonno
Di questa candida luna,
Di questo splendido cielo…
S’aspira l’aria
delle notti ardenti
E si sospir il vento, brezza lieve
Nel sopir in tal branda nivea
S’avvolgan le lenzuola
tiepide
E di Morfeo s’indossi la
livrea
E di Eos si dipanino le vesti.
Quando la fatica richiama
Ma nel volger di poco scorre via
E non v’è alba
che la rimpatri;
Tempo anch’esso segue il
flusso
È il raggio che sfiora il
viso
È il sussurro,
dì: è mattino.
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